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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Taranto — Appendice
   309
   APPENDIC E
   Il nuovo Ilaanio ili Taratilo inaurir;tlo il 7 jjititfiio -1885),
   Ifcl 180 i una Commissione ebbe Psncarieo di scegliere sulle coste meridionali dello Sialo la località più acconcia ove stabilire l'Arsenale del secondo Dipanimeli te marittimo; Commissione elio il 0 febbraio 1805 portò la sna scelta su Tannilo, siccome località la (piale, mentre contiene in sé stessa tutti i requisiti per ricevere un vasto stabilimento niaiitthno, possiede gli essenziali vantaggi ili essere collocata in posizione favorevole e comoda per sorvegliare le coste meridionali del Ilegno ; di non essere troppo distaccata dal sistema generale terrestre della difesa dello Stato e ili potere col tempo ottenere ini considerevole sviluppo corrispondente ali importanza niariltiiiia della nazione. Il capitano ili fregata, Simone di Saint limi, ed il maggiore del (Icilio militare, Cnarasci, iniziarono ì primi studi necessari alla compilazione del primo progetto per la costruzione a l'arante ili un Vrsenalc e Cantiere marittimo.. Nel marzo del 1809 fu presentato al Ministero della marina il piogeno del nuovo Arsenale da costruirsi, progetto studiato dal maggiore del Genio, Prato, sotto la direzione del compianto generale Domenico Chiodo, in conformità delle norme stabilite dal Consiglio superiore della marina. In base a questo progetto furono dal 1871 in poi presentate al Pai lamento nazionale varie proposte ili legge per l'attuazioni; di mia parie delle opere progettate.
   Con la legge 29 giugno 1882 vennero approvali alcuni lavori pel primo impianto dell'Arsenale, e nello scorcio del 1882 dalla Direzione del Genio militare istituitasi in Taranto, della quale era capo risalta maggiore del Genio Giovanni Cugini e fecero parte i capitani Giuseppe Messina e Ruggero Mirìiclnechii, fu presentato il progetto di un canale navigabile di comunicazione fra la rada ed il Mare piccolo da formarsi nel sito già occupato in ngusto fessalo delle auliche
   fortificazioni a levante della trilla, profondo solo da ni, 1,50 a 2,50.
   Nel 188;! la stessa Direzione del Genio militare presentò inoltre un nuovo piano per l'Arsenale, il quale, mentre conservava in generale le disposizioni degli edilizi, come nel progetto 18G9, estendeva iu larghezza e lunghezza la parte centrale dello Stabilimento per adattarlo alle nuove esigenze, onde dare maggiori dimensioni ai bacini, che in allora in numero di quattro veniva progettato l'ossero costruiti nella parte centrale dell'Arsenale,
   Con la scorta ili tale piano, clic subì in appresso molte modificazioni e trasformazioni, ispirate ad esigenze ili vario genere, si cominciarono i lavori, che presentiamo nelle uuile ligure 114-120, ricavate da fotografie gentilmente forniteci, in seguilo ad autorizzazione ili S. E. il Ministro della marina, dall'illustrissimo Direttore del Genio militare per la lì. Marina in Taranto.
   L'Arsenale colle sue dipendenze, giunta di ricezione, stazione torpedinieri, occupa un'estensione di 3 chilometri circa sulla costa meridionale del Mare Piccolo, ed ita una superficie di metri quadrati 504.000 circa; è cintato ila muro e da strada di circonvallazione. 11 vasto spazio fa ottenuto in parte, col mezzo di scavi a terra, ed in parte con riempimenti a mare, colle tiare provenienti dagli scavi suddetti. Vicino alle banchine e per tirila la darsena, propriamente della, frorileggiarile la parte centrale dell'Arsenale (giacche il Mare Piccolo può considerarsi come una granile darsena ili questo Arsenale), si ottennero i fondali fino ad 11 metri, mercé scavi subacquei. Si è detto che il Mare Piccolo può considerarsi una grande darsena di questo Arsenale, poiché infatti esso è molto al riparo dai venti e quindi i suoi perturbamenti poco disturbo possono arrecare alle navi in esso ancorate. Pure le traversie dei venti grecale e tramontana, risultando in certi casi di molestia alle operazioni che debbono farsi presso le banchine, se ne renile necessaria la protezione mercè un antemurale, la cui costruzione, del resto, già era preveduta nel progetto su ricordato, presentato per questi lavori.
   L'Arsenale ad opera compiuta, giusta il piano regolatore ultimo approvato, dovrà possedere, oltre il bacino ili raddobbo già esistente, altri tre di dimensioni minori. Due scali per costruzione di grandi navi, dei quali uno già esiste e dell'altro è costruita la parte a mare (antiscalo). Uno sviluppo di banchine della larghezza complessiva di metri lineari 2000 circa con fondale dai 10 agli
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