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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Solmona
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   pascoli. Vi sono però anche nel territorio luoghi in cui coltivansi cereali e viti. Il vino bianco ili Vitt.orito gode la predilezione dei compratori che se ne contendono il possesso in grazia delle sue eminenti qualità che lo rendono così grato al palato dei buongustai.
   Coli, elett Popoli — Dioc. Solmona — P2 locale, T. e Str. ferr. a Pentium.
   Mandamento di SCANNO (comprende 2 Comuni, popol. 4904 ab.). — Territorio su monti e sterile in gran parte ma con selve che ilànno in abbondanza legna da ardere, e con pìngui pascoli e bestiame numeroso, da cui si ricava un formaggio molto stimato.
   Scanno (3590 ab.). — Sorge all'altezza di 1030 metri sul livello del mare, su di una eminenza alla destra di un torrente che si scarica nel lago omonimo ed a 27 chilometri da Solmona. Alcune case private non mancano di una certa eleganza unita ad una modestia patriarcale. L'architettura delle case antiche presto o tardi richiamerà l'attenzione degli studiosi dei motivi originali nell'edilizia. Oltre il santuario della Madonna del Lago, frequentatissimo e visitato da numerose comitive nel giorno della festa della Madonna a cui è dedicato, vi sono altre chiese, fra cui la parrocchiale, notevole per il bel deposito marmoreo a Sant'Eustachio, patrono di Scanno.
   Gli abitanti, assai industriosi, fanno un commercio attivo con quelli delle provincie finitime in legname da ardere e in carbone, e con le Puglie in bestiame di cui i pingui pascoli ne aumentano la produzione. Il caseificio è praticato su larga scala, sì che i formaggi di Scanno godono d'un'assai buona riputazione. Le grosse forme di cacio, alcune della dimensione delle piccole ruote di carrozza, sono esternamente tinte di fuliggine per meglio conservarle. Le donne del paese sono notevoli non solo per la loro avvenenza ma anche pel loro abbigliamento che attesta un'origine creduta orientale, con capelli intramezzati di nastri, orecchini, collane di argento e spesso, nelle famiglie ricche, di grande valore. Circa i costumi delle donne di Scanno può consultarsi l'opera del prof. De Nino: Usi e costumi abruzzesi.
   Del lago di Scanno, copioso di trote, tinche, lasche, gamberi, e in genere di quasi ogni specie di pesci d'acqua dolce mangerecci, abbiamo già trattato al princìpio del circondario di Solmona, a cui rimandiamo il lettore. Al Comune di Scanno appartiene anche Frattura, villaggio di qualche importanza tra Scanno e Villalago.
   Cenni storici. — Scanno ebbe un gran numero di signori, come rilevasi dai seguenti cenni storici. Nel secolo IX vi dominavano i Borgognoni di regio sangue col titolo di conti dei Marsi, i quali presero 111 seguito il cognome di Sangro, e Scanno fece parte della vasta contea. Nel 1187 la troviamo in possesso del conte Simone di Sangro e, nel 1227, di Raimondo dello stesso casato, detto di Anversa, figlio di Riccardo e fratello del conte Simone. L'imperatore Federico II ne spogliò Raimondo; ma i di lui figliuoli, Berardo e Teodino, la riebbero nel 1245 in virtù di una Bolla di papa Innocenzo IV. Ferdinando I d'Aragona la concesse, nel 1448, a Francesco d'Aquino, conte dì Loreto, e questa concessione fu confermata, nel 1458, da Alfonso d'Aragona a Bernardo Gaspare d'Aquino, marchese di Pescara. Passò in seguito, per via di dote, in possesso della famiglia D'Avalos, sì che nel 154(5 ne troviamo investito Ferrante Francesco d'Avalos d'Aquino, marchese del Vasto. Nel 1599 fu venduta ad Annibale Pascale di Scanno e, nel 1615, fu comperata per 30.000 ducati da Tommaso De Franehis, anch'agli di Scanno. Nel 1630 pervenne a Francesca Albrìzio, duchessa di Barrea, e quindi alla duchessa d'Affitto, che la tenne sino al 1771, nel quale anno morì e i suoi feudi passarono per eredità materna al duca di Melissano-Aniorosi, il quale ai suoi numerosi titoli aggiunse anche quello di principe di Scanno.
   Uomini illustri. — Scanno diede i natali allavvocato Francesco Giuseppe I)e Angelis, erudito giureconsulto, autore di varie opere, ricordato anche dal Mazzucehelli, e ad Antonio Siila, dottore utriusque juris, poliglotta e autore di opere storico-critiche. Fra i recenti non vuoisi dimenticare Vincenzo Tanturri, morto da poco tempo, professore
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