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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lanciano
   159
   dei Dialogues sur le commerce du blé (1770); Nicolò de Laurentiis, pittore di gran vaglia; Filippo Rega, uno dei migliori incisori dei tempi suoi; Silvino Olivieri, patriota e soldato della indipendenza in Italia ed in America, ucciso barbaramente a soli 27 anni mentre fondava la città la Nuova Roma nella Repubblica Argentina. Degni dì ricordo sono anche monsignor Mazzetto, presidente della pubblica istruzione in Napoli; il barone Giuseppe Nicola Burini, che coltivò con profondità le scienze economiche e storiche; il senatore Monaco La Valletta; Romualdo De Sterlìch, storico e letterato; Pasquale De Virgilio, letterato: senza dire dei più recenti e dei vivi.
   Ai dì nostri nacque in Chieti nel 181!) il viaggiatore africano Giovanni Chiarini, ingegnere e laureato all'Università di Napoli, Salpò da Napoli, col marchese Alitinoci, per l'Africa il C marzo del 1876, perlustrò varie regioni del continente nero, arricchendone con molte scoperte la geografia; divenne amico del re dello Scioa e morì a soli 30 anni, vittima della scienza e della civiltà, il 5 ottobre 1879, prigioniero della regina di Cheta. Le sue spoglie furono trasportate in patria da un altro esploratore africano, il piemontese Augusto Franzoi, nel 1884.
   Coli, elett. e Dioc. Chieti — P1, T. e Str. ferr.
   Bucchianico (5007 ab.). — Questo Comune, già capoluogo del soppresso mandamento omonimo, fu — per gli effetti giudiziari — aggregato al in amia mento di Chieti. Siede a 360 metri sul mare, a 6 chilometri a sud da Chieti e a circa 17 dall'Adriatico, sopra un colle non meno fertile che ameno e salubre, attorniato da vallicelle che scendono verso nord-est al mare e verso sud-est al torrente Foro. A settentrione di San Liberatore alla Majella sorgeva Santa Maria di Bucchianico, badia cassmese fondata nel 1034 da 'Presidio di Chieti e di cui fu primo abate il celebre S. Aldemario di Capua, il quale vestì l'abito di Montecassino; ma, chiaritosi taumaturgo, se ne fuggì prima a Bojano e quindi a San Liberatore; ei fondò anche i monasteri di San Clemente in Guardiagrele, di San Pietro alla Majella, di Sant'Eufemia in Fara San Martino, ove morì: il suo corpo venerasi a Bucchianico.
   Neil' architrave marmoreo del portone della chiesa dei Conventuali leggosi una iscrizione in quattro versi latini dalla quale si rileva ch'essa fu posta nel 1290.
   Bucchianico possiede varie opere pie, scuole elementari, ecc., ed il suo territorio è dovizioso di prodotti variati, fra i quali primeggia il vino, abbondante e di sapore squisito, sì che ha il vanto del migliore della provincia.
   Cenni storici. — Il re Alfonso diede Bucchianico in dono a Mariano d'Alagno e in seguito, per la ribellione di Francesco De Iliccardis, fu donato da Ferdinando a Civita di Chieti. La regina Giovanna, moglie di re Ferrante, lo recò in dote nel 1482; quindi fu dato in dono a Bartolomeo d'Aivia.no e venduto poi, nel 1518, a Manno Caracciolo, i cui discendenti lo tennero sino all'abolizione del feudalismo.
   Leggesi nel Bindi che l'illustre B. Capasse, storico e direttore dei Grandi Archivi di Stato a Napoli, pubblicò, non ha gran tempo (nel fase. Ili, anno XI, (\c\Y Archi dìo storico delle proi'incie napoletane, pag. 505), un diploma di Renato d'Angiò concesso a Bucchianico mentre trovavasi all'assedio di Solinomi. Con questo diploma ei volle guiderdonare gli abitanti di Bucchianico per aver opposto resistenza alle armi d'Alfonso, con danni 11011 pochi negli averi e nelle persone. Concede perciò il privilegio di perpetuo demanio e il condono di 20 ducati d'oro in risarcimento dei danni sofferti. La concessione reca la firma autografa del re e la data del 1438.
   Uomini illustri. — Vi nacque nel 1550 San Camillo De Lellìs (morto il 14 luglio del 1619), fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari, ministri degli infermi, detti Crociferi dalla croce rossa sull'abito. Nativo di Bucchianico fu pure Camillo De Meis, patriota e scienziato, nato nel 1817, morto a Bologna il 7 marzo 1891. Nella rivoluzione del 1848 a Napoli si segnalò pel suo patriottismo e pel suo coraggio. Dopo il