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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quinta — Italia Insulare
   Vittorio Emanuele, Umberto I, Giuseppe Garibaldi, Giovanni Meli; l'Istituto tecnico Filippo Parlatore; le Scuole tecniche Gagini, D'Acquisto, Sema, Piazzi; le Scuole normali maschili e femminili; il convitto Regina Margherita, il Convitto nazionale, il Collegio-convitto di San Rocco, il R. Educatorio femminile Maria Adelaide, l'Istituto agrario Castelnuovo, il Collegio di musica detto del Buon Pastore, la Scuola musicale di canto corale, l'Accademia di scienze, lettere e belle arti, l'Accademia di scienze modiche, la Società siciliana per la storia patria (con vasto locale proprio accanto alla chiesa di San Domenico), la Società di scienze naturali od economiche, il R. Istituto di belle arti, Biblioteche, Gallerie e Musei.
   BENEFICENZA
   Ospedale Civico (via dell'Albergarla). — La fondazione rimonta al 1481, per cura del beato Giuliano Maiali, monaco cassinese, che ne faceva istanza al Comune. Prima di quell'epoca contavansi in Palermo più di ventiquattro ospedaletti, di cui i più importanti vennero annessi al novello stabilimento; gli altri col tempo perirono per mancanza di mezzi. L'Ospedale civico risiedette per quattro secoli e più nell'antico palazzo Matteo Sclafani, tino al suo passaggio nel presente edifìcio, nell'anno 1852. L'altro vecchio Ospedale, intitolato di San Bartolomeo, vi fu riunito nel 1826. Impinguato eli lasciti privati e di concessioni sovrane, il pio luogo si accrebbe al principio del corrente secolo colle rendite delle Confraternite di San Michele Arcangelo e di San Sebastiano: quindi al 1872 si aggregò anche quelle dell'Ospedale di S. Giovanni di Dio, detto de' Benefratelli, fondato verso il 1590.
   Ospedale dei Sacerdoti (parie posteriore del palazzo Arcivescovile). — Con cappella al cui aitar maggiore ammirasi una Pietà di Marcello Venusti; a destra il quadro di S. Rosalia, a sinistra quello di S. Ferdinando. Ammirevoli sono gli stucchi delle pareti, e il tabernacolo dell'altare maggiore è formato con lapislazzuli, diaspri, pietre rare, che uniti formano un leggiadro lavoro d'arte.
   Ospizio dei Trovatelli (via Vittorio Emanuele, rimpetto piazza S. Spirito). — Con dinanzi una piazza semi-circolare ornata di palme e di una fontana con cavallo marino, d'Ignazio Marabitti (17G0).
   Monte di Pietà (piazza omonima). — Edificato nel 1591 a spese del Senato.
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   Si contano in Palermo ben quaranta istituti eli beneficenza, confraternite, compagnie religiose, delle quali troppo lungo sarebbe il voler dar qui per ciascuna notizie particolareggiate. Ci basti il dire ch'esse hanno una rendita netta complessiva di quasi 2 milioni.
   MONUMENTI
   Monumento a Filippo V (dirimpetto all'ala sinistra del palazzo Reale) (fig. 33). — La statua fu innalzata nel 185G in luogo di quella di Filippo IV abbattuta nel 1847. Il monumento è contornato da una balaustrata di marmo; agli angoli vi sorgono otto statue che rappresentano gli otto regni soggetti a quel monarca. Nelle facce del piedestallo vi sono quattro bassorilievi che esprimono le quattro parti del mondo, e sopra, in giro alla cornice, e ai quattro canti, altre quattro statue di personaggi incatenati, che raffigurano le stesse quattro parti del mondo, prostrate ai piedi del re spagnuolo.
   Statua di Carlo V (piazza Bologni). — Rappresentato nell'atto di giurare la costituzione siciliana. Fu gettata in bronzo nel 1G30 secondo il modello del Livolsi di Susa.
   Statua di Ruggero Settimo (piazza della Libertà). — Venne scolpila da Benedetto Delisi in omaggio a colui che, presidente del Regno di Sicilia al 1848, fu salutato dal popolo col nome d, Padre della putrì a.