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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379
(30 l'arie Quarta — Italia Meridionale
noi febbraio del 1528 vi perirono miseramente circa 800 soldati della cosidetta Lega San/insilila al soldo della Repubblica, eli Venezia contro Carlo V; e nel marzo del 1529 pin di 500 Tedeschi, capitanati dal principe d'Orango, reduce da Aquila.
K singolare che in un bel giorno sereno, quandi non spira vento, il viaggiatore crede favolosi questi racconti di disastri. Infatti nei giorni tranquilli primaverili ed estivi vi si gode lo spettacolo di un'ampia e ridente pianura vestita di erbe e smaltata di fiori, che fa gradito contrasto con le cime dei monti che la circuiscono e che pigliano aspetto ora di basse colline, ora di monti ombrati da selve annose. Una spaccatura a ponente del Piano, detta Borea di Clnarano, inette ad un vallone che risale sino alla cima culminante di quei dintorni, il monte Greco (2283 in.).
Pescocostanzo (2324 ab.). — Sorge a 35 chilometri a sud-est da Solmona, all'altezza cospicua di 1360 metri sul mare, ni amenissima situazione, su di un colle elevato circa 100 metri sui piani circostanti, antichi laghi d'epoca quaternaria, ora asciutti. È ben fabbricato con belli edilizi pubblici e privati e sette chiese.
1,. De Padova nelle sin1, accurate memorie intorno all'orìgine e progresso di Pescocostanzo (Montecassino 1866) afferma che la chiesa di Santa Maria del Colle esisteva sin dal secolo XI. Caduta pei terremoto o divenuta troppo angusta per la cresciuta popolazione, fu rifatta dalle fondamenta con vasto disegno nel 1456, come rilevasi da un'epigrafe. È quadrangolare, coi quattro lati verso i quattro punti cardinali, divisa in cinque navate da quattro ordini di pilastri tozzi e disadorni che reggono archi a tutto sesto. Bella porta a nord con 1111 ben inteso ordine di colonne a capitelli squisitamente intagliati, su cui girano più archi a tutto sesto.
I'ia chiesa fu ornata in seguito di belle opere d'arte. Meritevoli di ammirazione sono 1 soffitti della navata principale pei magnifici intagli sul legno, le dorature preziose e i dipinij pregevoli che voglionsi della scuola dello Spagnoletto e quelli delle navate laterali, intagliati anch'essi, dorati e dipinti nel 1741. L'ampia loggia d'ordine composito, i bellissimi altari marmorei, gli ornati di stucco, fra cui una Madonna fra un gruppo d'angeli del 1595, la cappella del Sacramento con la vòlta dipinta a fresco, i bellissimi bassorilievi, il mezzo gruppo della Vergine e del Padre Eterno scolpiti egregiamente rendono la chiesa di Santa Maria del Colle veneranda e degna di studio a coloro clie pregiano le arti patrie. Mirabile per ultimi è un lavoro di cesello sul ferro, lodatissimo dal suddetto De Padova. Fin dai tempi remoti questa chiesa era ricca di arredi sacri di gran valore.
Coli, elett. Solmona — Dioc. Montecassino — P2, T. e Str. ferr.
Ateleta (2986 ab.). — All'altezza di 780 inetri sul mare e alla distanza di 13 chilometri da Pescocostanzo, sulla sponda sinistra del Sangro, in fertile territorio. Nel 1816 il Comune di Ateleta 11011 contava che 667 abitanti, di guisa che da quel tempo la popolazione si è più che quadruplicata.
Cenni storici. — Nel secolo passato alcuni contadini di Pescocostanzo coltivarono parecchie terre dei feudi di Rocca pizzi e Carceri. La nuova popolazione crebbe. Alle capanne e ai casolari sostituirono fabbriche. Gioachino Marat esentò dai tributi le nuove terre coltivate per un determinato numero di anni, e volle che il nuovo paese fosse chiamato Ateleta, cioè senza imposizione. Per gratitudine la chiesa fu intitolata a San Gioachino. Nel 1810 fu elevato a Comune. Notisi la bizzarra combinazione: il nome di Ateleta si legge nello stesso modo da destra a sinistra.
Colf elett. Solmona — Dioc. Montecassino — P2 locale, T. a Castel di Sandro, Str. ferr. a Rocca raso.
Rivisondoli (2023 ab.). — All'altezza notevole di 1335 metri, sopra 1111 colle, a sud e a 2 chilometri da Pescocostanzo, con case generalmente di non bello aspetto, in aria molto salubre, ma rigida ed agitata dai venti boreali a cagione delle alte e