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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Penilo
   •iur.
   chiosa suddescritta. E quantunque Giulio Antonio Acquaviva, conte di Conversano, per la pace conchiusa il 25 novembre 146,3 con re Ferdinando, ricuperasse i suoi beni e, nel 1461, con Atri e Teramo, anche Castel San Flaviano, non pertanto lo abbandonò: l'aria vi era divenuta mortifera per esservisi a poco a poco formate delle paludi per incuria o penuria di mezzi; e la suddetta battaglia combattutavi e il saccheggio di Matteo da Capua nell'anno successivo l'avevano ridotto un cumulo di rovine.
   Al restauro del vecchio paese devastato dagli uomini e dagli elementi, l'Acquaviva antepose l'edificazione di un nuovo in un luogo più elevato e poco lungi dall'antico, desiderando che non si smarrisse la memoria di una terra che aveva procacciato il titolo di conte ai suoi antenati.
   < E di tal modo — conchiude il Binili — su deliziosa collina in una terra fertilissima e produttiva d'ogni ben di Dio, in prossimità del mare, sotto un cielo ridente e sereno, con un vastissimo orizzonte, al quale servono di contine le azzurre onde dell'Adriatico e la superba e maestosa catena degli A'pennini, col gigantesco monte Como, irrigata da due fiumi, il Salino ed d Tordino, sorse questa città che, dal nome del suo illustre fondatore, fu chiamata Giulianova. Fu edificata nel 1470 come risulta da un diploma rimasto sinora inedito
   Uomini illustri. — Illustrarono San Flaviano, e in seguito Giulianova, molti insigni personaggi, fra i quali i seguenti: Berardo di San Flaviano, giureconsulto e giudice di gran fama, caro a re Roberto d'Angiò e poi tesoriere della regina Sancia e favorito della regina Giovanna; Taddeo di San Flaviano, uftiziale nella Corte imperiale di Federico II; Giandomenico Itainahli, nato a Giulianova nel 162S, avvocato a Roma, quindi canonico della basilica di San Pietro, canonista dottissimo, autore di opere legali in latino; Alberto Acquaviva, figliuolo di Giosia duca d'Atri, letterato e poeta nato a Giulianova nel 1650; Giosia III Acquaviva d'Aragona, nato nel 1631, capitano valorosissimo di grande autorità fra i primi baroni del regno, dotto nelle greche e latine lettere ed autore di ottimi versi in queste due lingue antiche ; Giovan Girolamo II, figlio del suddetto Giosia, Iodato qual poeta egregio dal ('resemibeni nelle notizie degli Arcadi; difese valorosamente la città di Pescara assediata dal generale Wetzel; Stetano Ferrante, celebre poeta, nato nel 1722, autore del Diritto della Natura e delle Genti e del Trionfo della divina Provvidenza in versi sciolti; Eusebio Caravelli, medico e filosofo di grido, dei primi seguaci delle teorie dell'IIahnemann, autore della Macchina Armonica, di un Trattato sui pavimenti a musaico, ecc.; Vincenzo Comi, il quale, quantunque nato a l'orano, visse e morì nel 1830 a Giulianova, autore del Commercio scientifico dell'Europa col Pegno delle Dite Sicilie; Angelo Antonio de' Bartolomei, storico, archeologo e poeta, nato nel 1788, morto nel 1862, esercitò alti uffici e lasciò opere edite ed inedite; Raffaele Castorani, morto non ha gran tempo e noto in Europa come uno dei più valenti oculisti.
   Coti, elett. Giulianova — Dioc. Teramo — P2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Mosciano Sant'Angelo (9014 ab.). — Sorge a 224 metri sul mare, a 7 chilometri da Giulianova, sopra un colle delizioso. Monumento non ispregevole d'arte è la bella torre innalzata con semplice ed elegante architettura da Matteo di Morro nel 1397, con iscrizione in caratteri di quei tempi (figg. 66-67). Il monastero Benedettino che sorge ancora presso Mosciano, dipendeva da Montecassino, come leggesi nelle porte di bronzo di quella celeberrima badia: vuoisi che sia stato edificato dal prete Gisone sui ruderi di un Fano romano nel 1190.
   Mosciano ha due importanti frazioni, Montone e Ripattonr Nella chiesa di Santo Antonio in Montone esiste un antico e pregevole sarcofago in marmo della famiglia De Bartolomeis, con iscrizione in caratteri gotici. Questo sarcofago fu dichiarato monumento nazionale dal Ministero della pubblica istruzione.
   35 — Iìh i'uliiu, voi. IV, parte 2\