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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quarta — Italia Meridionale
   in gotico bastardo, clic sulla porta vi si legge, fu edificato nel 1337: In Dei nomine amen. Anno Domini MCCCXXXI hoc aedifieium turris primo fundalum est.
   Santa Maria Maggiore ebbe sempre un Capitolo, che fu poi soppresso nel 1808. Tra i sacerdoti di questa chiesa vi fu Berardino Carncfresca, detto il Litpacchhio,
   musico insigne, le cui opere, nel 1010, si stamparono in Venezia nella tipografìa Cardano ed in quella del Vi-centi. Egli era più antico del l'ale-strina d'oltre 50 anni (1).
   San Giuseppe, — Secondo la tradizione Rolando Palatino edificò questa chiesa dedicata a Santa Margherita sino alla fine del secolo XIII (2) ; di poi vi fu annesso un convento e si intitolò a Sant'Agostino (3) sino al 1808, anno in cui fu soppresso (ì); e la chiesa, diventata cattedrale, dal nome del sovrano che in quel tempo regnava, si chiamò San Giuseppe. Incendiata dai Turchi, nel 156G, fu ristaurata due anni dopo, come ci attesta questa lapide rinvenuta nella chiesa stessa:
   AN. A VlRG. PARTV. M. D. LXV1U TEJ1PLY 110C TVP.fi,Ut. lRhVPTl OKE E^VSTV SPOLIAI'VQ SVA EX PESA PP.lOItQ. ELEEMOS1NIS FU. AXCiELVS VA3TENSIS PRIOR I1EST1TV1T.
   . . Nel medesimo anno i Veneziani
   • ed i Bergamaschi, che per ragioni di
   .¦--_ -^Esp&feg-, •—3 commercio diinoravano nel Vasto, a Fig. ìy. _ Vasto ; Chiesa di Sa» Giuseppi propriespeseiimalzaroiionellaeliiesa
   (da fotografia). l'altare dello Spirito Santo, e vi fab-
   bricarono una sepoltura per le loro famiglie (5). Virgilìa Magnacervi, con testamento del 5 novembre 1073, lasciò al convento una ricca biblioteca per uso dei frati e dei Va stesi ; ingiungendo che < si ottenga la scomunica contro coloro che disperdessero li volumi » (0). Nel 1890, perchè il tempio minacciava rovina, su disegno dell'ingegnere Francesco Benedetto, venne artisticamente ricostruito, non conservando che l'antica facciata con una bellissima porta in pietra, di stile lombardo (fig. 49), in cui l'artista, compiacendosi del suo lavoro, scolpì sulla lunetta: O passeggiero — Che osservi questa porta — Fu Mastro Ruggiero de Frageìiis — Che la fece nell'anno del Signore MCCXC111.
   (1) N. A. Viti, Memoria, ecc., pag. 3ì.
   (2) 1. AIauchesani, Storia ili Vanto, pag. 252.
   (3) Ile Carlo II, con privilegio in data del i gingilo 1305, concede al priore di Sant'Agostini) nel Guasto Awnonc mia saluta di grano all'alino per uso del convento ( i rch ir io ili Nn/wli).
   (i) Soppressa la Comunità religiosa il locale fu prima addetto a ffiitrliere ili soldati, poscia a casa di abitazione. Nel 1216 vesti in questo convento l'aiuto agostiniano il li. Angelo da fu ai, morto in odore di santità.
   (5) Nota li I A. Viri, 17 agosto 1568.
   (6) 1 libo donati dalla Magnacervi appartenevano al defunto marito Francesco Agricoletti, segretario del marchese Diego D'Avalos. L'i pubblica bibhuteea esisteva nel 175'J, di poi non si hanno altre notizie.