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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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l'arie Oliarla 11a 1 a Meridionale
La chiosa prillii]>alc* ili Manduria è ini antico edilizio con un liei rosone nella facciata occidentale ed imi campanile ornato rin-aim lite, nel quale scorporisi innestate due grosse e belle teste, appartmieuti evidentemente a qualche antico monumento greco.
A breve distanza dalla città, presso il convento dei Cappuccini, sorge la piccola cappella di San l'iotio Maudiiriuo, da cui si scende per una scala sotterra in ima chic-setta in forma di croce greca con parecchie coppello. 11 convento con la cappella furono comperati, non è gjan tempo, da sii Giacomo Lacaita (di cui diremo qui sotto fra gli uomini illustri ili Mnnduria) che li acquistò dal pubblico Demanio, per impedire clic andassero in rovina compiuta. 1 muri sono coperti di dipinti guasti dall'umidità e più ancora dai restauri della specie più barbara. Ma qua e là una mano od un lembo di panneggiamento, o porzione di un volto attcstano che i freschi originali sono antichissimi, il che è comprovato dai loro soggetti, ralliguraiiti santi della primitiva chiesa d'Oriente, mentre i restauri appartengono al secolo XVI. E probabile fosse una catacomba, del pari clic il passaggio sotterraneo che muove dalla cappelletta della Madonna della Pietà e corre sotterra per quasi 5 chilometri. Il prelodato Gigli, che lo ha in pai to esplorato, all'erma d'avervi trovato parecchi altari antichissimi. Secondo la tradizione locale San Pietro sbarcò sulla spiaggia fra Taranto e Manduria, in un luogo detto Beuaijnc, e di là passò a Manduria battezzando. Quando poi sopraggiunser© i Pagani a perseguitare i Cristiani, questi scavarono questo lungo passaggio o corridoio sotterraneo e vissero sotto terra.
Sulla piazza di Manduria ammirasi un bel palazzo, già dei principi di Fraiicavilla. 11 Dingo terrazzino al primo piano è un magnifico modello di lavoro in ferro e maestosa è la doppia scalinata che conduce ad una gran sala ora senza tetto.
L'industria in Manduria annovera fabbriche di candele di cera, di paste alimentari, di pellami ; torchi e negozi da olio, mulini a vapore, ecc.
Cenni storici. — Mr/SOfiov, Manduria, antica città dei Salcntini. acquistò qualche celebrità per la morte di Arcliidamo, re di Sparta, figliuolo di Agesilao, ch'era stato invitato in Italia dai Tarantini per esserne aiutati nelle loro guerre contro i loro vicini, i Messapii ed i Lucani; ma egli fu sconfitto ed ucciso in una battaglia sotto le mura di Manduria, combattuta il giorno stesso della celebre battaglia di Clieronea, 3 agosto del 33S av. C. E questa la prima notizia che abbiamo di Manduria: parrebbe fosse una città messapica (o piuttosto salentina) ed un luogo, a quel che sembra, di molta importanza ; ma l'unica altra notizia che occorre di essa nell'istoria è nella seconda Guerra l'unica, quando si volse ai Cartaginesi; fu presa d'assalto da Fabio Massimo poco prima ch'ci riconquistasse, nel 209 av. C.( Taranto, come abbiamo visto.
Non abbiamo notizia della sua sorte in quella occasione, ma par certo che essa fu punita severamente, vale a dire o distrutta, o ridotta in misero stato, dacché non ne troviamo menzione quale città municipale sotto i Romani; e Plinio omette il suo nome nel catalogo delle città in quella parte d'Italia, quantunque ne faccia menzione altrove incidentalmente, come un oppiciuni in Salentina. 11 nome rinvicusi anche nella Tabula, la quale pone Manduria alla distanza di 20 miglia pugliesi da Taranto, intervallo minore dell'odierno. E infatti Manduria non occupa ora il sito della città antica, che fu distrutta dai Saraceni. 1 pochi abitanti scampati posero stanza in un luogo detto Casal Nuovo, come si legge nei libri di antichi viaggiatori; finche, ripopolato e cresciuto in città, riebbe, per decreto di Ferdinando IV, verso il 1781, l'antico nome di Manduria.
Uomini illustri. — Oltre Giovanni Leonardo Maruggi, matematico insigne e poeta del secolo scorso, nacque in Manduria e morì, or fanno pochi anni, ottuagenario in Firenze, ov'erasi recato a respirare aure più miti, il senatore sir Giacomo Lacaita, del quale giova dire qui due parole.
Patriota dei migliori, bibliografo di grido, avversario acerrimo della tirannide borbonica, riparò in Inghilterra, ove strinse amicizia con un altro illustre italiano, il

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