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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   C1U
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   II territorio di Mosciano Sant'Angelo, coltivato con molta cura, produce principalmente granaglie, viti, ulivi e pascoli; gli abitanti industri danno opera alla bacliicoltura ed al traffico dei prodotti locali, dei cuoi c di altri generi.
   Uomini illustri. — E patria di Aurelio Saliceti, nato nel 1804 dal valente medico Giuseppe, autore del trattato: Vantaggi dell'applicazione del calcolo alla medicina. Fu illustro giureconsulto, uomo politico e patriota, il cui busto si ammira alla passeggiata del l'indo a Roma e nella Bilia comunale in Teramo. Fu intendente a Salerno, professore di Diritto civile all'Università di Napoli, ministro di grazia e giustizia in quella città nel 1848 e membro del primo triumvirato della Repubblica romana nel 1849. Sotto l'accusa di aver sollevato i tre Abruzzi contro il Governo borbonico fu condannato a morte dalla Gran Corte criminale di Aquila, alla quale pena sfuggì essendosi ricoverato in Francia e poscia 111 Inghilterra. Morì in Torino, deputato al Parlamento subalpino, nel 18G2. Le sue ceneri furono 111 seguito trasportate solennemente a Napoli.
   Coli, elett. Giulianova — Dioc Teramo — I'-, T. e Str. ferr.
   Tortoreto (5197 ab.). — All'altezza di 225 sul mare, in colle, con aria saluberrima, a 9 chilometri da Giulianova.
   _ Vanta la chiesa di Santa Maria della
   Pln. CG Misericordia innalzata dopo il 1348,
   Musciano Sant'Angelo:'Torre della Chiesa Madre anno luttuoso e memorabile per l'orrida fotografia). bile peste che, portata dal levante dalle
   galee genovesi, si dilatò rapidamente 11011 solo in Italia, ma anche in Inghilterra, Allemagna ed altrove. C'ampli, Teramo, Bollante rizzarono iu quella triste congiuntura chiese alla Vergine, ma la più cospicua fu quella di Tortoreto che mantenne un ospedale e dieci cappellani.
   La chiesa ha forma rettangolare ad una sola navata e dietro l'altare maggiore è una piccola abside a uso di coro. I dipinti sono di tempi e di pennelli diversi e quelli dell'abside paiono più recenti rappresentano Cristo in croce fra la Vergine e il gruppo delle Marie; a destra un Deposto di Croce, e a sinistra Gesù crocefisso. In mezzo alla vòlta a lunetta e ili un medaglione a fondo d'oro scolorato dagli anni sta il Redentore con in mano spiegato un vessillo in atto di trionfatore. Altri dipinti ammiraiisi nella chiesa, fra i quali i Quattro Evangelisti coi loro animali simbolici, Cristo che cade sotto il peso della croce, il meglio conservato, ecc. Il Luzi, che descrisse queste pitture nel suo libro Arte e Storia, ed il Bindi le attribuiscono ad un qualche allievo del celebre Nicola Filotesio, più noto sotto il nome di Cola dell' Amatrice. Sfortunatamente questa chiesa di Tortoreto è ora in condizioni deplorevoli di abbandono; le pareti sono screpolate e la volta minaccia di rovinare. Così questi due valorosi storici. Ora, da