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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lanciano
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   successiva incontrasi a destra fra le rupi un luogo detto il Giardino; e più sopra sorgono alcuni colli, fra cui scorre un grosso rivo. Sin qui le rupi sono ertissime e talmente ripide che a stento vi si arrampicano arboscelli ed edere. Ivi una cascata, detta Fonte dell'Inferno, tutta spumeggiante e rotta variamente fra i sassi arrestava, pochi anni addietro, il riguardante incantato per la sua bellezza: ora, per la costruzione della strada rotabile, quello spettacolo è diminuito. Le acque limpide dividasi in curvi rivoletti sino al molino di Castrovalva, ove un piccolo largo forma seni ottimi per pescare trote saporitissime ; proseguono poi le acque fra arene e rupi, riuuisconsi presso un ponte di futi calcarei prodotti dai loro sedimenti e formano un'altra cascata meno maestosa nel luogo detto l'onte delle A reni eoe; indi una terza nel luogo detto Quarto Fonte, presso al quale vi si mescola una sorgente solfurea; ne segue una quarta fra i tufi. Vengono in seguito le cosidette Peschiere di Villalago; dirimpetto sporge il vallone Cupo, ove si fa ancora la caccia all'orso. Nel suo intervallo le acque formano m prima uu'isoletta verdastra e quindi altre più piccole. Dopo breve tratto pigliano il nome di Foce del lago dì Scanno, lago che abbiamo descritto in principio.
   Castrovalva, frazione di Anversa, si erge sopra una roccia tagliata a picco, alla destra del Sagittario, nel principio della Foce, dirimpetto ad Anversa.
   Coli, elett. Popoli — Dioc. Sulmona — P2, T, e Str. ferr,
   Bugnara (29Ì0 ab.). — All'altezza di 580 metri sul mare, a 5 Chilometri da Intro-dacqua, in collina e in aria saluberrima. Ammirevole è la chiesa del Rosario per le sue molte e stupende stuccature, fondata sullo scorcio del secolo XVI.
   11 fertile territorio produce cereali, viti, ulivi, ortaglie e frutta saporite. Sonvi due cave di pozzolana e varie sorgenti copiose di acqua potabile eccellente che alimentano tre fontane nell'abitato. Il territorio è anche irrigato in gran parte da due canali artificiali, dei quali uno addiniandasi Sagittario Primo o di Corfinio e l'altro Sagittario Secondo o dei tre Comuni di Bugnara, Introdacqua e Sohnona. Questi due canali ricevono le acque del fiume Sagittario e formano la ricchezza del paese, il quale, per la copiosa irrigazione, ha due raccolti annuali, come gli altri paesi della vallata peligna.
   Cenni storici. — Nel territorio di Bugnara si sono scoperte parecchie antichità, avanzi ciclopici e necropoli, descritte dal prof. De Nino nelle Notìzie comunicate alla R. Accademia dei Lincei. Parlando delle possessioni d'una famiglia principesca nel secolo IX, il Muratori fa menzione di Bugnara negli Annuii d'Italia. Fu un feudo in addietro di parecchie nobili famiglie, fra le altre i Sangro, i Mariconda e i Mormile.
   Coli, elett. Popoli — Dioc. Solmona — P3, T. e Str. ferr.
   Mandamento di PESCOCOSTANZO (comprende 4 Comuni, popol. 9792 ab.). — Territorio montuoso fra la Majclla, il Piano di Cinque Miglia ed il Sangro, ma ferace principalmente di grano e patate. Vi sono ottimi pascoli ed è rinomato per produzione di latticinii d'ogni specie.
   Fa parte del mandamento di Pescocostanzo il famoso piano di Cinque Miglia, così detto dalla sua lunghezza misurata da nord-ovest a sud-est, effettivamente chilom. 8. Noi ne abbiamo già detto m principio, ma giova qui aggiungere alcuni particolari.
   E all'altezza inedia di 12G0 metri sul mare e cinto intieramente da monti più o meno alti e scoscesi; vi si pone piede a sud-est per lo stretto di Santa Maria della Portella e se n'esce fuori a nord-ovest per quello di Fontanella, incassati anibidne fra le rupi. Una strada carrozzabile, incominciata nel 1817 ed ultimata nel 1820, l'attraversa dall'estremità meridionale alla settentrionale; senonchè, le nuove strade che dagli Abruzzi mettono capo per la Marsìca a Sora hanno soppresso il passaggio pericoloso del Piano di Cinque Miglia, nel quale infuriano i venti e si addensa alta la neve sferzata ed aggirata da essi. Il perchè è accaduto le cento volte in addietro che i viandanti visieno rimasti gelati o sepolti dalla neve. Per citare due casi memorandi nell'istoria: