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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Teramo
   253
   Fig. 63. -- Teramo: Casa ilei Melatino del 1ÌCO.
   Santo, con la tazza battesimale e gli stipiti delle porte iri pietra viva della cava di travertino presso Civitella del Tronto, e la chiesa di San Domenico. La chiesa di Sant'Antonio (cominciata nel 1227, ampliata nel 1327 e restaurata nel 1577) era dedicata in origine a San Francesco d'Assisi. Di questo ampio editizio, a cui andava annesso un convento come attesta qualche avanzo ponendo piede nell'Intendenza di finanza, non rimangono degne di nota che la porta di faccia, scolpita riccamente e due finestre bifide con colonnini che hanno per base teschi umani in pietra. La chiesa, detta già dì Sant' Vngelo delle Donne, e poi della Madonna delle Grazie, fu ricostruita in questi ultimi anni ed ornata di magnifiche pitture a fresco dal romano Cesare Mariani (fig. G2).
   Presso il ponte sulla Vczzola sorge un convento edificato nel secolo XIII per le monache Benedettine ed ampliato nel XY pei Minori Osservanti che le surrogarono. Ora forma l'ala orientale del Distretto militare (fig. 62).
   PALAZZI ED EDIFIZI PUBBLICI
   Scarseggiano in Teramo i palazzi moderni e sol meritano menzione i palazzi Delfico e Cernili I pregevoli capi d'arte che ornavano il palazzo Delfico andarono dispersi Una collezione di edizioni rare del secolo XV fu trasferita nella II. Biblioteca di Napoli; un medagliere, dei più compiuti, fu acquistato dall'inglese lord Norwich e molte lapidi, scolture ed iscrizioni antiche furono trasportate nel Museo e nella Pinacoteca municipale.
   Merita anche menzione la cosi detta Casa dei Melalino (fig. 63), antica e nobil famiglia di Teramo, rivale ed avversaria dell'altra non men nobil famiglia degli Antonelli, Quale oggi si vede codesta casa va distinta dalle altre per due portoni ad arco acuto