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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il Piceno e i Picentini
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   Nella guerra fra i Goti e i generali di Giustiniano, il Piceno divenne reiteratamente il teatro delle ostilità. Auximum (Osiino) particolarmente, clic era a quel tempo la città principale o la capitale della provincia, era considerata come una delle più importanti fortezze il Italia, e resistè per lungo tempo alle armi ili Belisario. Dopo la cacciala dei Goti il Piceno divenne una delle Provincie dell'Esarcato di Ravenna, e continuò come tale sottomesso agli imperatori greci sino alla caduta finale degli Esarclii. In quel periodo ebbe origine la denominazione geografica di Pentapoli, data ad una provincia che comprendeva la maggior parte del Piceno in un col distretto marittimo dell'Umbria lino a Rimitii. La provincia di tal nome fu una ili quelle assegnale da Pipino alla Santa Sede dopo la sconfìtta del re longobardo Astolfo nel 734, e continuò d'allora in poi a formar parte degli Stati della Chiesa.
   Il Piceno è un distretto di grande fertilità e bellezza stendentesi ut una vasta zona che comincia dal mare e sale sino alle alture ilei monte Corno e dei monti della Sibilla nel giogo centrale dcl-l'Apennino. La maggior parte ili questo spazio è occupata ila alte colline, dipendenza dei più alti Apennini, vestite nelle loro regioni più elevate ili selve estese, mentre i declivi più al basso producono ulive e frutta in copia ilei pari clic buon vino e granaglie. Orazio e Giovenale lodano la squisitezza delle sue mele, e Plinio dice clic le sue ulive andavano fra le, più rinomate d'Italia.
   L'intiero distretto ò solcalo da numerosissimi corsi d'acqua, die, scendendo con grande rapidità dagli alti gioghi apcniiinici, irrigano l'intiera regione, una delle più piacevoli d Italia. Questi torrenti hanno corsi quasi paralleli e la distanza dalle loro sorgenti al mare non oltrepassa gran fatto i 05 chilometri. Procedei,do da sud a nord, sono essi, coi loro antichi rimili latini e gli odierni italiani, i seguenti: 1° il ìlatrinus (ora La Piomba), torrente clic formava il limite meridionale del Piceno, separandolo dal territorio ilei Vestini, 2° il Yomttnus (Vomaiio) clic separava il distretto d'Atri (Adria) da quello dei Prctnziani; 3 il Ilatinvs (ora lordino, ina alle volte anche Trainino), che scorre vicino a Tecamo (ùtlermiiM) j 4° il Trncnlus (Tronto), il più ragguardevole di tutti, che scorre sotlo le mura d'Ascoli (Aseulum'); 5° la Tinna, delta sempre Tcnna; G° il Flusor (ora Cliienti); 7° d Polmtia (ora sempre Potenza); 8° il .1.listo o .1 Iisins (ora Musone); 0° l'Jbst* (ora Esilio) clic, gettasi nell'Adriatico fra Ancona e Senigallia, e formava il confine che separa il Piceno dall'Umbria.
   Le città del Piceno erano numerose, e, per l'abbondanza della popolazione nei prischi tempi, dovevano essere anche, ragguardevoli, comcchè poche abbiano raggiunto una celebrità stoi ica. Procedendo come sopra, da sud a nord, erano esse : 1° Mntrìnvm, alla foce del linme omonimo (ora La Piomba) che, al dir di Strabone, serviva di porto ad Adria; 2° Castrimi Novttm, alla foce del 'l'ordino, presso Gitilianova in provincia e circondario ili Teramo ; 3° Caslntm Vnientinum o Tramimi alla foce del Tronto; 4° Capra Mavitima a Grottaiiimare, a 5 chilometri circa da San Benedetto; 5° Castrimi Firmanum, ora Porto di Ferino, alla foce del fhiniicello Este; 6° Polentia (Santa Maria a Piilenza), alla foce del fin me Potenza; 7° Nitmana, detta ancora Umana, all'estremità meridionale di monte Cornero, e 8° finalmente Ancona all'estremità settentrionale ilei medesimo monte Quest'ultima era di gran lunga la più importante delle città marittime ilei Piceno e la sola che possedesse 1111 porto meritevole ili tal nome; toltone questa, tutte le città più importanti erano siluate entro terra sopra alte colline col vantaggio di foni posizioni come fortezze.
   Le più importanti erano Aiiximitm (ora Osimo), a 20 chilometri circa a sud di Ancona ; Ciiujiilum (Cingoli), in situazione altissima fra le valli dell'Esilio e del Potenza; Mrmtim (Fermo), sopra 1111 colle a IO chilometri circa dall'Adriatico ; Ascithtm (Ascoli), antica capitale ilei Piceno, in una situazione fortissima sul Tronto, a 30 chilometri circa dalla sua foce; Inlenimnu (Teramo), la città principale dei Prctnziani; ed Adria (Atri) sulla frontiera meiidionale del Piceno.
   Le città minori nell'interno erano Beregra, che puossi collocare forse a Ci vitella del Trinilo, non lungi ila Ascoli, in provincia e circondario di Teramo; Capra Montana, cosidetta per distinguerla dalla città marittima di ugual nome e che si suppone occupasse il sito di Ripatransone ; Chiana, a Sant'Elpidio a Mare, a 4 chilometri e mezzo circa dall' Vili iatico e un po' a nord da Fermo ; Novanti probabilmente a monte ili Nove presso Montalto ; t'akria (Fallm.nc) nell'alta valle della Telili.!; IJi'bs Salvia (Urbisaglia) e Takniinuni (Tolentino), nei lati opposti della valle del Ch'erti ;