Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso', Gustavo Strafforello
Pagina (220/386) Pagina
Pagina (220/386)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
214
Parte Quarta — Italia Meridionale
Fabrizio Colonna, venuto in quel tempo nel Vasto a ricevere, per ordine di Carlo III, la collana del Toson d'Oro dal marchese Cesare Michelangelo.
11 l'orlo. — A circa 2 chilometri dal lato settentrionale del Vasto, in prossimità della chiesa rurale di San Nicola della Meta, stava l'antico porto del Guasto Aymone, dove, colto da fiera tempesta, sbarcò papa Alessandro III il 7 febbraio 1177, quando viaggiava per Venezia allo scopo di trattare, la pace con Federico Barbarossa (1). Nella seconda metà del secolo XV il porto suddetto fu spesso devastato dai Veneziani, chi in quel tempo erano in guerra con gli Aragonesi ; e nel Consiglio dei Decurioni del 20 aprile 1G41 si deliberò il pronto ristauro del porto del Guasto Aymone nella marina della Meta (2). Col secolo XVII però ogni notizia del porto finisce: pare che esso venisse distrutto in seguito agli ordini emessi dal 1G49 al 1G52, sulla demolizione dei porti incapaci di esatta custodia per la loro lontananza dalle città (3).
Saut'Oiiflirio. — Convento dei Minori Osservanti Riformati che sorge sopra un ameno colle lontano dal Vasto circa mezzo chilometro, dal lato occidentale. Fu edificato da Fra Nicolò da Osimo nel XV secolo (4); soppresso nel 1862, una parte di questo convento venne ridotta ad Asilo di mendicità, l'altra ad Osservatorio meteorologico. La ricca biblioteca di quei frati si conserva oggi nel Gabinetto archeologico del Vasto.
San Lorenzo. — Contrada dove Cesare Michelangelo D'Avalos, nel mezzo d'un bosco, edificò il Palazzine, a cui era annesso anche un piccolo serraglio di fiere. Il Romanelli, nel notare la magnificenza di quel luogo, disse che i balconi del I'alazzino erano « di ferro dorato con cristalli di Venezia > (5).
Saiivento.
Il suolo di questo feudo è feracissimo ed in esso prosperano estesissimi vigneti.
Nel feudo suddetto erano compresi l'antico bosco Sehotta, oggi dissodato, e la Selva Rotonda, dove, accanto ai ruderi di antica fabbrica, fu scoperta nel 1740 una lapide lunga metri 1,79 ed alta metri 0,61, su cui si legge:
B HEIiCVLl . EX . VOTO . ARAM
Ì3 L . SCANTIVS . L . 1.1B . MODESTIV3 . VI . VIR
g AVO . MAO . I.ARVM . AVGYST . MAO . 1' GEllIALIVM . VRBANO VM . L . D . D . D .
Secondo il De Benedictìs questa iscrizione deve interpretarsi così: « Lucio Scanzio Modesto, liberto di Lucio, Sexemviro Augustale, Capo dei Lari Augustali e Capo dei Cereali urbani, elevò ad Ercole, in soddisfazione di voto, in luogo a lui dato per Decreto dei Decurioni » (6). Oggi la lapide conservasi nel Gabinetto archeologico del Vasto; ed il Marchesani crede che Scanzio votasse l'altare, affinchè Ercole avesse preservati e difesi i suoi agnelli, esposti agli assalti dei lupi, i quali, numerosi, popolavano il vicino bosco di Petacciato (7).
(1) Il Collenuccio ed il Giannole, tratti forse in inganno dalla somiglianza del nome, scrissero che Alessandro III per la tempesta riparasse a \iesti. 11 Kleum invece (Histoire Ecctisiastique) dice clic: « Aspettò il Papa un mese il vento favorevole con nudici galee del Re di Sicilia in porto del Guasto sul mare Adriatico ». Del medesimo avviso sono anche I'Uc.iielli (ad TécitM e UoLANno, priore del vicino monastero di Santo Stefano, ad rivum maris, il quale, nella sua Cronaca, scrisse : « VII feldir. MCbXVIl. Alexander Papa luitio niensis Februariì, vadens in Venetias de Siponto, venit in civitatem \\ astimi et propter lurhationem maris niansit in ea multis dielnis ». Alcuni storici moderni però, mettono in dubbio l'autenticità di questa Cronaca (a. 8Ì2-1185), pubblicata nel 1876 dal prof. Pietro Saraceni; e dichiarano false o inesattamente riportate le notizie che in essa si leggono.
(2) Deliberaz. Decurionali, ai). 1641 (Ardi. Cani.).
(3) De Benedictìs, Memorie storiche di Vasto, pag. 106.
(4) Fra Arcangelo da Montesahciiio, Cronistoria, pag. 17.
(fi) Romanelli, Scovertc frentane, tomo I pag. 2'J7.
(6) De Benedictìs, Memorie storiche di Vasto, pag. 137.
(7) Marciiesani, Storia di Vasto, pag. 37.