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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
Vasto
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concorso il posto ili di reti oro della Scuola di musica nel Reale Stabilimento dei Ss. fliiisppp c Lucia. Ma, tormentato da insanabile malattia, fu costretto a tornare in patria, ove inori il 23 marzo del 1877. Scrisse molta musica sacra, la quale, per originalità e maestria d istruinentazione, sta a pari con quella dei più insigni cultori dell'arte musicale italiana (I).
Domenico Uossetii — Fratello ili Antonio e ili Gabriele Rossetti, nacque il IO ottobre 177-2 nel Vasto, ove compi la sua prima educazione. Recatosi poscia in Napoli, studiò legge sotto Napo-dano e Maffei ; e da Napoli andò in Roma per approfondirsi nelle scienze teologiche. Capitato in Toscana nel 1814 vi restò in qualità di segretario ili quel governatore; ina colto ila micidiale paralisi fu costretto ad abbandonare l'impiego e, ridottosi a Parma, morì il 7 luglio 18Iti (2).
Domenico Rossetti, elle ebbe ingegno versatile, fu una delle più spiccate individuali!:ì del suo tempo: poeta non comune, quando a l'osillipo improvvisi! Sulla gloria poetica di Virgilio; naturalista nella Descrizione della Grolla di Monte Calvo; filosofo nelle Profezie del Vecchio Testamento. Oltre ai molti lavori pubblicati da questo illustre vastese, rimangono di lui ancora inediti pregevoli manoscritti ili filosofia, eloquenza e scienze naturali.
(ìahriele Smargiassi. — Destinato da uno zio prete alla carriera ecclesiastica, egli non volle saperne ed a 10 aititi si recò in Napoli, e studiò pittura eoi fiammingo Antonio Pitloo.
A 24 anni andò in Roma e, protetto dalla regina Ortensia e dal figlio, eli® fu poi Napoleone HI, con essi si recò prima ad Areinberg, nella Svizzera, e poscia a Parigi, ove divenne celebre e contrasse amicizia col fiatate, col De Mnsset, col Vera et e con altri sommi (3).
Neil' Esposizione, Universale ili Londra del 1831, il Giuri assegnò il primo premio per la pittura, la gran medaglia d'oro, al quadro La (/rolla azzurra di Capri, ili Gabriele Smargiassi, il (piate, in seguito, venne insignito dal governo francese della Croce della Legion il Onore, tanto raramente accordata agli stranieri.
Tornato a Napoli, nel 1837 fu nominato professore ili paesaggio nell'Istituto di l'elle Arti, posto che occupò sino al giorno della sua morte, avvenuta il 12 maggio 1882 nella grave età di 84 anni (4).
Fra gli artisti della sua epoca Gabriele Smargiassi fu certo il più produttivo ed i suoi quadri sono sparsi per tutto il inondo. Di essi i più im-
portanti sono: Bradanmnte el'inahrllo e (piatirò tele di soggetto biblico nel palazzo Reale ili Napoli ; lìuonconle di Montefeltro e la Sorgente ili Melfi, nel palazzo Ileale ili Torino; l'Addio del coscritto, nella pinacoteca ili Napoli : e (piatirò vedute di Napoli, due nel palazzo dell'Eremitaggio a Pietroburgo e due nel palazzo del Lussemburgo a Parigi (5).
Gabriele Smargiassi, tra i pittori eelelri, era il solo rimasto a dipingere con l'antico metodo; e perchè si attenne sempre scrupolosamente al convenzionalismo del passato, riioatnfi nella storia artistica come uno ilei rappresentanti caratteristici dell'arte del suo tempo.
Giuseppe Patissi, — Di antica famiglia vastese, nacque in Lanciano il 19 marzo 1812. Studiò con successo la pittura nella Regia Accademia di Belle Aiti m Napoli; e salito ben presto in fama nel 1844 trasportò il suo studio a Parigi, dove, mantenendo alta ed onorala l'arie italiana, morì il 1° gennaio 1888.
Tra le sue splendido tele si ricordano: la Primavera, acquistata dal duca di Morny nel 18,>2; le Capre che devastano la vigna, il Combattimento dei montoni, il lìilorm dai campi, la Normandia, la Carbonata, il Piccolo poneij, clic figurò alla Esposizione del 18:<7 ; le \ acche al pascolo; la PMcola guardiana di eopre, il Bosco di Fonlaine-l'icau, premiato col primo premio alla pittura nella Esposizione Nazionale ili Napoli del 1877.
Filippo l'alirtì. — Fratello secondogenito ili Giuseppe, nato nel Vasto il 10 gingilo 1818; mostrando serie attitudini pel disegno, in eia di IO anni, si recò in Napoli a studiare la pitti ri storica sotto il Borniix
Avendo ottenuto un primo premio all'Accademia ili Belle Arti, per avervi esposto il più bel diser/no di vacche, si dedicò interamente agli animali, ed emancipatosi dalle dure regole della scuola classica, per ispirarsi unicamente al vero, giovanissimo, si trovò caposcuola di un altro genere di pittura; e quanti, giovani come lui, avevano ingegno, gli si strinsero intorno e lo seguirono in questa nuova evoluzione dell'arte.
Dei t.inti suoi quadri sono degni di essere ri co lì! a fi : l'Ettore lneramosca, tela stupenda per ardito concepimento ; \'Arca di Noè, eseguila nel I8t'i3 per incarico ili re Vittorio Emanuele, che ne ornò il reale palazzo di Capodiinonte; la Carica dei Cavalle-ngieri di Alessandria, episodio della battaglia dì Gustoza, quadro fatto per commissione del generale Strada, allora colonnello di quel reggimento; l'Ultimo giorno di Pompei,
ft) Tutte le composizioni del ìlAVO, meno le Selle parole, che si trovano nell'Archivio di San Pietro, ed il Mattia t'invalido, cli'é andato disperso, si conservano ora dal signor Giovali Ballista. Crisci. (2) A. Mazzarella, Biografia di Domenico Rossetti. (li) Raffaello IHiiiìif.iia, Galli iete Smargiassi. (i) V. Hindi, ÀrlM abrussesi, pag. 3(58! (5) Principessa Deli \ Iìocca, L'aite, moderna in Iitllm.