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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cornimi del Circondario di Vasto
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   e 111. 0,f>0 di faccia. Scoprironsi [iure altrove, fra i ruderi di sepolcreti, parecchie ossa e due cadaveri umani intieri, supposti appartenenti agli antichi abitatori di Atessa, a cui gli storici locali, e segnatamente il Tria e il Polidoro, attribuiscono il nome primitivo di Tessa, città non mentovata uè dai geograti, nò dagli scrittori dei tempi romani. Solo ne fanno cenno le cronache del medioevo, le quali la pongono nelle vicinanze di Papi no alle falde della Majella.
   Cenni storici. — Fu un feudo successivo dei Cortinaccio, dei Filandria e dei Mara-monte. Appartenne, nel 1482, alla moglie del re Ferrante e passò poi, col titolo di marchesato, nei Colonna di Roma, che lo tennero sino al termine del secolo scorso. Le antichità di Atessa dell'epoca romana furono comunicate per le Notizie degli scavi dal prof. De Nino nell'agosto del 1807.
   Uomini illustri. — Atessa diede i natali a Carlo Mariotto, filosofo, medico e tisico del secolo XVII, e, nel medesimo secolo, a Vincenzo Cardone, domenicano, morto a 25 anni a Torino, poeta ed autore, fra le altre bizzarre cose, del poema La 11 sbandita in parecchie migliaia di versi, nei quali non è dato incontrar mai la lettera II. Ma degno di maggior ricordo è Tommaso Bartoletti, storico eruditissimo del suo paese nativo.
   Coli, elett. Alessa — Dioc. Chieti — P2 e T. locali, Str. ferr. a Torino di Sangro.
   Casalanguìda (3264 ab.). — All'altezza di 520 metri sul livello del mare, a fi chilometri a sud-est da Atessa, sul declivio d'un colle con ampia veduta e in territorio ferace particolarmente di granaglie e di vino, con pascoli estesi e bestiame in gran numero. 11 fiume Sinello scorre nelle sue vicinanze.
   Cenni storici. — Nel 1209, Carlo D'Angiò concesse Casalanguiila a Oddone di Sangro; poi passò ad altri, e nel 1450 tenne il feudo Matteo di Capila, principe di Conca.
   Coli, elett. Atessa — Dioc. Chieti — P3 e T. locali, Str. ferr. a Casalbordino.
   Tornareccio (2920 ab.). — Al piede del monte l'aliano (1020 in.), all'altezza di 603 metri sul livello del mare e a 7 chilometri da Atessa, con territorio in monte e in valle, fertile principalmente in olio, vino e frutta. Dovè essere abitato da gente antica, come testimoniano vecchie mura, porte e torri esistenti tuttora. Sul monte suddetto stendevasi in addietro un gran bosco ora ridotto in parte a coltura, in cui furono rinvenute, a varie riprese, molte monete d'oro e d'argento dei tempi dell'Impero romano. Nel territorio sgorgano molte acque, le quali danno origine all'Osento e al Pianello. coinechè più abbondanti sieno quelle che formano, nelle adiacenze di Atessa, l'Appello e il Oeripolla, le cui acque, unite a quelle del Sangro, producono impaludamenti.
   Cenni storici. — Fu già 1111 feudo dei Colonna di Roma e sul monte Fallano esistono avanzi di grandiose mura ciclopiche, le quali attestano che ivi fu una stazione primitiva di popoli italici, come si chiarirà qui appresso.
   Uomini illustri. — Era di Tornareccio Pasquale Borretti, antagonista dello storico Colletta. Nel 1821 fu presidente del Parlamento Nazionale del Regno di Napoli.
   Coli, elett. Atessa — Dioc. Chieti — P2 e T. locali, Str. ferr. a Torino di Sangro.
   Mandamento di BOMBA (comprende 7 Comuni, popol. 14.200 ab.). — Territorio più lungo che largo, ristretto fra il corso del Sangro e del Sinello, ferace di granaglie, olio e vino.
   Bomba (3319 ab.). — All'altezza di 424 inetri sul livello del mare, a 43 chilometri da Vasto, sulla destra del Sangro, alle falde del monte Fallano, il (piale è alto sì che, a ciel sereno, scorgonsi dalla sua vetta 1 monti della Dalmazia e quelli della Marca d'Ancona. Ha una grande circonferenza e sulla sua vetta vi sono ancora colossali avanzi di mura ciclopiche, di cui si parlò sempre con alterazioni fantastiche, fino a che il prof. De Nino non ebbe la pazienza di misurarne l'estensione coi più minuti particolari, come può leggersi nelle Brìciole letterarie, voi. 11, pag. 29.