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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Mandamenti e Cornimi del Circondario di Vasto
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Uomini illustri. — Gissi diede i natali a Vitantonio Masciarelli, nato il 18 gennaio del 1710 e morto quasi ignorato il 15 settembre 1820. Fu latinista di gran valore, sul quale il prof. De Nino richiamò l'attenzione dei dotti con un articolo intitolato: Lo studio del latino secondo un pedagogista generalmente ignorato, edito nella Rivista dì pedagogia e dì scienze affini, diretta dal Sergi, anno V, 1894.
Coli, elett. Vasto — Dio! Cliieti — P2 e T. locali, Str. ferr. a Vasto.
Carpinete Siuello (1334 ab.). — Sta a 305 inetri sul livello del mare e a 5 chilometri da Gissi, sull'alto d'un colle'bagnato, alle radici, dal Sinello, dovizioso di barbi. Granaglie, olio e \ ino.
Cenni storici. — Fu, nel 1570, un feudo di Cesare A ('doccia muro, che lo vendè a Federico Pigliateli!, da cui passò a Giulio Gesuardo, il quale lo comperò per 35.700 ducati ad istanza dei creditori del Pignatelli. Venne poi in possesso di Michele Bassi. Nelle antiche carte, invece di Carpinete si legge Carpionano.
Coli, elett. Vasto — Dioc. Clneti — P2 e T. locali, Str. ferr. a Vasto.
Giulmi (2017 ab.). — A 073 metri di altezza sul livello del mare, sopra un colle ameno, non lungi e sulla destra del fiume Sinello e a 10 chilometri a sud-ovest da Gissi, in territorio coltivato a cereali viti, gelsi e alberi da frutta di varie sorta.
Coli, elett. Vasto — Dioc. Cliieti — P= e T. a Gissi, Str. ferr. a Vasto.
Mandamento di PAGLIETA (comprende 2 Comuni, popol. 8581 ab.). — Territorio nella parte noni del circondario, presso il San,grò e intramezzato dalTOsento e da altri torrenti, che rimangono asciutti nell'estiva stagione. Olio, vino e pascoli.
Pagliata (4480 ab.). — A 235 metri di altezza, a 21 chilometri da Vasto e a 9 dall'Adriatico, sopra un colle alle cui falde sten desi la piana del I)uca_. detta anche Piazzava, spesso devastata dagli straripamenti del Sangro, il quale vi scorre in mezzo copioso di anguille, cefali, barbi e cheppie. Quivi presso, e precisamente nel luogo detto Pontaccio, veggonsi tuttora i residui di un magnifico ponte in pioti a. Attiguo alla spiaggia stendesi il piano della Marca, con anipii interrimenti deposti dal fiume prima del suo sbocco nell'Adriatico.
Cenni storici. — Fu un feudo dei Pignatelli dei ducili di Monte Calvo.
Coli, elett. Lanciano — Dioc. Clliìeti — P' e T. locali, Str. ferr. a Torino di Sangro.
Torino di Sangro (4101 ab.). Siede in colle all'altezza di 164 metri sul livello del mare, alla destra deirOsento e a 5 chilometri da Pagliata, con territorio bagnato dal Sangro e dall'Osento e ferace particolarmente di granaglie, vino ed olio; ampli e pingui pascoli con bestiame abbondante. La ferrovia adriatica, proveniente da l'escara, vi fa stazione alla distanza di 0 chilometri.
11 Romanelli, we\V Antica topografia {storica del Regno di Napoli (parte nr, pp. 48-50), pone nel territorio di Torino dì Sangro l'antica città di Saro, poco lungi dall'Adriatico e dal Sangro, in una pianura sopra l'eminenza di un colle e nel luogo denominato Civita di Sangro, il cui suolo è ingombro di ruderi. Il Muratori reca un'iscrizione rinvenuta fra le rovine, nella quale M. Sulpicio Edentulo sciolse il voto ad Igea dea della Sanità e figlinola di Esculapio.
Parecchie carte ricordano che Saro fu riedificata e ripopolata nei bassi tempi e trattano delle chiese, delle possessioni, dei terreni degli abitanti di quei tempi. Se ne serba memoria in una donazione di Trasmondo conte di Chieti al monastero di San Giovanni in Venere, confermata dall'imperatore Arrigo VI con suo diploma del J195.
Sontuoso oltre ogni dire ed elegante era il tempio innalzato dagli antichi a Venere Conciliatrice, sopra un piccolo promontorio poco lungi dalla foce del Sangro verso settentrione. Era in forma ottagonale con mura in pietre riquadrate e larghi mattoni; davanti alla porta scliiudevasi un vestibolo sorretto da sei colonne; 1 interno andava