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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IH
   Parte Quinta — Italia Iugulare
   Osservatorio Astronomico. — Nella parte più antica del palazzo Ileale sorge la Torre Pisana (detta in seguito di Santa Ninfa) col II. Osservatorio (a 75 metri dal mare), fondato nel 1787 dal celebre astronomo P. Giuseppe Piazzi, il quale scoprì, il 1° gennaio 1801, il primo degli asteroidi che si avvicinano oramai ai 300. È inenarrabile la veduta da quell'altezza di Palermo e della sua lussureggiante Gonca d'Oro, da monte Pellegrino lungo il porlo sino a monte Cuccio, monte Catalfano e Bagheria.
   Museo Nazionale. -- Già nell'angusto locale dell'Università, fu trasferito, or son pochi anni, nell'antico convento dei Filippini al l'Oli velia. In questo Museo son da osservare principalmente le Metope di Selinunte (importantissime per la conoscenza dello sviluppo della scultura greca), l'Ariete antico ed Ercole col Cervo; i pavimenti a mosaico romani; i dipinti del Novelli e dell'Ainemolo; un trìttico prezioso della scuola Van Dyck e la collezione dei vasi e delle monete siciliane.
   Vorrebbesi un volume per descrivere a parte tutti i capi d'arte antichi e moderni racchiusi nel ricchissimo e preziosissimo Museo Nazionale; per la qua! cosa vogliamo ne basti passare qui in rapida rassegna ì principali ;
   Pian terreno. Primo cortile. Sculture ed iscrizioni medioevali, latine, greche ed arabiche, e fra (peste una normanna (N. 37) in quattro lingue: latina, greca, arabica, ebraica.
   Nella parete a dritta, una porta tolta al palazzo di Matteo Sclafani. Per questa si passa nella Sala iti S. Giorgio: di faccia, grande edicola con altare, attribuita al Gagini ; ai lati, carrozze antiche di gala del Municipio.
   Nella parete in faccia, a dritta, bellissima Madonna dentro un'edicola, lavoro attribuito ad Antonio Gagini.
   Nel centro del cortile, Tritone in marmo del secolo XVI e colonna antica del Vespro. Mucchi di grosse palle di pietra, rinvenute presso il forte Castellammare.
   Nella stanza della scultura moderna (in fondo, a destra), Baccante dello scultore Villareale.
   Secondo cortile. Sculture ed epigrafi greche, latine e fenicio. A sinistra sono disposte tutte quelle che provengono dalla Sicilia, e a destra quelle di origino non siciliana o ignota. In fondo, a sinistra, statua colossale di Giove rinvenuta a Solimto; nel contro, altra statua di Giove proveniente daTindari,donde pure provengono! pochi pezzi antichi della statua imperialo situata a dritta.
   Sala delle terre cotte. Nel centro due bei candelabri di marmo ; intorno statuette, lucerne, frammenti architettonici di terra cotta.
   Sala dei musaici, provenienti da un'antica abitazione romana scoperta nella piazza Vittoria (vedi nota a pag. 92). Dipinti murali provenienti da Pompei.
   Sala del Fauno. Fauno di Torre del Greco. Cornice del tempio di Imera con grondaie in
   forma di grandi teste di leone. Statue romane di Tindari.
   Sala delle Metope. Sono collocate in questa sala le celebri sculture di Selinunte, le quali ornavano le metope di un tempio (di Ercole?), ed altri importanti frammenti architettonici trovati in quel posto. Più due sarcofaghi fenici a forma di cassa di mummie rinvenuti presso Palermo. Nelle tre stanze seguenti sono esposte le sculture del museo etrusco di Casuccini di Chiusi (statue, sarcofaghi, urne cinerarie).
   Primo piamo. Galleria del medio evo (a sinistra, nel corridoio di tramontana). In alto, sotto la cornice, impronta in gesso della grande iscrizione arabica del castello della Cuba. Nel centro, Tritone in bronzo del XVII secolo; cassa di lavoro orientale e cassetta con intagli in osso del XV secolo. In una bacheca, codici latini miniati (sec. XV e XVI). A diritta soffitto in legno del palazzo Beale, con un'aquila bicipite, che indica appartenere al periodo degli Hohenstaufen (1195-126G). Nella parete a sinistra ritratto dell'astronomo Alaimo, modellato in cera dal celebre Zmnbo; maioliche degli Abruzzi e di Urbino; armadio degli avorii: bassorilievo con una Madonna fra due angeli (sec. XV); sommità di un bacolo pastorale; figura nuda di Bacco; più, mensole di legno intagliate, Madonna col Bambino, grande cassa intagliata, ecc. Armadio dei vetri : vetri di Murano e tedeschi. In fondo, armi antiche; in alto, ritratti.
   Stanza degli oggetti arabi. Nel centro, grandi diselli, bracieri e tavole di ottone con belli ornati ed iscrizioni arabiche. In alto, nella parete, copia d'iscrizione araba, incompleta, della cupoladella Martorana. Negli armadi, vasi di creta bianca,