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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Mandamenti e Comuni del Circondario di Penilo
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cornicione di merlatura elegante che l'incorona a guisa di un fregio sottile. La porta maggiore, 1 unica della facciata, ha stipiti finemente intagliati con colonnini attorti che, disposti in quattro ordini, sorreggono i varii archi concentrici i quali, giranti a tutto sesto, vanno man mano digradando, finche restringonsi leggermente nell'impostatura secondo lo stile moresco 11011 del tutto abbandonate a quo' tempi. Vi si veggono arabeschi, meandri, fogliami, cartocci ed altri tritumi intagliati con tanta vaghezza che rassembrano delicati ricami.
11 lato settentrionale ha due porte e parecchi pilastri di rinforzo. La fabbricazione della cattedrale durò molti anni e due artisti abruzzesi (maestro Leonardo e maestro Raimondo da l'odio) i cui nomi leggonsi in lettere gotiche sopra alcune lapidi, la condussero a termine coi loro stupendi lavori d'intaglio in pietra.
Nella parete meridionale schnidonsi tre porte, lina delle quali, detta Porta Santa, si apriva una volta all'anno, il 15 agosto festa dell'Assunta, e rimaneva aperta 8 giorni, durante i quali i divoti entravano ed uscivano guadagnando indulgenze. Codeste tre porte vanno ornate anch'esse di archi tondi, di stipiti delicatamente intagliati, ili meandri fantastici che intrecciansi, annodansi ed alternatisi con rara varietà e vaghezza. Non vi mancano le solite figure di sfingi, lucertole, cani, leoni e pardi.
Anche l'interno della chiesa, lunga inetri 5G,60 e larga 24,70, risponderebbe alla magnificenza dell'esterno se non fossero statigli inconsulti restauri e gli imbianchimenti del 1657, che fecero scomparire parecchie delle memorie, scolpite e dipinti dei tempi che videro sorgere quel monumento storico. Fra tanti guasti rimase quasi intatta l'abside col coro, la cui volta, a sesto acuto, è divisa da una crociera in quattro spazi uguali in cui veggonsi bellamente dipinti, su fondo azzurro seminato di stelle, i Quattro Evangelisti, coi loro più celebri commentatori: San Gregorio, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino e San Gerolamo. Sonvi inoltre dipinte negli angoli le Virtù teologali e cardinali e, in medaglioni, le teste di coloro che commisero l'opera. Questi dipinti sono della fine del secolo XV e furono fatti da iguoto autore alla storia della pittura, da Andrea di Lecce della Marsica aquilana e dai suoi discepoli. La sua memoria ricorda il Carpaccio benché non inanelli in molti punti un'influenza timbra, specie dell'Alunno. Certo si è che questa vòlta è una delle più ammirevoli d'Italia e per il valore singolarmente artistico e per la sua perfetta conservazione.
Anche le pareti del coro vanno ornate di pitture pregevoli eseguite dallo stesso autore e dai suoi discepoli. Rappresentano, in tante riquadrature, fatti e leggende della vita di Cristo e della Vergine e vi si scorgono ampie vedute di paesaggio. Per lo scrostarsi dell*intonaco questi dipinti erano minacciati eli rovina imminente, quando il ministro dell'istruzione pubblica, sollecitato anche dal compianto senatore Fiorolli, grande archeologo pompeiano, ne commise il restauro al pittore romano Giuseppe Missaglii, e, dopo la costui morte, a Luigi Vanni d'Atri.
Nelle due colonne che reggono Parco dell'abside veggonsi pitture dello stesso autore rappresentanti figure di santi m vera grandezza che ben dimostrano l'eccellenza della sua pittura ad affresco.
Al dire del Hindi voglionsi distinguere due epoche nella costruzione della cattedrale di Àtri: dal 1285 al 1302 fu incominciata ed ultimata la porzione dal coro al campanile da Raimondo di Poggio, e dal 1302 al 1305 fu proseguita e compiuta la costruzione dal campanile alla facciata da Rainaldo Àtri ano, sotto il vescovo Bernardo. E dacché abbiamo accennato al campanile soggiungeremo ch'esso è quadrangolare al basso ed ottagonale m alto, costruito in Sarte con mattoni, alto 5i,50 metri, e di aspetto imponente. Anche il soccorpo, o la cripta, antica piscina romana, è ricco di freschi importanti per l'istoria dell'arte.
Il primo monumento che parasi innanzi allo sguardo alla sinistra entrando, è il Battistero, situato sotto un baldacchino, sorretto da quattro colonne ricchissime di