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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Mori

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       Mandainento di MASSAFRA (comprende il solo Connine omonimo). 'IVrrilurio bagnato dal fiiinie l'atemisco e coperto quasi tutto di ulivi, dai <,iiali ritraggonsi nelle buone annate circa liO.dOO quintali d'olio. Vino squisito e frutta.Coltivasi au    Massafra (10.197 ab.). - All'altezza ili 110 metri sul livello del mure, sulla linea ferroviaria Itari-Taranto ed a 17 chilometri ila Taranto, sorge pittorescamente sopra uno ilei rami del l'atemisco e sul pendio ili mi colle coperto di mirti e di rosmarino, i cui strati calcarei sono pieni di caverne preistoriche, copiose di nitro ed abitate dalla povera gente. Una profonda gruvina (o burrone, formalo dal fiume; divide il colle, sii cui sta la città, in due parti ricongiunte da due ponti.
       Chiesa nuova, la cui fondazione fu inaugurala nel IS52. A circa 1 chilometro dalla città, in fondo alla gravina, sorge la chiesa moderna della .Madonna della Scala — cosidetta dalla lunga scala costruita per discendervi — edificata sul luogo di una chiesa antica tagliata nella roccia, di cui veggonsi ancora alcuni avanzi: un passaggio ad arco con Santi, oltre la grandezza naturale, dipinti sulla roccia ed una cappelletta con una maestosa Madonna col Bambino, dipinta a fresco sopra un altare in pietra ili forma singolare. Madonna bisantina, annerita dagli anni nella suddetta chiesa della Madonna della Scala, la cui statua ornata splendidamente trasportasi ogni anno in solenne processione e conservasi nella chiesa dei Benedettini.
       Più vicino a Massafra altra chiesetta, tagliata nella roccia e coperta ili freschi, detta Santa Maria della Candelora; altari, pilastri e capitelli scolpiti tutti nella roccia, che allergosi a picco più di 50 metri sopra di essa.
       Massafra va rinomata per la tintura della cosidetta felpa, specie di velluto di cotone. Ogni casa ha uno o più telai, e nella pianura si coltiva un cotone di ottima qualità. Negozi di granaglie, d'olio d'uliva, di pellami, di cotone; mulini, banche, ecc.
       La strada rotabile per Taranto attraversa i vasti uliveti e, ad S chilometri da Massafra, la gravina di Lencaspide (luogo dei bianchi scudi, ove una falange di fanteria detta i Lcucaspidi, che servì sotto Pirro nella battaglia (.YAscidum. credesi si ponesse a campo) e scende, pel lungo ponte di Gennarini, a Taranto.
       Cenni storici. — Vogliono alcuni clic Massafra sorgesse sul luogo dell'antica Mes-sapia (che altri pone a Mesagne ed altri ad Urio), dalla dimora di una legione di Africani, capitanata da Annibale durante l'assedio della vicina Mottola. Narra la tradizione che i Saraceni, cacciati da Taranto, s'impadronirono del colle roccioso e respinsero tutti gli assalti pei isloggiarneli; quindi il nome di Massa Africa (rocca degli Africani), che divenne poi Massafra. Gli abitanti hanno infatti aspetto africano e il loro dialetto siti generis contiene molti vocaboli arabi, ed è compreso malagevolmente dagli abitanti dei paesi vicini. Nel medioevo Massafra fu un feudo successivo dei Molitorio, dei Pappacoda, dei Carmignano e per ultimo della famiglia imperiale dei Francavilla, estinta la quale passò al lì. Demanio.
       Uomini illustri. — Vi ebbe i natali il dotto medico Nicolò Andria, nato liei 174S, morto a Napoli nel 1814, professore di fisiologia.
       Coli, elelt. Taranto — Dioc. Castellaneta — P2, T. e Str. ferr.
       Mandamento di MOTTOLA (comprende 2 Comuni, popol. 12,302 ab.). — Territorio ferace d'olio, di vino, di frutta di varie specie e di foglia di gelso.
       Mottola (GS24 ab.). — Sorge su di un colle calcareo, propaggine delle Murgic, a 3S7 metri di altezza sul livello del mare, ed a 27 chilometri da Taranto, sulla linea ferroviaria Taranto-Ilari. A circa 5 chilometri dalla stazione la strada costeggia a destra la base di un colle, al sommo del quale giace Mottola, che ha quasi conservato il nome antico di Mateola. Vi si arriva per una strada a giravolte, lunga 1 chilometro e mezzo, da cui si gode di un'estesa veduta del golfo di Taranto e di una vasta regione. Torchi da olio, fabbriche di paste alimentari, ecc.