Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sicilia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (128/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (128/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   _22 Parte Quinta — Italia Insulare
   TEATItl
   Teatro Massimo. — Presso porta Macqueda, sull'area di antichi conventi atterrati, sorge il nuovissimo Teatro Massimo, o Teatro Vittorio Emanuele (fig. 29), opera geniale dell'architetto G. B. Basile, professore all'Università, morto nel 1891. Fu incominciato nel gennaio 1875 e sarà compiuto, sperasi (malgrado la morte dell'illustre autore), nel 1892. Sarà il teatro più grandioso' e più ricco del mondo; oltre la platea, ha cinque ordini di palchi e il loggione. Ad esso vanno uniti grandiosi locali per balli privati, sale di conversazione, sale per le prove. La costruzione del palcoscenico è quasi tutta dì ferro, i muri in pietra e mattoni, pochissime le partì in legno, sì che il teatro può dirsi quasi incombustibile. Il passaggio ai palchi viene fatto per ampii scaloni e grandiosi corridoi. Tutto, nel teatro, spira grandiosità, e mostra il largo concetto dell'architetto Basile.
   Politeama (fìg. 30). — Bellissimo ed elegante teatro, costruito nel 1865-75 dall'architetto Damiani Almeyda a spese del Comune. Ha due fde di palchi; la sala è capace di oltre 5000 persone. È largo CO metri, lungo 80, alto 35. Sale speciali per fumatori, e un ridotto con nove sale, due delle quali misurano 250 metri quadrati ognuna. Grande caffè al piano terreno e al piano superiore ; scuderie per 60 cavalli per gli spettacoli equestri, caserma pei pompieri. Anche questo teatro è costruito in gran parte in ferro, pietra e mattoni. La scena è grandiosa e divisa da corsìe che lasciano libertà alle masse nei grandi spettacoli. La facciata sarà, per l'Esposizione, ammodernata e arricchita di ornati.
   Teatro Santa Cecilia (via omonima). — Il più antico degli odierni in Palermo, inaugurato il 28 ottobre 1693 con la prima opera VInnocenza penitente. Venne rinnovato nel 1855.
   Teatro GariBàìBÌ* — Sorge dal 1800.
   Teatro Bellini (piazza omonima) — Ultimato nel 1800, se ne fece la solenne apertura il 12 gennaio 1809 nominandolo Carolino. Nel 1860 fu ribattezzato Bellini.
   Sopra il teatro trovasi il Casino Bellini, nel quale, oltre i soci, si accolgono anche t forestieri che fanno breve dimoia in Palermo. Del resto, i forestieri sono ammessi per quindici giorni gratuitamente anche al Nuovo Casino di palazzo Geraci.
   GIARDINI E PASSEGGI
   Villa Giulia. — La villa Giulia, detta anche Flora, con ingresso da via Lincoln presso il Foro Italico, o la Marina, è un magnifico giardino pubblico in cui il visitatore trovasi in piena, lussureggiante e bene ordinata vegetazione meridionale.
   Il giardino fu piantato nel 1777 ed ebbe il nome da Giulia Guevara, moglie del viceré Marcantonio Colonna; fu cantato in versi melodiosi dal Meli ed eccitò l'ammirazione del Goethe.
   La villa Giulia ha la figura di un quadrato di metri 230 di lato. Nel centro sorgono quattro emicicli elegantissimi, di decorazione policroma a stucchi sul gusto pompeiano. Nel fondo, che guarda il mare, è un semicerchio con varie statue di bianco marmo, tra le quali la Gloria e l'Abbondanza, come ancora l'altra bellissima del Genio di Palermo (fig. 31), collocata nel centro della fonte; sono opere di Lorenzo Marabitti. Dopo pochi passi trovasi un lungo viale fiancheggiato di platani ove sta in fondo la statua di Federico II di Svcvia.
   Dal lato di scirocco, in fondo al grande viale, sorge da pochi anni il Canaris, capolavoro dello scultore palermitano Civiletti, opera che ottenne il primo premio all'Esposizione Universale di Parigi del 1878 (fig. 32). Qua e là, in fondo ai viali, sorgono i mezzo busti dei grandi maestri dell'arte musicale: Bellini, Pacini, Rossini, Donizzetti e quelli di Meli, Giulio d'Alcamo, Novelli, Archimede fanciullo, ecc.