Mandainenti e Comuni dol Circondario di Palermo
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Mandamento di MARINEO (comprende 1 Comune, popol. 9073 ah.). — Territorio coltivalo a varie sorta di alberi fruttiferi. I prodotti principali di cui si fa commercio di esportazione, sono cereali, olio e vino.
Marineo (9673 ab.). — Sopra un'altura dominata dalla conica Bocca bianca, presso la strada che dal centro dell'isola conduce a Palermo, da cui dista 26 chilometri, con piccolo fìumicello. Il vicino bosco della Ficozza fu luogo di ritiro e di delizia del re Ferdinando I. Garibaldi vi convocava nel 1862, prima d'Aspromonte, gruppi di volontari, facendo appelli per la liberazione di Roma. Chiesetta fra Marineo e Misil-ìneri, nella campagna di Rosalaimo, con affreschi pregevolissimi del quattrocento. Frutta, cereali, olio e vino.
Cenni storici. — Fu feudo dei Pilo, conti di Capaci.
Coli, elett. Corleone — Dioc. Palermo — P3 T.
Mandamento di ME2Z0JUS0 (comprende 4 Comuni, popol. 13,040 ab.). — Territorio assai fertile, specialmente in granaglie, vino ed olio di cui si fa anche un'attiva esportazione.
Mezzojuso o Menziuso (da Menzil-Jusuph o Villaggio di Giuseppe) (7741 ab.). — Antica colonia albanese i cui sacerdoti seguono il rito greco e possono ammogliarsi. Siede alle falde di un monte (alto 1615 in.) a 33 chilometri da Palermo con alcuni discreti fabbricati e varie opere pie. Granaglie, olio e vino.
Cenni storici. — Nel secolo XV immigrarono in questo luogo, come in altri punti della bassa Italia, molti Albanesi, per sottrarsi alla barbarie musulmana. Buona parte degli abitanti odierni ha origine albanese e tuttora vi predomina quest'idioma, nonché il rito greco.
Ebbero qui feudo, con titolo di principato, i Corvino, duchi di Villa-vaga.
Coli, elett. Corleone — Dioc. Palermo — P2 T.
Celala Diana (1151 ab.). — Villaggio a 7 chilometri da Mezzojuso, alle falde di un colle ameno, lungo la strada ferrata da Palermo a Girgenti. In cima al colle, rovine imponenti del Castello di Diana d'origine saracena, fra cui una torre quadrata di circa 40 metri di perimetro e alta 15, con un bell'arco intatto di massi intagliati. In fondo ad una valletta, lontano circa un chilometro e mezzo, trovansi i rinomati antichi Bagni di Cefalù noti agli Arabi sotto il nome di Kalata Gefalath. Codesti bagni termali (102° Falir.) sempre frequentati, vuoisi siano alimentati da tre rivi, uno di acqua fredda, l'altro di acqua tepida e il terzo di acqua calda ed hanno le medesime virtù di quelli delle acque di Termini Imerese contro le affezioni reumatiche.
In mezzo alle povere fabbriche moderne è un bellissimo bagno saraceno con una iscrizione araba in cui molti anni addietro leggevasi la parola Emir. Nell'interno vedesi una gran sala di stile saraceno contenente un'ampia vasca in cui scaricanti le acque termo-minerali per uso dei bagni; essa ha però perduto molto del suo pregio primitivo per essere stata suddivisa sconsigliatamente m varie parti.
Vino, olio, cereali, frutta abbondanti
Coli, elett. Corleone — Dioc. Palermo — P2 a Villafrati, T. a Mezzojuso.
Godrano (999 ab.). — A 6 chilometri da Mezzojuso e a 34 dalla spiaggia del Tirreno, in fertile territorio che produce in abbondanza frutta d'ogni genere e specialmente castagne: frumento e carbone. Esportazione di frumento, carbone e sonimacco. Allevamento di bestiame.
Cenni storici. — E un ex-feudo, con titolo di baronia, della famiglia Colonna-Cesarò.
Coli, elett. Corleone — Dioc. Palermo — P ivi, T. a Mezzojuso e Str. ferr, Palermo-Corleone.
Villafrati (3149 ab.). — In vai di Mazzara, a scirocco da Palermo e a 6 chilometri da Mezzojuso, non lungi dall'alta e scoscesa Bocca Busambra, alla cui base
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