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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
30 Parte Quarta — Italia Meridionale
capanne che poi si dissero case e clic, con l'andare del tempo, divennero luoghi importanti, terre, città, ecc. Così, secondo serie apparenze, tradizioni più accettate, vestigia di monumenti e pubblici lavori, la cui importanza non poteva sfuggire allo studioso, nacque Istonio.
Se si continua poi a scrutare nelle antiche pagine, le quali ricordano ili maniera equivoca, confusa e spesso contraddicentesi, questa terra, si troverà nonostante accertato che i suoi primi abitatori si erano dati all'industria della lana, da cui anzi ebbe nome la città, dalla voce latina ìiìston che suona officiai da tessere.
Ball industria della lana nacque il commercio di essa, che non potè attivarsi con gli abitanti interni, stante principalmente le difficili comunicazioni, l'innata diffidenza di quei popoli, quasi primitivi, verso gli stranieri. Il commercio invece s'impegnò con i luoghi marittimi vicini, specialmente con le città greche, i cui abitanti, avendo portato nella nuova patria 1 amore e la perizia alle arti, che sortirono nella terra natale, continuarono a coltivarle con molto splendore. GTIstoniesi dunque e per le ragioni commerciali anzidette, e attratti dalle novità di quelle arti, ben presto con i Greci si
convennero, anzi una colonia di questi ultimi si stabilì in Istonio.
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Nell'anno 319 av. Cr. i bellicosi Boni ani, che avevano già soggiogati altri popoli italici, vollero far sentire là loro potenza anche sulla Freutania, la quale fu obbligata a raccogliere un esercito in difesa della sua libertà. Istonio, che a quella regione apparteneva, dovette anch'essa dare il suo contributo di combattenti; e malgrado le molte vittorie conseguite dalle agguerrite legioni romane, i Frentanì tennero loro testa per oltre quattordici anni (1).
Avendo nel frattempo i Romani vinti e quasi distrutti gli Equi, i Frontalii furono costretti a chiedere pace. Accettati come confederati (2) mostrarono prontezza evalore nel soccorrere gli alleati; tanto che, impegnata la guerra contro i Tarantini ed i Sanniti capitanati da Pirro, allestirono tosto un esercito in soccorso dei Romani, affidandone il comando al prefetto Osidio Oplaco. istoniese. Vennero a battaglia presso Eraclea ed Osidio, scorto Pino solo, con la sua lancia si slanciò contro il re epirota, di cui uccise il cavallo; ma, corsi i Macedoni in aiuto di Pirro, uno di essi, per nome Leonato, diede morte al valoroso istoniese (3).
Nell'anno 91 av. C., essendo riuscite vane le pratiche per ottenere la cittadinanza romana con i diritti annessivi, i popoli italici, e fra questi i Frentani, si riunirono in lega ed ebbe principio la Guerra Sociale o Italica, che costò a Roma perdite considerevoli E quando la famosa Legge Giulia concesse il perdono e la cittadinanza a coloro che, deposte le armi, si fossero staccati dalla Lega (4), Istonio, insieme ai Frentani, lasciò le ostilità e godette l'agognato diritto. Ascritta alla tribù Arniense ottenne il prnilegio di perfetto romano municipio (0).
I)i poi, nelle guerre civili fra Mario e Siila, avendo Istonio prese le parti del primo, da Siila, reduce (l'Asia, fu del tutto smantellata nelle sue mura ed egual sorte toccò a Solmona ed a Teramo. Fu eziandio privata dei suoi terreni, spogliata della sua libertà e della cittadinanza romana; ma questi privilegi potè ricuperare dieci ama dopo, con la morte dì Siila ((i).
(1) Livii, HisL dee. III. lib. 9.
(2) Pecchia, tonni I ,iag. 1.
(3) 15. M. Betti, Storia di Vinto. Manoscritto inedito die conservasi nel Gabinetto archeologico del Vasto.
(4) Siconu, De rad, jur. Hai., lil>. 3.
(5) Betti, Storia di Vasto.
(6) CniSToniAKi Poholivensis, Descript. Aprili.