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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   189
   (Continuazione)
   PROVINCIA DI CHIETI
   (ABRUZZO CITERIORE) I Max'rucini.
   ntica nazione dell'Italia Centrale (provincia di Chieti), dimorante in un angusto territorio ItyX lungo la sponda destra del fiume Atemo (oia Pescara), dalle ultime falde inferiori della Majella all'Adriatico. Confinava a nord coi Vestini, dai quali era separata da detto fiume., e, a sud, coi Frentani, mentre a ovest e sud-ovest stendevasi apparentemente nell'interno sino alle alte barriere montagnose della Majella e del Morrone che la separava dai Peligni e la segregava in quel lato dai vicini tranne che lungo la valle del Pescara.
   Il limito meridionale del territorio dei Marrucini non è fissato da alcuno scrittore antico, ma era formato probabilmente dal fiume Foro che gettasi nell'Adriatico ad 11 chilometri circa a sud-est del Pescara. Plinio estende, a disverò, il distretto dei Frentani sino al Pescara, separando per tal modo intieramente, i Marrucini dal mare; ma pare non abbiavi dubbio che ciò è erroneo.
   Come le altro tribù nella loro vicinanza immediata, i Marrucini erano indubbiamente d'origine sahinica e pare fossero strettamente congiunti ai Marsi; i loro nomi infatti non sono a un dipresso che forme diverse di un solo, il che pare fosse già riconosciuto da Catone. Ma che i Marrucini fossero un rampollo dei Marsi od ambedue le tribù derivassero separatamente dal comune stipite saldi:ico noi non sappiamo.
   I Marrucini compariscono nell'istoria quale un popolo iiidipendcnté ma in alleanza quasi costante coi Marsi, i Peligni c i Vestini. Poco dubbio liavvi invero che questi quattro popoli formassero una specie di lega in mutua difesa ; e noi troviamo quindi i Marrucini seguaci generalmente e condividenti le sorti dei Marsi e dei Peligni. Ma nel 311 av. C. pare sposassero le parti dei Sanniti, quantunque gli altri confederati rimanessero neutrali, dacché in quell'anno, al dire di Diodoro, eglino erano in aperta ostilità con Roma. Di ciò non liavvi menzione in Livio, uè il loro nome è mentovalo nel 304 av. C. quando troviamo i Marsi e i Peligni in guerra con Roma: ma pochi anni dopo, tutti tre i popoli, in un coi Frentani, inviarono concordemente ambasciatori a chiedere pace ed ottennero un trattato vantaggioso di alleanza. Da quel tempo i Marrucini divennero saldi e fedeli alleati di Ruma e sono reiteratamente ricordati fra gli ausiliari dell'esercito romano.
   Durante la seconda Guerra Punica la loro fedeltà rimase inconcussa, quantunque il loro territorio fosse reiteratamente attraversato e devastato da Annibale; e noi li troviamo in giunta somministranti il loro consueto contingente ai Romani, provvigioni per Claudio Nerone nella sua marcia al Metanro e volontari per coadiuvar Scipione nella sua spedizione in Africa. Nella Guerra Sociale però i Marrucini seguirono l'esempio dei Marsi e dei Peligni, e, quantunque il loro nome sia spesso assai meno mentovato di quello dei loro più potenti vicini, sembra però rappresentassero una parte importante in quel grave conflitto. Per taf modo Erio Asinio, detto da Livio Vraclor Mmrucinorum, ed ucciso in una delle battaglie fra Mario e i Marsi, è mentovato particolarmente Come uno dei capi