Termini Imerese
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MANDAMENTI 11 COMUNI DEL CIRCONDARIO DI TERMINI IMERESE
appartenenti al distretto militare 1)1 cefalù
Mandamento dì TERMINI IMERESE (comprende 4 Comuni, con una popolazione residente di 36,108 abitanti, censita al 31 dicembre ISSI).
Termini Imerese (22,972 abitanti presenti nel centro e 22,649 abitanti residenti nel Comune). — Sopra il monte San Calogero, alle falde del pianoro roccioso. La parte superiore della città e la inferiore sono in piano; l'una e l'altra hanno vie spaziose e ben lastricale. La collina che unisce le due parti è solcata da vie a pendìo, delle quali alcune bellissime, altre erte, come fu già notato da Strabone e Diodoro. E cinta di mura medievali che vanno cadendo in rovina e l'imperatore Federico II la denominò non a disragione la Sjrfendidissima.
Nella città alta è una gran piazza che ha a nord il castello, a est la chiesa matrice, a sud-est la casa comunale, a sud il Museo, a ovest la chiesa di Santa Caterina e gode di una stupenda veduta del golfo, della città sottostante e della costa montagnosa — veduta che si presenta meglio dalla piccola Flora dietro la chiesa matrice.
Il castello medi e vico, che sostenne nel 1338 con buon esito un assedio di Roberto di Napoli, fu atterrato nel 1S60, e sulla sua area fu piantato un giardino. La chiesa matrice sotto il titolo di San Nicolò di Bari, nello stile del Rinascimento e con facciata incompiuta, fu costruii a nel 1524, spaziosa, a tre navate, con colonne ioniche di marmo grigio e coni iene un Crocefisso di Ruzzolone di Palermo, in istile bizantino del 1184. Nel muro esterno è incastralo un frammento di cornice corinzia dei tempi romani. L'antica chiesa di Santa Caterina è interessante per la sua porta a sesto acuto del secolo Nili, con suvvi un rilievo della santa in un tempietto sorretto da angeli, e pei freschi nell'interno della fine del secolo XV, rappresentanti la vita della santa, in islile curioso, comecché mediocri e di disegno manchevole. In Santa Maria del Gesù era da vedere la Porla della Sepoltura, con bellissimi rilievi marmorei del 1484 (oggi trasportala al Museo, insieme alla croce che si trovava innanzi alla porta della chiesa); un gruppo marmoreo della Pietà del 1430, e dietro l'altare un bel monumento, in marmo anch'esso, a G. />. Romano- Ventmiglia del 1552. Nella piazza davanti la chiesa è una croce con rilievi del secolo XIV. San Domenico ha una statua in marmo dipinto della Vergine del secolo XV ed un'altra coricata del 1555. La Nunziata contiene un presepio singolare di marmo. San Giovanni di Dio, ora ospedale, ha una porta normanna e finestre intramezzate da colonnini marmorei. Pietro d'Asuro, detto il Monocolo di Racalmuto, il Barbera, il Preti, il Novelli hanno lasciato non pochi lavori del loro pennello in altre chiese.
Xell'ex-ospedale dei Benfratell, è un piccolo museo con antichità preistoriche, greche e romane, ed una piccola galleria di quadri e statue di antichi maestri siciliani del secolo XIV. Vi si ammira, fra le altre cose, una statua semi-colossale di bianco marmo senza testa, mani e piedi, che vuoisi rappresenti l'imerese Stenio, il quale si oppose, al dir di Cicerone, alla rapacità di Verre, e la testa velata di una donna, di buono stile, che credesi la moglie di lui. Il piede di una statua colossale con sandalo ornato, altri frammenti statuari, di colonne, di fregi, tubi di piombo e di terra cotta, altari, anfore e numerose iscrizioni principalmente sepolcrali, annoverarsi fra gli oggetti preservati in questo museo, in un con due iscrizioni arabe ed un frammento bilingue (greco e latino) dei tempi del re Ruggero.
Altre antichità notabili esistono ancora sul luogo nei dintorni di Termini. In un luogo detto Giancaniglia, fuori Porta Palermo, e nel Belvedere a ovest veggonsi