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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
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l'arie Quarta — Italia Meridionale
Antiochia, discépolo di San Pietro, il quale vi recava, nel 45 di 0., il Vangelo. La serie dei suoi successori rimane ignota sino al IV secolo, quando San Giustino fu, per voto del popolo, tratto dalla solitudine della Majella alla dignità episcopale della sua patria. Gli tennero dietro altri dodici vescovi anch'essi santificati. Dopo San Giustino incomincia, con un Quinzio, la serie certa dei vescovi di C'hieti, interrotta di bel nuovo dalla fine dei secolo VI alla metà del IX circa e continuata poi sino ad oggi.
Nel 1526 Clemente VII innalzò la sede vescovile di Chieti al grado di arcivescovile e metropolitana degli Abruzzi, assegnandole per suffragante le sedi di Penne, Atri e Lanciano, alle quali furono poi sostituite quelle di Ortona e Campi fino al 1818. Alla giurisdizione ecclesiastica di Chieti appartenevano 91 Comuni, che nel 1853 furono ridotti a 59, a cagione dell'erezione della chiesa ili Vasto a cattedra vescovile, sulla quale però il metropolitano di Chieti esercita il diritto di amministrazione perpetua.
Nella divisione del regno fra Luigi di Francia e Ferdinando il Cattolico, Chieti toccò al primo, ma passò poco appresso coll'intiero reame al secondo.
UOMINI ILLUSTRI
Degli uomini illustri di Chieti è così grande il numero che intorno ad essi furono pubblicate le seguenti due opere: Kavizza, Notizie biografiche che rtgutndutto gli uomini illustri della città di Chieti (Napoli 1830) e Appendice alle notizie biografiche degli uomini illustri della città di Chieti (Napoli 1834). Ne citeremo qui alcuni antichi e moderni che lasciarono un nome nella religione, nelle scienze, nelle lettere, nelle arti, nella politica e nelle armi:
Cajo Asinio ToHìone, il figliuolo suo Asinio Gallo ed altri appartenenti a questa illustre casata; Cajo Vezio Attico, Marco Vezio Rustico, Solano, Quinto Vezio Aquilino ed altri consoli della nobilissima famiglia Vezia; Fra Roberto de Luco, eletto nel 1272 maestro dei Templari in Gerusalemme; Fra Giacomo, delegato dal papa inquisitore generale contro gii eretici dell'Abruzzo e quindi in terra di Bari e in Capitanata; Giovanni ili Civita di Chieti miles appellationum ; C'oluccio di Griftìs, milite, consigliere famigliare della regina Giovanna II e luogotenente del Mastro Giustiziere del Regno; Fra Pietro, vescovo di Marsica, regio cappellano nel 1348; Bartolomeo de Tocco, insigne legista e canonista, eletto vescovo di Solmona nel 1402, morto nel 1419 e sepolto nella cattedrale di Solmona; Annibale Briganti, filosofo, medico ed erudito scrittore; Francesco Chiaroinonte, insigne matematico e professore uell'Università di Napoli; Nicoletto Vernia, filosofo, medico e professore nell'Università di Padova, tutti del secolo XVI; Sinibaldo Baroncini, che, in un libro rimasto inedito ina da cui attinsero tutti gli scrittori chietini, ci trasmise De Metropoli Theate ac Marruciuorum anti-quitate et praestantia; Lucio Caniarra juniore, autore della Storia antica di Chieti, dettata con dottrina ed eleganza; Girolamo Nicolino, autore assai lodato della Storia di Chieti e del trattato De auctoritate Camerarii Theatini, delle quali opere si giovò il precitato Ravizza; Saverio del Giudice, marchese del Casale, che lasciò uri manoscritto inedito di Memorie storiche antiche e moderne, sacre e profane dei popoli Marrucini e di Chieti loro metropoli; Carlo de Lellis, autore ben noto dei Discorsi sulle famiglie nobili del lìegno di Napoli e dei Notamenti inediti, miniera doviziosa per la istoria delle provincie abruzzesi, con sunti ed estratti preziosi dal grande Archivio (fi Stato di Napoli; Girolamo de Gratianis, rinomatissimo oratore sacro; Nicolò Toppi, ben noto pei suoi lavori storici e giuridici; Bernardo Valera, poeta di grido; Colan-tonio Valignani, vescovo grandemente benemerito della diocesi di C'hieti; Fortunato Bianchini, illustre medico e filosofo che, oltre alle prove del parafulmine, fu il primo ail applicare l'elettricità alla cura delle malattie umane; Ferdinando Galiani, abate, nato nel 1728, morto nel 1787, economista, amico degli Enciclopedisti francesi, autore