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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Quarta — Italia Meridionale
   Annunziala. — Ammirasi sopratutto in essa una finestra circolare di marmo dal cui centro partono varie colonne a foggia di raggi con lavori squisiti dì fogliami e d'intagli. Ne fu architetto un Pietro Follacrani di Lanciano nell'anno 13G2.
   Santa Lucia. — Credono che occupi lo stesso sito dov'era un tempio a Giunone Lucina,.
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   Meritano anche menzione le altre chiese di San Francesco d'Assisi, di San Nicola di Ilari e di Sant'Agostino, anche per le preziose opere d'arte che vi si conservano.
   In San Francesco d'Assisi vi è una croce-reliquiario d'argento con lavori di bulino e di smalto : opera dei pnneipii del Rinascimento. Nella chiesa di San Nicola vi è un dipinto su tavola, dove si rappresenta la Madonna col Bambino, il Santo titolare e un Angelo che porge un calice. Nella chiesa dì Sant'Agostino vi si conservano cinque oggetti d'arte: tre reliquiari! e due croci. Il reliquiario di maggiore interesse è quello che reca il nome di un artefice nuovo; questo reliquiario è detto di San Simone, ed ha questa scritta che può essere ricercata dagli storici dell'arte: Hoc opus fedi Nicolaus Antonii l'antaleonis de Franca vii la ori/ics. Anno MOCCCXXXXV. am. (amen). Il prof. De Nino ne diede comunicazione al Ministero della pubblica istruzione.
   TEATRO E STRADE
   Merita pure menzione il Teatro, costruito, non ha molti anni, in cima alla piazza, bellissimo, con cinquantasette palchi distribuiti in tre ordini ed una galleria. Le strade interne principali della città, selciate a ciottoli in quadrato, sono ampie generalmente e regolari e stendonsi parallele intersecate da vie secondarie, sì che l'aria vi circola liberamente e salubremente. Cinque grandi arcate, edificate dai cosidetti Coni acini (costruttori da Como) e costeggiami il suinmentovato ponte ili Diocleziano, conducono dalla città al largo della Fiera. Sopra il colle più bello, con davanti una piazza, ergesi il Seminario ili situazione vaghissima.
   Lanciano, narra il Del Re, aveva anticamente un porto all'imboccatura del Sangro di cui esistono ancora lunghi muri coperti dalle acque ed in cui veggonsi avanzi di opera reticolata che dànno indizio di un porto più antico. Ebbe anche ili enfiteusi, col castello di San Vito o il porto detto il Gualdo, alla foce del Feltrino, otturato da una immensa quantità di arena e di pietre accumulate dalle onde tempestose dello Adriatico; e già i Lanciauesi avevano dato mano a riattarlo, quando gli abitanti della vicina Ortona, ingelositi, diedero di piglio alle armi per impedirneli, di che nacquero zuffe sanguinose, le quali non ebbero fine se non quando il porto divenne comune. Codesto accordo durò sino al 1411, in cui il re Alfonso concesse la proprietà esclusiva del porto a Lanciano, che lo rese in pochi anni il ricovero dei propri! legni mercantili.
   INDUSTRIE ANTICHE E MODERNE
   Lanciano fu già famosa nel medioevo per le sue varie industrie ora scadute o scomparse. Le tele lanciauesi avevano, nel secolo X, uno smercio grandissimo por la loro finezza ed entravano nei corredi nuziali delle famiglie cospicue. Non meno pregiate erano le stoffe seriche, migliorate e diffuse sotto i Normanni. Si ridestò a poco a poco con molto gusto, nel secolo XV, l'antica arte etnisca di foggiar vasi, anfore e lucerne di creta. Ma l'industria di Lanciano più florida e più rinomata sì in Italia che all'estero fu quella della fabbricazione degli aghi, protetta e favorita dai re Ladislao e Ferdinando 1. Furono anche in fiore, oltre l'oreficeria, le industrie del ferro, dell'ottone, del bronzo, dei cuoi e delle pelli.
   Ma anche al dì d'oggi fioriscono sempre non poche industrie in Lanciano, fra le altre, una cospicua filanda, fabbriche di cremortartaro, di cera, di paste alimentari e di forme relative, di lime e raspe, di stoviglie, embrici, mattoni, di cappelli di feltro, di carte da giuoco, di cordami, di oggetti in ferro, di funi, di sapone, di confetti, di