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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (30
   l'arie Quarta — Italia Meridionale
   Fig. 30. — Panorama dell'attuale Alfedena (da fotografia).
   (1J Sito dell'antica Auphidena.
   iriura ciclopiche (fig. 31) che si estendono per un circuito di circa 2 chilometri e da ruderi di abitazioni, da monete e da oggetti antichi che vi si rinvengono. Più chiara-niente poi lo dimostra la vasta necropoli che si estende a pie del colle e in cui finora si sono scavate circa 1500 tombe con armi, ornamenti di bronzo e di ferro, vasi di creta di varia foggia, mentre appena una decima parte dell'estensione di questa necropoli è stata esplorata (1). Gli oggetti rinvenuti in queste tombe superano finora il numero di 4000 ed appartengono tutti all'epoca preromana: sono raccolti nel Museo civico di Alfedena, che per questo riguardo è divenuto uno dei più importanti del Pegno.
   Nulla è noto intorno alle origini della chiesa parrocchiale dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo in Alfedena; ma gli avanzi della costruzione esterna porgono sufficiente testimonianza della sua antichità (fig. 33). L'interno componevasi in prima di tre navate, alle quali ne fu aggiunta una quarta. La principale ha il soffitto di legno dorato, ad imitazione di quello di Santa Maria in Trastevere in Roma. Questa chiesa merita menzione per l'antica cripta, i quattordici altari ornati di pietre dure, l'aitar maggiore assai simile a quello di San Giovanni in Laterano dì Roma, la bella vasca dell'acquasanta
   (1) Leggesi in nota nel tei (Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi, pug. 844) : « Nel 1879 si eseguirono saggi ili scavi nella necropoli d'Àlfedena per conto del Governo, sotto la direzione del professore A. De Nino e subito in tredici giorni si scopersero settantarhie tombe con ricca suppellettile che fin d'allora venne portata nel nascente Museo locale. Di quelle tombe si lece una pianta per òpera gratuita degli egregi ingegneri A. Di: Amicis e F. Lomiukhozzi. li sistema delle tombe è a inumazione, e ad inumazione sono anche le altre scoperte negli scavi sistematici effettuati nel settembre ed ottobre del 1881, se mal non ricordo, con sussidio della provincia d'Aquila. Le tombe rinvenute sino al 1882 erano 156 ed insieme a queste molti oggetti : vasi piccoli e mezzani, vasi grandi, fibule, anelli, ornamenti speciali, armi ed arnesi per armatura. Di tali scoperte scrisse un'accurata relazione il prof. A. De Ni.no dal titulo: Scavi sulla Necropoli d'Alfedena (Napoli 1882) ».