l'arie Quarta - Ilnlia M^ri'Jion^lc
srm:i alligna.
I Vi pialie.ii'e ilii'lro lo roilr del pulite i,liaiido ipiusto iV rliiuso, ed allo 'Cupo di vietarne i meccanismi, le parli curve delle ritnispallo die m cól rispondono hanno delle ampie nicchie, nelle (piali si penelra da lelrnslanli apposite aperluie.
Halle piallafoitnc si sale ai piani stradali, ossia si passa dalla (piota SO alla (piota 12,HO per mezzo di scalo in ferro, delle (piali se ne trovano due per ogni spalla, disposte simmetricamente all'asse del ponte, ciascuna innanzi ad uno shocco della sral.i interna, che sale dal piano alla l»an-rliina. La sommili della relrospalla orientale trovasi a livello dell'alligna strada della cittą. Invece alla parte occidentale gli slmcrlii delle vie della vecchia Tarmilo sono sottoposti all'ingresso del ponte; per la (piai cosa, sul rieuipiiiiciilo che č servilo a colmare l'aulico fossato del castello, si sono sistemale delle strade in salila per l'accesso al passaggio sul canale.
II nuovo ponle č sialo costruito pili a sud dell'esibente perclič sul silo scelto meglio si raccorda con le strade della cillą, tenuto conti» dcll'andamnilo del traffico principale. Olire a ciņ la silua/.iouc adottala ha permesso l'eseguimento dei lavori relativi al nuovo [ionie, pur niauleiieinlo per inolio tempo il vecchio; ed inoltre nel sito ove trovasi, meglio si adatta alla pianta della nuova cillą e corrisponde all'allineamento di una delle sue strade principali.
Per la comunicazione, fra le due parti della cittą, dell'acqua potabile e del gas per l'illuminazione, l'amministrazione municipale profilili ili una galleria sottomarina costruita a traverso, normalmente al canale. La (piale galleria, per conto della regia marina, conliene la tnlnilalnra pei condurre dal castello, ove trovasi l'appesilo serbatoio, alla spalla orientale, l'acqua clic serve per mettere in movimento la turbina mercč la quale si muove quella partila del ponle girevole.
Per scendere alla galleria ai due estremi di essa \i sono due pozzi. La sommila del pozzo occidentale e dentro la base della Ioitc nord-est del castello a livello della banchina; la medesima torre sostiene il deposito d'acqua per la manovra del ponle; quindi il pozzo stesso ha la sua continuazione in allo fino al fonilo del cassone cilindrico in ferro, che costituisce il dello deposito.
La sommila del pozzo orientale č in un locale ricavalo nella roccia, cioč t addentrato nella sponda alla con la soglia all'altezza del l'adiacente banchina; dentro la stessa sponda il vano del pozzo s'innalza fino al piano della sovrastante strada, allo scopo di poter elevare fin lą le tubidaturc dell'acqua e del gas; da dove poi esse tubulalurc vengono diramate pei bisogni della nuova cillą.
(trinilo dalla Relazione del Maggiore del Genio Giuseppe Messina, inserita nella IUrisia d'Arliijģģevģa e Ccnio, anno li«sxj.
Mandamento di CASTELLANETA (comprende il solo Comune omonimo). Territorio ampio e ferace, bagnato nella parte meridionale dal liuniicello Lato, che scaricasi nel golfo di Taranto; produce particolarmente granaglie, olio, vino, legumi, frutta e cotone; pascoli naturali con greggi numerosi, che danno ottime lane e mediocri latticini.
Castellaneta (8032 ali.). All'estremitą orientale delle Murgie di Muterą, all'altezza di 245 metri sul mare ed a maestro di Taranto, da cui dista 3G chilometri. La ferrovia Taranto-Ilari, prima di arrivare a Castellaneta, attraversa un ardito ponte in ferro gettato sopra profondo burrone (fig. 124). Il paese sorge sulla vetta di un piccolo colle e sull'orlo di un nuovo burrone, che nel linguaggio locale addimandasi Gravina. Era munita in addietro di due bastioni, ora diruti. E sede vescovile, suffraganea di Taranto. Possiede un Osservatorio meteorologico con gabinetto di tģsica, una Congregazione di caritą ed una Societą operaia ed agraria. L'industria annovera molte fabbriche d'olio, negozi da olio e di cereali, mollili, ecc.
Caini storici. Č mentovata da Stefano Bizantino col nome di Casianelvm e pił tarili, nel secolo Vili, con quello di Castanea. Incontrasi la prima volta col nome odierno ili Castellaneta nella Cronaca di Luca Protospata, lą dove tratta dell'assedio postole dai Normanni sotto il comando di Roberto Guiscardo nel 1081. Nelle carte medieviche