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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
Lanciano, famoso medico e chirurgo di Carlo d'Angiò; Pietro, Domenico e Dinno Ricci, t quali ebbero uffici onorifici sotto Ladislao, Ferdinando ed Alfonso d'Aragona; Giacomo I)e Cylinis, presidente della Sommaria, peritissimo nell'uno e nell'altro diritto, come leggesi nel Romanelli; Sallustio Florio, giurisperito di grido; Teodoro Negl'ini, buon poeta latino; Carlo 'fapia, giureconsulto di molta fama ai dì suoi; Sebastiano Rinaldi, vescovo ed autore dell'orazione intitolata De antiquitate et praestantia Urbis Anxani; Diomede Oerucci, autore di molte poesie; Jacopo Fella, a cui si attribuisce l'opera, del resto irreperibile, intitolata: De Anxani insignibus Acati Fratri dicala, che dicesi stampata in Venezia dal Ciotto nel 1606; Giambattista Verna, scienziato illustre, Domenico Ravizza, giureconsulto e poeta; F. P. Rerenga, valente, poeta; Fedele Fena-roli, celebre maestro di musica e direttore del Conservatorio di Loreto a Napoli, morto nel 1818, maestro degli illustri Cimarosa, Guglielmi, Palma, Santucci, Zingarelli; Gennaro Ravizza, archeologo e letterato di polso; Giambattista Arcucci, poeta insigne, rivendicato dal precitato Renzetti alla sua patria; Michele De Giorgio, storico ed archeologo; Pasquale Liberatore, morto nel 1842 a Gragliano, illustre magistrato e dottissimo giureconsulto, autore di un Dizionario legale e di un' Introduzione allo studio della legislazione; Raffaele Liberatore, morto nel 1843 a Napoli, uno dei compilatori del grande Dizionario del Tramuterà Giambattista Romba, professore di medicina in Roma e medico di camera di Leone X; Leonardo Maria Valera, cappuccino, poeta ed oratore; Giuseppe Palizzi, nato nell'anno 1813, morto nel gennaio 188'J, pittore paesista, dimorante dal 1815 in Parigi; ecc.
Coli, elett. e Dioc. Lanciano — P1 e T. locali, Str. ferr. a San Vito Chietino.
Fossacesìa (3620 ab.). — L'antico nome era Fossaceem. Sorge all'altezza di 153 metri sul mare, sopra un colle a 3 chilometri dal mare, a est e a 10 chilometri da Lanciano, alle cui falde scorre un fiuniicello che scaricasi nel vicino Adriatico. Sopra un'eminenza selvosa, che domina il mare, si ammira la chiesa monumentale di San Giovanni in Venere, con belle colonne marmoree e altri materiali preziosi tolti al tempio antico di Venere, sulle cui rovine fu edificata, nel 1165, per opera del conte di Chieti. E in forma di una basilica romana e fu annessa in addietro ad un monastero benedettino, ora quasi diruto: ina parte di quei portici si conservano ancora e meriterebbero maggior cura dall'Ispettorato dei monumenti.
11 territorio di Fossacesia è ferace di cereali, olio, vino, frutta, legumi, con querceti abbondanti di cacciagione.
Cenni storici. — Fu un feudo dei Monforte, degli Xara, dei De-Taxis, del Castiglione, dei Mei ucci e, per ultimo, dei De Rubeis.
Uomini illustri. — Pietro abate Pollidorì nacque in Fossacesia nel 1687, storico e archeologo di gran merito. Essendosi la sua famiglia trasferita in Lanciano, lancianese
10 ritennero parecchi storici. Ebbe corrispondenza con gli uomini più illustri del suo tempo e specie col Muratori che ne parla con lode nel Rerum italicarum scriptores. Del Pollidori scrisse la biografia il prof. De Nino nel 2° volume delle Bricciole letterarie.
Coli elett. Lanciano — Dioc, Chieti — P2, T. e Str. ferr.
Frisa C1777 ab.). — Sta a 237 metri sul mare e a circa 5 chilometri da Lanciano, in amena pianura a nord di Lanciano, non lungi dalla sponda destra del fiume Moro.
11 territorio, parte in pianura, bagnato da questo fiume, produce uve, granaglie e legumi. Ila la frazione di Casone.
Cenni storici. — Fu un feudo dei Caldera, dei Cotugno e in ultimo dei Caccianini.
Coli, elett. e Dioc. Lanciano — P2, T. e Str. ferr. a San Vito Chietino.
Mozzagrogna (2047 ab.). — Giace a 217 metri di altezza sul mare e a 6 chilometri da Lanciano, sopra una leggiera elevazione di terreno e in amena situazione.