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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lanciano
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   successivo e posteriore si legge l'epigrafe seguente: Universitàs Transeuntivm Coni-moditati Ercxit, A. D. 1574. Del rimanente la maggior parte degli edilizi di Popoli rivela lo stile purgato del 1500, innestato particolarmente nella forma degli archi e nella struttura delle colonne, al cosidetto stile gotico-angioino.
   Nel giardino Cantelmi, a un quarto d'ora da Popoli, son da vedere alcune iscrizioni ed antichità romane.
   Cenni storici. — Il ricordo più antico di Popoli, scrive il Dindi, lo troviamo nella Cronaca di Casauria e propriamente nell'anno 1016, quando il conte Gerardo, figlio del quondam Roccone, teneva questo castello detto allora Poperin. Ma da chi fosse costruito e quando non si può con sicurezza accertare.
   Prese il nome di Populos (donde poi Popoli), appartenne in origine ai vescovi di Valva e di Solmona, che esercitarono sopra di esso il dominio feudale, e passò in seguito in potere della celeberrima badia di Casauria. Come gli altri feudi segui le sorti di essa badia e quando questa fu presa e saccheggiata ila Ugone di Malmozzetto e quando 'Passone, normanno, chiese fraudolentemente ed ottenne da Giovanni, vescovo di Valva ed abate di Casauria, il castello per sua dimora temporanea, di cui si rese poi signore assoluto. Avendo 'Passone deliberato in seguito di recarsi a Gerusalemme a combattere gli Infedeli, vendè, nel 1103, per mille bisunti, a Riccardo, conte di Manoppello, la badia di San Clemente, il vescovado di San Pelino e Popoli.
   Col mutare di signoria le sue condizioni peggiorarono, per la ragione che Riccardo e Roberto, figline»! suo, ambiziosi e crudeli, non risparmiarono la vita e gli averi dei miseri sudditi ed oppressero, non solo Popoli, ma anche Casauria; di che fu necessario che Ruggeri inviasse negli Abruzzi il figliuolo Anfuso. Casauria riebbe i suoi possessi e il contado, ristretto in confini più modesti, fu concesso, il 28 agosto del 1140, a Boemondo di Tarsia.
   Popoli passò successivamente in potere di Roberto di Bassavilla, conte di Lore-tello, e seguì le sorti delle altre città e terre dell'Abruzzo durante la signoria dei Normanni e degli Svevi, che avvicendaronsi nel reame delle Due Sicilie, senza che la storia registri alcun fatto particolare meritevole di menzione. Quando Carlo d'Angiò, dopo sconfitto Corradino a Tagliacozzo, come già abbiamo narrato, ebbe assicurata la signoria dell'ambito reame, volendo rimunerare il valore e la fedeltà di Menappo Cantelmo e dei figliuoli di lui Beltrando e Giacomo — discendenti, come vogliono alcuni, da Duncano re di Scozia— concesse, nel 1269, a Menappo il vicariato di Sicilia, la contea di Alvito ed altre signorie; al ligliuol suo, Bertrando, Rocca dì Viario, Civitavecchia e Cagliano ; e all'altro tìglio, Giacomo, Roccacaramnnico, Pi atola e Rocca di Preturo e Popoli. Di tal guisa questa città, divenuta feudo della famiglia potentissima dei Cantelmi, ne seguì le sorti così nella buona come nell'avversa fortuna.
   La storia di Popoli perciò, dal secolo XIII sino al termine del XVIII, è innestata nella particolare della famiglia Cantelmi, che gli diedero fama ed importanza e che furono un tempo signori di ben 22 castelli fra il Sangro e il Pescara. Grande è il numero degli scrittori che trattarono di questi potenti signori, fra gli altri il Zacclii (Origine della famiglia Cantelmo).
   Coli, elett. Popoli — Dioc. Solmona — P2, T. e Str. ferr.
   Roccacasale (1780 ab.). — Siede a 130 metri sul mare e a 7 chilometri da Popoli, alle falde di monte Morrone. Sul più alto del paese emergono gli avanzi d'un castello* medioevale. Non molto distante, verso sud, si vedono avanzi di costruzioni ciclopiche. Il territorio in monte è poco fertile, ma i terreni sottostanti sono fertilissimi. Prodotti principali sono boschi, foraggi e granaglie; bestiame e selvaggina. Vi si fabbrica formaggio di qualità discreta.
   Coli, elett. Popoli — Dioc. Solmona — I'3, T. e Str. ferr. a Pralola Peligna.