Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso', Gustavo Strafforello
Pagina (291/386) Pagina
Pagina (291/386)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Penne
285
Valli; trascorre fra i colli di Fiorano, dei Carpini, di San Desiderio; interseca le contrade di Loreto Aprfttino, Colleconino e Moscufo ove è ingrossato dal rio Negro; e, dopo un breve tratto nelle pianure ad ovest di Montesilvano si unisce al Fino per formare il Salino già descritto. Presso la sua sorgente veggonsi ruderi di un grande fabbricato clic credonsi di un antico monastero e, nel rialto die copre la valle a sud-est, altri se ne trovano di due paeselli poco discosti fra loro, uno dei quali aveva nome, secondo la tradizione, Casul Coliarcone e l'altro Pesco.
Acque minerali.— Al tempo diVitruvio scaturiva nel territorio di Penne un'acqua fredda nitrosa (Aquae frigidae genus nitrosum), di cui le ingiurie dei tempi avevano fatto smarrir la sorgente. Le alluvioni, clic l'avevano probabilmente coperta, la trassero fortunatamente, dopo un lungo volger ili secoli, di nuovo in luce nel 1827. Esaminata ed applicata, in varie infermità, acquistò tostamente l'antica celebrità sotto il nome di Acqua Ventina e vi accorse una folla d'infermi dalle Provincie limitrofe.
Nel medioevo furono costruite magnifiche terme in vicinanza del suddetto fiume Tavo. Se ne veggono sempre i ruderi indicanti una gran sala con attigue camerette ed 1111 largo canale ben lastricato con pareti a mosaico e diviso tratto tratto da pareti.
Queste acque scaturiscono ora con dieci polle a 150 passi dalla porta maggiore della città di Penne; sono limpide, senza odore nè colore e di un sapore alcunché sgradevole, con una temperatura di 17 gradi. Furono analizzate dal cav. Lancellotti, dal Siracusa e dal chimico Covelli i quali trovarono in esse il gas acido carbonico, l'azoto e l'ossigeno. Si prescrivono in bevanda e per bagni nelle ostruzioni del fegato, nell'itterizia e in generale come attenuanti, diuretiche e purganti.
Cenni storici. — Degli antichi abitatori del circondario di Penne, i Bestini, già si è trattato diffusamente nella provincia d'Aquila ; il perchè aggiungeremo qui sol pochi cenni suppletivi. x\l dir di Strabone, il paese dei Vestini accosto a quello degli A tria ni, dei Sabini, dei Peligni e dei Marrucini, aveva per confini a nord il Matrino, ad est l'Adriatico, a sud l'Aterno e ad ovest quella parte della giogaia di monte Corno che da Corfinio scorreva per Fulconio, Aveja, Testrina ed Amiterno. Erano compresi nella sua estensione i territori di Atri, Penne, Risenti, Città Sant'Angelo, Loreto Aprutino, Pianella, Torre de' Passeri, Catignano, nonché Pizzoli, Pagaliica. Darisciano e Capestrano già descritti nella provincia d'Aquila.
MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI PENNE
APPARTENENTI Al. DISTRETTO MILITARE DI teramo
Mandamento di PENNE (comprende 3 Comuni, con una popol. di 14.420 abitanti). Penne (9426 ab.). — Sorge a 438 metri di altezza sul livello del mare, a chilometri 43 a scirocco da Teramo e sopra due collinette presso le quali scorrono il torrente Rarncclle influente del Fino al nord e il sud descritto Tavo al sud.
La cattedrale di Penne, eretta, secondo il Delfico, sopra un tempio antico di Vesta e, secondo il Casale, sulle rovine di una celebre chiesa di San Pietro Apostolo, è dedicata alla Vergine e costruita a tre navate con croce latina. Il pittore Giovanni della Valle dì Penne ne ornò le due cupole con dipinti a prospettiva non privi di pregio. Meritano menzione due quadri rappresentanti Santa Scolastica e San Pietro Celestino, attribuiti al Correggio ed un San Massimo di argento e di grandezza naturale, lavorato con gusto e finitezza dal Salumai tino. I.a bella cripta va ornata di colonne marmoree che ne reggono la vòlta. Del rimanente la