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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Meridional!!
   Discordi furono gli storici nel fissare il sito dove era Buca; e chi la collocò presso Peucezia (oggi Terra di Bari), chi presso Teano Appnlo (tra Barino e Lucerà), chi presso Termoli, ecc. Ma i ruderi della distrutta città, consistenti ili vestigia d'un teatro, di (lue tempii e di mura, pezzi ili colonne ed altri grandiosi oggetti d'antichità, che furono per la maggior parte trasportati nel Vasto per la ricostruzione del palazzo Mar-chesale, che i Turchi incendiarono nel loGO, e due lapidi ivi disotterrate dimostrano che sul detto spianato della Penna sorse 1111 giorno fiorente l'antica Buca (1).
   Una delle lapidi
   RI. BLAVIO Q. v. IV V. I. D. ARDILI CVIUT. V1AR. VALEMAE CLAVD1AE ET TRA1A.NAE FRENTANAE INTERAM NATKS H1STONIENSES RVCAN1 REM. ilEIl FVNVS SEl'VLCRVM MARMOREVM ET. MACERIAM DECIIEVERVNT
   fu così interpretata: « GPliiteramiiati, gTIstoniesi e ì Bucai» al benemerito Marco Blavio, tiglio di Quinto, Quatuorviro a giudicar le liti, Edile, Curatore delle Strade Valerio-Claudia e Trajano-Frentana, il funerale, il sepolcro marmoreo e la maceria decretarono ».
   L'altra lapide poi fu dedicata dai Bucani all'imperatore Antonino l'io 111 attestato dì pubblica riconoscenza:
   IMI'. CAESARl T. A ELIO 11 ACRI A NO DIVI 1'. «tonino no FELICI AVGVSTO l'I'. TR1B. FOT. Vili COS. 111. RVCANI OD MERITA
   POS. (2).
   Nel 1882, a mezzo chilometro dalla Punta della Penna, fu rinvenuta una colonna milliare ili cattivo marmo bianco venato, dell'altezza di metti 1,10 e dulia circonferenza di metri 0,'J^, avente la seguente iscrizione:
   DDD . NNNN COSTANTINO MAX. AV'liG
   ET. CONSTA NT1NO .... ET CONSTA NTIO . . . . B
   re. caesssak m. iii.
   Le colonne milliari erano poste lungo le strade per indicare le rispettive distanze da Rama; e quella trovata nell'antico territorio bucano, alcuni vogliono che appartenesse alla strada Trajano-Frentana, altri alla via Flaminia.
   Ebbe pure Buca, nel luogo oggi chiamato Lotta, ampio e sicuro porto, del quale il Romanelli fa menzione allorché racconta il miracoloso salvamento di un naviglio, che, sbattuto dalla tempesta, vi si rifugiò.
   Nel principio del IX secolo, quando Pipino con formidabile esercito entrò nel ducato di Benevento per reprimere la ribellione del duca Grimoaldo, Buca fu assediata e
   (1) L. Mahciiesa.ni, Storia di Vasto, pag. 110-142. (2) Ib., pag. 141.