Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Cefalù
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Cenni storici. — E una delle colonie albanesi che in numero di circa 10,000 anime stanziano in Plana dei Greci, Palazzo Adriano, Mezzojuso e Contessa, e il cui vescovo greco risiede in Palermo. (Ili Albanesi visi stabilirono nel 14-82 e 1488, quando, dopo la morte di Giorgio Oastriota, furono cacciati dagli Osmanli dal loro paese. A nord-ovest ila Contessa ergesi, sulla sponda sinistra del Belice sinistro (l'antico Cri ozi so), la Bocca ci' Entello, rialto roccioso isolato, dirupato ed accessibile soltanto a nord-est da Petraro. Qui giaceva l'antica Entella, città in origine degli Elimeri : e qui transitarono, sotto Dionisio il Vecchio, i soldati Campani dopo la conquista di Siracusa (103 av. C.). Accolti cortesemente, assalirono all'improvviso gli abitanti, uccisero i maschi e fondarono con la violenza una nuova colonia di uomini del mezzodì d'Italia.
Entella fu distrutta nel 1224 dall'imperatore Federico II per la ribellione dei Saraceni che l'occupavano in un con Jato e che furono trasportati nella Campania a Nocera, che prese perciò il nome di A'occra dei Pagani.
Il luogo che serbava ancora l'antico nome ai tempi del Fazello è da lui descritto quale una posizione fortissima per natura, circondata ognintorno da precipizi, salvo che da un lato, e con un ampio pianoro in vetta. Secondo la mappa, sta nell'angolo del Belice col Vaccarizzo, per guisa che quel fraine lo circonda a nord e a ovest. Li rovine di Entella esistenti ancora al tempo del Fazello pare fossero quelle soltanto della città medioevale e del suo castello saracenico (Fazello, De Beò. Siculis, x, p. 472; Amic., Le.x. Topogr. Sic., voi. il, p. 241 ; Cluveb., SiciL, p. 370).
Coli, elett. Frizzi — Dioc. Monreale — P2 T.
Mandamento di CHIUSA SCLAFANI (comprende 2 Comuni, popol. 10,710 ab.). — Territorio calcare, alluvionale, ben adacquato e fertilissimo principalmente di olio, sommacco e frutta squisite, di cui si fa un'attiva esportazione.
Chiusa Sclafani (7111 ab.).— Chiamasi Chiusa perchè cinta da tre colli e due bracci del fiume Isburo, e giace in ridente situazione, a 23 chilometri da Corleone e a circa 66 a sud da Palermo, con cui è collegata da una strada rotabile che passa pei Comuni di Villabate, Portella, Miài!meri, Marineo, Corleone, Campofìorito e Bisacquino. Possiede molti edifizi grandiosi, fra gli altri : il Collegio di Maria, già convento Olivetano, con una chiesa di bella architettura e ornata di buoni dipinti a olio del rinomato Vito d'Anna, palermitano; la chiesa matrice, ampia e ammirabile per la sua struttura e per gli eccellenti stucchi di Bernardo Sesta, ed ornata di due pitture assai pregevoli che risalgono al secolo XIII ed alla scuola di Giotto; la parrocchiale di Santa Caterina di bel disegno e con dipinti anch'essi della scuola di Giotto ; quella di San Sebastiano con belli ornati in stucco della scuola del Ser-potta ; quella dei Minori Riformati in San Vito, in cui animiransi due bellissime tele, una del Monocolo di Pmcalmuto ed un'altra di Giuseppe Pensabene ; e finalmente il palazzo baronale, già di casa Colonna, ed ora proprietà di privati, notabile per le sue vaste proporzioni.
In varie altre chiese son da vedere pregiati dipinti, quali VAdorazione dei Magi nella chiesa dei Cappuccini, opera egregia di Giuseppe Salerno, sopranoniinato il Zoppo di Gangi; VAnnunziazione dello stesso e vari altri quadri a olio di Giuseppe Meli, palermitano, nella chiesa dell'Annunziata.
Chiusa Sclafani annovera parecchie scuole elementari ed una serale, una calligrafica, una femminile ed una agraria provinciale con molti strumenti agrari. Ospedale e vari legati pii dell'annuo reddito complessivo di lire 10,172. Cereali, olii, uve, frutta, ioni macco ; belle agate nelle adiacenze.
Cenni storici. — Fu fondata nel 1320 da Matteo Sclafani conte di Adernò, che le diede il nome e passò quindi al conestabile Colonna.