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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   44 l'arte Quarta
   — Italia Meridional!!
   Nel versante del Fallano, dalla parte ili Bombo, furono rinvenute molte monete nrbiche bene conservate di oro e di argento, con leggende di Napoli, Nola, Lucerà, Taranto, Velia, Eraclea, Metaponto, Crotone, Turio, Irina e altre rinomate città greche antiche. Risalgono codeste monete dissotterrate ad un castello inespugnabile dei Fren-tani, di cui non è fatta menzione da alcun geografo o storico antico, e solo rinviensi nella Tavola Peutin-iami col nome eli Pallanum, fra il Sangro ed Istonio (o Vasto).
   I)a vecchie carte medieviche si ritrae che, sotto l'impero di Lodovico Pio, i Saraceni martirizzarono inter Atissam et Pallanium, Santo Stefano, la moglie Lia, i figli Benedetto vescovo, Baolo abate, Leone, Donato, Martino, il cognato Giovanni ed il nipote Naiuio ancora lattante, i cui corpi furono rinvenuti, nel 1039, durante il regno di Arrigo II imperatore, figliuolo di Corrado.
   Attestano diplomi e cronache che Uberto, principe longobardo, diede in dono questo castello al monastero di Santo Stefano in riva viaris nel 1006 e clic Roberto, conte normanno, confermò il dono nel 1081.
   Cenni storici. — Bomba fu donata da Carlo I a Bonifacio De Galiberto, da cui passò successivamente agli Annechiui, agli Scontrò, ai Caravita ed agli Adimari.
   Uomini illustri. — Ben può Bomba andare superba di aver dato i natali ai due illustri fratelli Spaventa, di cui toccheremo qui un po' per disteso.
   Bertrando Spaventa il seniore, nato nel 1817 a Bomba, morto il 22 febbraio 1883, patriota e campione valente della filosofia hegeliana in Italia; prese parte, nel 1848, ai moti politici, pei quali fu costretto ad emigrare, nel 1849, in Piemonte, e divenne successivamente professore di filosofia a Modena nel 1859, a Bologna nel 1860 e a Napoli nel 1861, ove rimase poi sempre. Il suo sistema filosofico, fondato su quello del filosofo tedesco Hegel, fu da lui sviluppato nei Principii di filosofia (Napoli 1867). Delle sue altre pubblicazioni sono notevoli le seguenti: Carattere e sviluppo della filosofia italiana dal secolo X VI sino al nostro tempo (Modena 1860); La filosofia di Kant (Torino 1860); Prolusione ed introduzione alle lezioni eli filosofìa (Napoli 1861); La filosofìa di Gioberti (ivi, 1863); Saggi di critica filosofica, politica e religiosa (ivi, 1867); Studiì sull'etica di Hegel (ivi, 1869); Idealismo e realismo (ivi, 1S74).
   Suo fratello, Silvio Spaventa, nato nel 1822 a Bomba, morto il 20 giugno 1893 a Roma, scrittore anch'egli, patriota intemerato e di convinzioni incrollabili, fu condannato a morte dal governo borbonico, che gli commutò poi la pena col carcere a vita. Dal 1849 al 1859 languì nella galera di Santo Stefano, dalla quale passò, nel 1860, al Ministero degli interni a Napoli. Dal 10 luglio 1873 al 25 marzo 1876 fu ministro dei lavori pubblici nel nuovo Regno d'Italia; dal 1876 deputato di Bergamo e per ultimo senatore del Regno e Consigliere di Stato.
   Coli, elett. Atessa — Dioc. Chieti — P2 e T. locali, Str. ferr. a Torino di Sangro.
   Archi (304S ab.). — All'altezza di 495 metri sul livello del mare e a 7 chilometri da Bomba, sopra una collina in aria salubre, alla destra e poco lungi dal Sangro a ovest e dal Pianelle a est, in territorio ferace di granaglie, vino, olio e legumi. Vi sorgeva anticamente una fortezza molto rinomata e vi si scorgono ancora ruderi di una cinta di mura, di quattro torri e di un palazzo, che reputansi lavori del medioevo. Nel suo territorio è un piccolo lago che abbonda d'anguille e capitoni.
   Cenni storici. — Fu un feudo successivo dei Bonghi, Del Balzo, Cantelmi, Carafa, De Secura, Guevara, Pignatelli, Gardone ed Adimari, l'ultimo dei quali, Giovanili, non lasciò eredi, per cui il feudo passò al Demanio. Nella seconda metà del secolo XV si fortificarono, nel castello di Archi, Jacopo Caldora e Jacopo Piccinino contro le milizie di Alessandro Sforza.
   Uomini illustri. — Ebbero i natali Tommaso Maria Verri, filosofo e letterato, morto nel 1814,'protonotario apostolico e vicario capitolare di Ortona a Mare; il dott. Raffaele