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l'arti- Hnaila Italia Mi-i i Jiniiub-
oil nliu squisito, ti migliore della provincia. Numeroso il bestiame ila citi ritrnggoiisi formaggi liei-irati. I,'apicultura da un prodotto rilevante di miele.
('nini sturici. — Pietingnlla venne in fama nel IStjl per la sua resistenza vaiolosi 11 150(1 briganti, sotto il coniando ili-I famigerato Borries, clie cercava ili restituirne la dominazione borbonica nell'ex-regno delle Due Sicilie, ma furono pienamente sconfitti e decimati da gravi perdite.
Coli, di'ti. Aecrciiza llioc. Aceri-nza e M.itera - 1'*, T. e Str. fcrr.
Mandamento di AVIGLIANO (eunijireinle 2 ('oniiini, popol. 21.211 ali.). - Territorio I utlo in monte, linguaio dal fin ino Runico clic \i Ini le sue prime fonti. Ottimi pascoli con molto bestiame bovino elio reputasi il migliore, non solo di quella di i'utenza, ma anche delle altre Provincie vicine.
Avigliano (2(1.503 ab.). — Una delle più alte città di tutta Italia come quella (-Insorge all'altezza di 0l'J metri sul livello del mare, a l'J chilometri a maestro ila Potenza, in luogo alpestre, alle falde meridionali del inoliti- Caruso ( 123»; in.) e orientali del monte Santa Croce (14-25 in.) presso le sorgenti del suddetto fiume Bianco. È diviso in due frazioni, alta e bassa, nella prima delle quali è notevole il Collegio Jieale e nella secoli la una bella Collegiata e parecchie altre chiese ornate di lini marini estratti dalla vicina cava di Riparossa. 11 colle su cui siede la città franò in parte per pioggie straordinarie e n'ebbero danno non pochi de' suoi fabbricati, ai quali recò pure gravi danni l'orrendo terremoto del 1851. (Hi abitanti di Avigliano indossano abiti turchini con cappelli a punta e le donne vesti di color cupo con enormi orecchini detti L'ircictti.
Opera pia Ospizio tirila l'are, fondato nel 1815 con reddito annuo di lire 17.088 por l'educazione degli orfani. Stabilimento di bagni minerali Principe Saul'Antimo. 1 lanche, molti mobili, fabbriche di burro e formaggi, di laterizi, di paste alimentari, ecc.
Cenni sturici. — l-'u un feudo successivo delle nobili famiglie Caracciolo, /.unica, Torella, Arcella, Di Somma, Della Maria e Doria.
Coli, eletl. Acerenza — Dioc. l'o'.ouza — 1 e T. locali, Str. fcrr. a Uarafiano.
Ruoti (3711 ab.). — Sorge all'altezza di 751 metri sul mare, a 4 chilometri da Avigliano, sopra un colle cinto da boschi, alle cui falde scaturisce e scorre il torrente Bianco, uno degli affluenti principali del Scie, che va n metter foce nel golfo di Salerno. Sta in aria saltilo e, con buona e copiosa acqua potabile e case generalmente di aspetto mediocre. Il suo territorio s'appoggia da tre parti allenite creste apenniniclie quasi sempre coperte di neve, a cui sottostanno ampie e fitte selve e pingui pascoli. Prodotti: olio, vino, frutta di varie specie, granaglie e legumi; molto bestiame grosso e minuto, porcino principalmente, e molta selvaggina.
Cenni storici. — Ruoti fu dato in feudo sin dal secolo XIV ad Andrea Maria Corsaro di Melfi, il quale la vendè ad un Roggero di Missanello ed ebbe quindi varii altri signori, finché, rimasta quasi spopolata, Matteo Fenili, conte di Muro, che ne era allora signore, mise in opera, sul principio del secolo XVI. ogni mezzo per ripopolarla. L'ebbero in seguito i Capete Minutolo col titolo di principato.
Coli, eletl. Muro Lucano — Dioc, llaruico Nuovo e Potenza — Ps locale, T. ad Avigliano, Str. ferr. a linradiano.
Mandamento di BRIENZA (comprende 4 Comuni, popol. 12.217 ab.). — Territorio ferace di granaglie, olio, vino, con pingui pascoli, bagnato dal fiume Torno.
Brienza (5287 ab.). — Siede in monte a 713 metri d'altezza sul livello del mare e a 2ìS chilometri a libeccio da Potenza, in situazione alpestre presso la sponda del fiume Torno. Possiede manifatture di lana e fucine di ferro.
Cenni storici. — Addimandavasi Iiurguittia sotto i Normanni e prese parte, sotto Guglielmo II, ad una spedizione in Terra Santa. Fu un feudo di Mattia de Burgentia, dei Caracciolo, dei Campioni e dei D'Errico.