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La città r uiiita di mura e munita ili opore foi tifica! orie sì clic «otto il pausato governo liorhonico era auiimcrftta fra le piazze di guerra di quarta classe. Le vie sono anguste e selciate e le case quasi tutte con inni di tre piani ed insufficienti ai Insogni degli aiutanti. Non mancano però gli edilizi meritevoli di attenzione e fra questi la cattedrale di San Gerardo, bella ed antica chiesa d'ordine dorico; la chiesa di San Michele, di rustica semplicità, costruita nel secolo XI, e il recente bellissimo Teatro Francesco Stabile, così chiamato dal valente musicista di questo nomo nativo di Potenza Degno di nota e pure il bell'acquedotto per la conduttura dell'acqua potabile.
Il pubblico passeggio è assai bello e le stazioni ferroviarie trovansi una a 2 chilometri dalla città, stilla linea Taranto-Napoli, e l'altra nd un chilometro, sulla linea Potenza-Foggia Partendo da Potenza, la ferrovia gira a est intorno alla città e si addentra poi nella galleria l'ietracolpa, internandosi nella valle del Kivisco tributario della Tiera ed ambedue del Basento. Sale poi costeggiando la strada provinciale che va a Pietragalla ed al 11° chilometro imbocca nel tunnel deH'Apeniiìno, all'uscita del quale trovasi la stazione di Pietragalla-Acerenza. Traversa quindi la galleria Quut-lrncehi sotto il monte omonimo, contrafforte deH'Apennino, ed entra nella valle del Uraliano che percorre per breve tratto e risale poi di bel nuovo sulla linea di displuvio fra i due fiumi dell'Arcidiaconata a est e di Atella a ovest, tributarli ambedue del-l'Ofauto. F giunge così alla stazione di Ilionero, punto di convergenza di tutte le strade carrozzabili che da una parte vanno alle Puglie e dall'altra alla volta di Napoli.
Potenza è sede vescovile, con prefettura, intendenza di finanza ed uffici dipendenti. La pubblica beneficenza annovera l'Ospedale di San Carlo, fondato nel 1809 con reddito annuo di 12.7-49 lire; l'istituto della Oerolaniina fondato nel 1841 con annua rendita di lire 12.312; l'Asilo infantile, ecc. Fra gli istituti d'istruzione e d'educazione primeggiano il IL Liceo-Ginnasio Salvator l'osa con convitto, la lì. Scuola normale femminile superiore, la Scuola tecnica, la Scuola d'arti e mestieri, la Società del Tiro a segno, la Biblioteca comunale ed un importante Osservatorio meteorologico. L'industria è rappresentata da fabbriche di calce e laterizi, di basti, di carbone artificiale e vegetale, ili paste alimentari; da molini a vapore, da librerie, legatorie, giornali, ecc. La città e illuminata a luce elettrica.
11 bilancio preventivo del Comune di Potenza, per il 1898, risultava come segue:
Attivo Passivo
Entrate ordinario..... L. 4-22.910,58 Spese obbligatone ordinarie . . L, 327.177 —
» straordinarie .... » 4.023,48 » » straordinarie . > 41.434,C6
Movimento di capitali . ... > 2.00(1,— > facoltative......» 4.340,—<
Partite di giro e contabilità speciali » 101.323,— Movimento di capitali ...» 06.018,40
Partite di giro e contabilità speciali • 101.322,—
Tvtnìe L G90,2412,06 Totale L. 630 202,00
CENNI STORICI
L'antica Potentìa (fusevr« Toi.o.h.) fu anticamente ima città di molta importanza ed assai pili ragguardevole dell'odierna come quella che occupava tutto il colle di cui la presente non occupa che la vetta o Yarx (arce) e stendevasi, a sud, fino alla sponda del Basente e a nord e ovest fin presso i torrenti Aritello e Baragiano. Le sue origini smarrisconsi nella notte dei tempi e v'ha chi crede che i primi abitatori del suo agro fossero i selvaggi Lestrigoni. Durante le aspre guerre fra i Sanniti, i Tarantini e i Lucani, Potenza era già una città forte e popolosa, collegata con gli indigeni dell'interno. Dopo lunghe ed aspre lotte contro gli Italo-Greci ed Alessandro il Molosso re dell'Epiro, che avevano chiamato in aiuto i Potentini coi Lucani e altri popoli, cadde sotto il giogo di Roma. Plinio, Tolomeo e il Liber Coloniarum l'annoverano fra