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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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l'arte Quarta — Italia Meridional!!
da Buaccio da Montone e ripreso poi da Attendolo Sforza. Nel 1391 fu conte di Monteodorisio il celebre Francesco del ISorgo, la cui figlia, Giovannella, nel 1407 ne diede gli Statuii ; Giovanna II, nel 1418, ne concesse la contea a I'erdirosso Barrile, confermatagli poscia da Alfonso I d'Aragona. Nel 1485 Monteodorisio fu rovinato e quasi distrutto dal famoso Giovanni della Rovere, fratello di Giuliano; nel 1632 ne fu feudatario Giulio Cesare di Oapua, principe di Conca. Dalla famiglia Barrile ed Aragonese d contado di Monteodorisio passò a Casa d'Avalos, ai cui eredi restano tuttora il titolo e gli ex-feudi.
Nel 1723, per rincontro di Fabrizio Colonna con Michelangelo d'Avalos, in cui si mostrarono ancora una volta gloriosi sotto il sole i padiglioni presi ai Turchi e la tenda di Carlo V, Monteodorisio manda l'ultimo debole bagliore del suo fastigio feudale e con la nuova amministrazione civile (1807-10) perdette la giurisdizione della sua Corte Comitale sopra le quattordici Università. Ora si regge a semplice Municipio, di capoluogo che fu di potentissima contea, la cui poesia pare ancora emani dalle sue mura e torri maestose, ricordi d'un passato florido e glorioso, testimoni di tempi in cui 1 Italia fu tutto un maggio e tutto il suo popolo cavaliere.
Uomini illustri. — Diede i natali al canonico Leonardo Scardapane, istitutore ed oratore valentissimo, morto nel seminario di Lanciano nel 1835. Di lui si conservano dagli eredi alcune opere stampate.
Coli, elett. Vasto — Dioc. Chieti — P3 e T, locali, Str. ferr. a Vasto.
San Salvo (2500 ab.). — All'altezza di 100 metri sul livello del mare e a 9 chilometri ite Vasto, in colle e con alcune frazioni, con parrocchiale e qualche casa di bello aspetto. La linea ferroviaria Pescara-Foggia vi passa a distanza di 4 chilometri e poco oltre attraversa il 'frigno, che separa la provincia di Chieti da quella di Campobasso. Territorio piano in gran parte, senza corsi d'acqua ma fertile, coltivato particolarmente a cereali ed abbondante di boschi e di pascoli con bestiame.
Cenni storici. — San Salvo era un antico convento abitato dai Cistercensi. Nel 1553 venne distrutto dai Saraceni e poscia ripopolato da pastori e famiglie coloniche cominciò a sorgere in forma di villaggio recinto da mura per un quadrato di circa 250 metri e con due entrate a forma di porticato. Esso era città regia, cioè immune da feudalismo. Anche San Salvo, nel 1464, fu rifugio degli emigrati Schiavonì.
Coli, elett. Vasto — Dioc. Cliieti — P3, T. e Str. ferr.
Mandamento di ATESSA (comprende 3 Comuni, popol. 16.721 ab.). — Territorio in piano e in colle, feracissimo in granaglie, ulivi, alberi da frutta di molte specie, bagnato dal Sangro e dall'Ossuto, che vi scaturisce dal colle Mozzone nel luogo detto Coste Pianteli e.
Atessa (10.537 ab.). — Sorge a 475 metri sul livello del mare, sulla sinistra del-l'Osento, a 57 chilometri da Chieti e a 31 da Vasto, in colle ameno con aria salubre. Notevoli la chiesa collegiata di bella architettura e la chiesa di San Leucio, nella quale è degno di ammirazione un libro corale in pergamena con miniature e una croce d'argento cesellato del secolo XV. Lavoro di pregio straordinario è poi l'ostensorio d'argento a cesello e a bulino, con smalti, del 1418: autore Nicola Andrea Pasquale di Guardiagrele. Atessa possiede pure un Ospedale, un Monte di pietà,, ecc. Lanifici, fabbriche di laterizi, di paste alimentari, di salami rinomati ; concerie, tintorie. Commercio attivo, specialmente dei prodotti agrari.
Nella regione detta Valliamo si rinvennero ossami di grossezza e lunghezza straordinarie, creduti di un enorme quadrupede, uno dei quali si conserva nella chiesa di San Leucio. Secondo una leggenda, raccolta dal prof. De Nino, si crede che quel fossile appartenga al drago sconfitto da San Leucio, patrono di Atessa: sì tratta dunque di una costola di animale di razza scomparsa, lunga nell'arco ili. 2,13, con ni. 1,43 di corda