Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso', Gustavo Strafforello

   

Pagina (193/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (193/386)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lanciano
   187
   Si compone di due ville, una delle quali è Mozzagrogna, che forma il capoluogo ; e l'altra Villa Romagnoli, situata a 2 chilometri a ovest da Mozzagrogna. 11 territorio, fertile anziclienò, produce principalmente olio e vino.
   Cenni storici. — Anticamente si chiamava Villa Sehiavom e prese l'attuale nome da una famiglia omonima di Lanciano.
   Coli, elett. e Dioc. Lanciano — P2 locale, T. a Lanciano, Str. ferr. a Fossacesia.
   Rocca San Giovanni (2048 ab.). — A 155 metri sul mare ed a 10 chilometri a est da Lanciano, sopra un colle ameno, bagnato da due rivi e poco lungi dal mare. Due chiese, bel palazzo Municipale di stile antico e di recente costruzione, con facciata in pietre lavorate ed ampio porticato; vie ampie, diritte e tutte selciate.
   Castello innalzato nel primo secolo dell'era nostra, ma prima di esso sorgeva sopra un colle una rocca antica dominante il porto sottostante di Muscella, del quale veg-gonsi ancora i ruderi. Sotto la regina Giovanna fu costruita la torre presso alla foce del fiumicello che sboccava nel detto porto di Muscella. Pi come l'antica fortezza minacciava rovina, così fu ristaurata nel 1115, in un con un'ampia cisterna, e la via sotterranea che metteva nella fortezza. Pianura sparsa di maestose rovine.
   Il territorio, quasi tutto a colline alberate ed irriguo, stendesi negli ultimi pendìi orientali dell'altipiano abruzzese e va declinando dolcemente sino al litorale dell'Adriatico. I suoi prodotti principali consistono in granaglie, olio, frutta di varie sorta, agrumi segnatamente.
   Cenni storici. — Odorisio I, abate benedettino del vicino monastero suddetto di San Giovanni in Venere, cinse, nel 1076, di mura il paese e vi costruì la parrocchiale esistente. Il successivo aliate Odorisio lì l'abbellì, nel 1199, di nuovi edifizi e monumenti. Quando la regina Giovanna di Napoli venne alle prese con papa Urbano VI, Ugone Ursino, conte di Manoppello, dopo devastato il detto monastero, strinse d'assedio i monaci nel castello di Rocca San Giovanni. I monaci chiesero aiuto agli abitanti di Lanciano, ì quali accorsero prontamente con molte forze e volsero in fuga l'Ursino. Nell'istesso tempo l'abate Giacomo Capogrosso ristaurò le mura atterrate e ricondusse allo splendor primitivo il castello di Rocca San Giovanni, che crebbe assai in abitanti e in ricchezze.
   Coli, oletl. Lanciano — Dioc. Chieti — P3 locale, T. e Str. ferr. a Fossacesia.
   Santa Maria Imbaro (836 ab.). — A 227 metri di altezza sul mare, da cui dista 7 chilometri e ad altrettanti da Lanciano, alla sinistra del Sangro, in territorio assai fertile e ben coltivato, il quale produce principalmente granaglie, vino, olio, frutta, foglia di gelsi e foraggi. Non mancano i pascoli con bestiame e i boschi, che danno legna da ardere.
   Coli, elett. e Dioc. Lanciano — P1 e T. a Lanciano, Str. ferr. a Fossacesia.
   Treglio (657 ab.). — A 183 metri d'altezza sul mare e ad 8 chilometri a nord-ovest da Lanciano, in amena situazione, con territorio in colle ed ili valle, ferace di olio, vino, frutta, con boschi e pascoli che alimentano un bestiame numeroso.
   Cenni storici. — Nel medioevo fu feudo di Lanciano. 11 suo nome antico era Trilium.
   Coli, elett. Lanciano — Dioc. Ortona — Pi a Lanciano, 1'. e Str. ferr. a San Vito Chietino.
   Mandamento di GASOLI (comprende 4 Comuni, popol. 12.676 ab.). — Territorio in colle e ili piano, assai fertile di prodotti di prima necessità, con fitti boschi che stendonsi sino alle vallate della Majella. È attraversato dal fiume Aventino, confluente del Sangro.
   Casoli (6109 ab.). — All'altezza di 378 metri sul livello del mare e a 28 chilometri da Lanciano, in amena situazione, sopra un colle, da cui si gode di un ampio e ridente orizzonte. Alle falde del suo tato settentrionale il fiume Aventino ingrossa tortuoso,