_22 Parte Quinta — Italia Insulare
Fig. 30. — Palermo, Politeama.
al Molo, fu sempre sotto il patrocinio dei principi di Trabia, da cui ha preso anche il nome. Ha un convitto annesso, capace di 70 giovani. Sino al 18G4 ebbe vita autonoma ed assolutamente privata. In quell'anno fu ordinato a Iteale Istituto di Marina Mercantile, conservando l'annesso convitto. Giusta le norme che al presente lo reggono, prepara alle carriere di capitano dì lungo corso e di gran cabotaggio, di primo macchinista e di costruttore navale di prima classe. Possiede un piccolo osservatorio astronomico, in cui vengono regolati i cronometri dei legni mercantili, ed è fornito di due piccoli gabinetti di fisica e di macchine speciali.
sppraintendenza degli Archivi di Stato, con una scuola di paleografia, una collezione di diplomi importanti, ecc. Si contano oltre 3068 pergamene, e tutte le carte degli affari di Stato della Sicilia. Il numero dei volumi e delle filze ascende a oltre 600,000. I registri cominciano dal XIII secolo. L'Archivio fu diretto dallo storico Isidoro La Lumia, e alla di lui morte dal connn. Giuseppe Silvestri, coadiuvato dal dotto abate Carini, ora archivista di S. S. Leone XIII. Presentemente lo dirige il barone Raffaele Starrabba, una delle mentì più elette e più colte che vanti l'isola.
Biblioteca Nazionale. — Fu fondata dai Gesuiti nel 1682, ed al tempo della loro espulsione venne affidata alla Giunta degli studi, che l'arricchì coi libri degli aboliti