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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   _22 Parte Quinta — Italia Insulare
   alla regione dagli stessi abitanti, che, spaventati dalle tremende eruzioni dell'Etna, credevano questi luoghi abitati dai demoni. Altri vuol derivalo invece il nome dall'antica popolazione dei Demoni.
   Coli, elett. Petralia Sottana — Dioc. Cefalù — P* T.
   Mandamento di CASTELBUONO (comprende 2 Comuni, popol. 10,706 ab.). — Territorio montuoso in generale e comprendente pascoli estesi; la parte coltivata è fertilissima e dà copiosi prodotti di olio, vino e manna.
   Castelbuono (8502 ab.). — Grosso borgo alle falde settentrionali delle Madonie e a 23 chilometri da Cefalù. Vi ha di notevole il castello dei marchesi Geraci con una cappella ornata dì stucchi del Serpotta; il convento di San Francesco, con pregiati oggetti d'arte e i sepolcri dei suddetti marchesi Geraci ; la chiesa dei Cappuccini, ove ammirasi nn dipinto del Catalano; il monastero dei Benedettini, cui va unita una biblioteca contenente molti inclinabili o libri dei primi tempi della stampa. Fuori le mura sorge la chiesa di Santa Maria del Parto, il cui aliar maggiore va ornato di un bel trittico. Vino, olio, manna e molti pascoli.
   Cenni storici. — Fu fondato nel 1269 da Alduino Ventimiglia conte di Geraci.
   Uomini illustri. — Diede i natali agli Abruzzi, padre e figlio, storici e legisti illustri, ed al poeta Vincenzo Errante del secolo XVII, da non confondere col poeta e senatore Vincenzo Errante di Palermo, da poco deceduto (1891).
   Coli, elett. Cefalù ™ Dioc. Cefalù — P2 T.
   Pollina (2204 ab.). — In vai Mazzara. in colle molto elevato, a poco più di 3 chilometri dal mare e a 12 da Castelbuono. Nella chiesa maggiore, riedificata nel 1827, ammiransi sculture di Antonio Gagini rappresentami la Nascita di Gesù con le statue della Madonna e di S. Giuseppe. Bella passeggiata verso settentrione. Il fiume di Pollina è l'antico Monalos. Era fortificata in addietro, e presentemente vi si vede un altissimo castello in rovine, ove il celebre Francesco Mamolico, ospitato dalla munificenza di Giovanni Ventimiglia marchese di Geraci, fece osservazioni astronomiche. Monte di pietà e altri pii istituti e legati. Molti cereali, frutta, manna abbondante, pingui pascoli, grosso e minuto bestiame. Ha un picciol porlo a Finale., alla distanza di circa 3 chilometri, con torre presidiata in addietro.
   Cenni storici. — Vuoisi che Pollina sia l'antica Apollonia (AttoM.wviW,;, Apollo-niates), la quale, al dire di Stefano Bizantino, era situata in vicinanza di Aluntium Calacte (San Marco d'Alunzio). Anche Cicerone la ricorda (Or. in Verr., in, 43) ed unitamente ad Aluntium, a Capìtium (Capizzi) e ad Enguiuni (Gangi) in un modo da implicare ch'essa era situata nella stessa parte della Sicilia in cui trovavansi queste città; e Diodoro (xvi, 72) ci apprende clic fu soggetta a Leptine, tiranno à'Enguium o Gangi. a cui fu folta da Timoleone, che la rese indipendente.
   Un po' più tardi la ritroviamo fra le città sottomesse da Agatocle dopo il suo ritorno dall'Africa nel 307 av. C. (Diod., xx, 56). Ma evidentemente essa ricuperò la sua libertà dopo la caduta del tiranno, e ai tempi di Cicerone era sempre una città municipale di qualche importanza. D'allora in poi scomparisce nella storia, e il suo nome non trovasi nò in Plinio nò in Tolomeo.
   La sua situazione è però molto controversa; ma i passi succitati additano distintamente una situazione nella parte nord-est della Sicilia, ed è probabile sia quella dell'odierna Pollina. La somiglianza del nome è certamente di molto peso ; e se Enguium è collocato correttamente a Gangi, la connessione fra questa città ed Apollonia è facilmente spiegata.
   Successivamente Pollina appartenne in feudo ai Ventimiglia marchesi di Geraci.
   Coli, elett. Cefalù — Dioc. Cefalù — P2 ivi, T. a Castelbuono.