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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Vasto
   215
   Fig. 5G. — Vasto (Dintorni): Chiesa di Santa Maria della Penna ricostruita nel 1887 (da fotografìa).
   Castiglione.
   Nel feudo Castiglione nulla di notevole è da ricordare, tranne che in tempo non molto lontano era coperto da folti boschi, come il Cipranneto, la Selvacupa, la Salabuca, ecc.
   Pennaluce.
   Sulle rovine di Buca, antica città della Frentania, sorse verso il IX secolo la città di Pennaluce, la quale, nel 1252, era già nel novero delle Università ed aveva dato il suo nome al feudo in cui era compresa (1). Fornita di sicuro porto (2), ben presto ebbe fiorente commercio con i più lontani paesi; ed in un privilegio emanato dare Carlo II nel 1304, si fa menzione di un convento di Sant'Agostino in Pennaluce (3).
   Nei primi anni del secolo XIV, fiero morbo ne decimò la popolazione; e Carlo IT, in considerazione della grande pestilenza, ordinò al giustiziere d'Apruzzo di diminuire i consueti pesi fiscali agli abitanti di Pennaluce.
   Nel 1317 ne era padrone Carlo Arcus e, nel 1391 re Ladislao unì Pennaluce alla contea di Manoppello, infeudata a Napoleone Orsini (4).
   Una serie continuata di disastri si accumulò su questa povera terra e, nel 1 i l(>, scomparsa l'Università, rimase appena il castello di Pennaluce che, verso la fine del secolo XV, ruinò. Sorse in sua vece l'umile chiesetta della Madonna della Penna (fig. 5G), che nello scorso anno, perchè minacciava mina, fu ricostruita a spese di monsignor Adami, sopra disegno dell'architetto Francesco Benedetti.
   Buca. — Antica ed importante città frentana, ricordata da riinio e da Pomponio Mela, si innalzava sullo spianato della Penna, nel luogo dove poi sorse Pennaluce.
   (1) G. De Beneuictis, Memorie storiche di Vasto, pag. 87.
   (2) Romanelli, Scoverte fruitane.
   (3) Archivio ili Napoli.
   (i) Maiicuesani, Storia di Vasto, pag. 152 e 103.