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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
Cenni storici. — Noi 1412, Alfonso V d'Aragona si accampò a Tocco, dov'era la moglie di Antonuccio Camponesclii, capitario di Aquila, contro di cui andava l'Aragonese per togliere la città a Renato. A Tocco fece prigioniera la moglie di Antonuccio e poi ridusse la città alla sua obbedienza. Per la guerra dei Baroni, Alfonso duca di Calabria, si fermò col suo esercito a Tocco. Delle antichità romane, fece cenno il prof. De Nino, nelle Notizie comunicate alla R. Accademia dei Lincei, nel mese di dicembre 1895 e maggio 189G.
Uomini illustri. — Vi nacque, nel secolo XII, l'illustre giureconsulto Carlo di Tocco, da cui discendono i principi di Monteuiiletto. E patria del pittore Francescopaolo Michetti e del poeta Domenico Stromei.
Coli, elett. e Dioe. Chieti — P2, T. e Str. ferr.
Mandamento di TOLLO (comprende G Comuni, popol. 10.578 abitanti). — Territorio poco lungi dall'Adriatico, per gran parte in collina, bagnato dai tiuniicelli L'oro, Dentolo, Avenna ed Arielli, feracissimo.
Tallo (26G0 ab.). — Giace a 150 metri di altezza sul mare, sopra un'amena collina, a 17 chilometri a est da Chieti e a 8 dal mare. I prodotti principali consistono nei vini eccellenti e nell'olio, di cui grande è l'esportazione.
Una delle più pittoresche sacre rappresentazioni della provìncia di Chieti è quella della festa della Madonna dei Turchi, con gran concorso degli abitanti circonvicini. Così la descrive il prof. De Nino nei suoi Usi e Costumi Abruzzesi:
« Era l'alba di una prima domenica di agosto ; e i sacrestani della chiesa maggiore martellavano senza pietà i sacri bronzi per rallegrare la popolazione di 'l'olio. Coi saeri bronzi, due bande musicali si contendevano l'onore di sturare bene gli orecchi ai divoti l ollesi. Si celebrava la festa della Madonna dei Turchi. Già i più aitanti giovani erano in moto a preparare il bisognevole per una tradizionale rappresentazione. Appiè del Corso, in mezzo alla piazza, e proprio rim-petto ai gloriosi avanzi di un castello del medioevo, si era innalzata una torre di legno, che aveva Vffl'so la metà un largo cornicione a merli: nel maschio una porta laterale e, sulla cima, ancora merli.
« La processione stava per uscire, quando sbucò da una casa rinipetto alla chiesa, un drappello di giovani vestiti da guerrieri romani : calzoni bianchi, gonnellino azzurro, corazza inargentata, follerà bianca, maniche del colore del gonnellino, nella parte superiore dille quali, pendono strisce argentee; elmi con visiera; «puffi. Precedeva ini trombetto e il capitano.
« 11 drappello, a suono di tromba, percorre le principali vie del paese; e poi si chiude nella preparata torre di legno. Uno di loro serve di scolta sul cornicione della torre e il trombetto sulla cima.
« Poco dopo esce la schiera dei giovani vestiti da soldati turchi : calzoni rossi ; giacca di velluto solferino, con maniche a feritoie ovali ; turbante roseo e pennacchio turchino; lancia in mano. Anche questa
schiera percorre le vie principali, mentre la processione è giunta in piazza. La guarnigione cristiana, dall'alto della torre, fa gli onori militari alla Madonna. Folla immensa. Un saltimbanco, con le sue figlie, si inginocchia alla Madonna. La figlia maggiore del saltimbanco, vestita di maglia color carne e di succinto e candido gonnellino, stava inginocchiata anche lei. La Madonna per davvero perdonerà alla mia schiettezza se io allenilo che quella giovinetta era più bella della statua che portavano in processione. Fatto si fu, che io smarrii gli occhi vitrei della statua per contemplare quelli celestiali della saltimbanco.
« La schiera dei Turchi ha finito il suo giro ; si appressa alla torre. La sentinella dà l'allarme : il soldato che sta in cima, fa squillare la tromba. La processione sta al suo termine, vicino alla piazza, nella estremità inferiore del Corso. La statua della Madonna si ferma. I soldati cristiani si rinserrano nel maschio della torre. I Turchi dàmio la scalata, e tentano di abbattere la porta, quando all'improvviso escono i Cristiani ; e, dopo un accanito combattimento, i Turchi rimangono incatenati e prigionieri. Suono delle bande, sparo di mortaletti e sbatacchio di campane: gridi, lacrime di tenerezza... 1 uomo torna bambino., il sentimento religioso si abbraccia col ridicolo... trionfa il sorriso.
o 1 Turchi prigionieri sono trascinati innanzi alla Madonna e si rendono Cristiani, La processione quindi rientra ».
Cenni storici. — Fu un feudo della famiglia Nolli di Chieti. Uno dei Nolli da ricordare è il barone Antonio, gentiluomo coltissimo e Ministro delle finanze in Napoli, sotto Gioacchino Murat. La fantasìa poetica di qualche storico fa rimontare l'origine di l'olio a Tulio Ostilio!
Coli, elett. e Dioc. Ortona — P2 e T. locali, Str. ferr. ad Ortona.