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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lanciano 173
   Fig. 43. — Manoppello : Esterno di Santa Maria Arabona.
   Lettomanoppello (2311 ab.). — All'altezza di 370 metri sul mare, sopra mi colle ameno e in aria salubre, non lungi dalle falde della Majella, a 24 chilometri da Chieti e a 5 da Manoppello, in territorio bagnato dal Lavino e dal Lejo, ambidue pescosi: produce vino, granaglie, olio, legumi e pascoli.
   Nel vallone di Sant'Angelo a sud dell'abitato, sulle ultime falde del piovente settentrionale della Majella, si raccoglie una pietra saponacea che può servire da pietra ila sarti per segnare i panni; e nella bassa regione della Majella, solcata da valli profonde che addentransi nei fianchi della catena, trovasi zolfo nativo compatto e terroso, entro strati argillosi. Cli abitanti sogliono raccogliere codesto zolfo, fonderlo in pentole di argilla e venderlo per la provincia. Si tratta però di quantità trascurabili.
   Assai più importanti sono le formazioni asfaltiche nel luogo detto l'iano dei Monaci e Cese, dove lavorano due importanti Società estere (ditta Iteli e C. e The Neuebates Asphalte Co. Limited). Sonvi inoltre sorgenti d'acque minerali, fra cui l'acqua solforosa del Lavino, nel fosso omonimo.
   Coli, elett. e Dioc. Chieti — P', T. e Str. ferr. a San Valentino.
   Roccamontepiano (2383 ab.). — Sta a 290 metri di altezza sul mare, a 25 chilometri da Chieti e a 12 da Manoppello, con territorio in collina, bagnato dall'Aleuto e dal suo affluente il Fòcaro e con due laghetti detti di San Rocco e di Cimino. Il terreno, ferace e ben coltivato, produce olio, vino e cereali. Il Comune comprende sette frazioni. La più considerevole è quella della Madonna della Neve.
   Cenni storici. — Nel 1765 fu memorando l'accidente improvviso e il disastro terribile di Roccamontepiano, il quale sorgeva sul pendìo di un'alta collina. Dopo molti giorni di pioggia copiosa porzione dell'ampio suo piano rovinò nella valle sottostante e il primo a piombare al basso fu tutto il paese, che fu subito coperto da enormi massi delle alture soprastanti. Il franamento e il rovinìo del fabbricato 11011 furono