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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Taranto
   209
   Un bell'avvenire sta innanzi a Taranto. Ultimato il grande arsenale, attivate le costruzioni navali, con lo sviluppo delle industrie private e del commercio, Taranto diverrà non solo una delle più forti ed importanti piazze marittime, ma anclie una delle più floride e ricche città d'Italia.
   Taranto annovera: il Coniando di fortezza, il Distretto militare, la Direzione del Genio pel servizio della 11. marina, il R. Liceo-ginnasio con convitto, la Scuola tecnica, la Biblioteca comunale, l'Ospedale, l'Orfanotrofio femminile, il Seminario arcivescovile, la Congregazione di carità. Vi sono pure consolati, banche, agenzie di affari e di assicurazioni, commissionari, rappresentanti e spedizionieri ; bagni di mare e d'acqua dolce. L'industria è rappresentata da fabbriche di bilancio, di botti, di cappelli, di carbone artificiale e vegetale, di cera, di cordami a mano, di forniture militari, di cravatte, di carri; allevamento di ostriche, preparazione di pesci in concia, di frutta candite; fabbriche di letti in ferro, di mobili in legno, di paste alimentari, di piastrelle per pavimenti, di saponi, di sedie, ecc. ; librerie, tipografie, giornali.
   Il bilancio preventivo del Comune di Taranto, pel 18lJ8, dava i seguenti risultati;
   Attivo
   Entrale ordinarie.....L. 1.301.113,87
   straordinarie ...» 118.128,09
   Movimento di capitali ...» 25.Ili»,-—
   Partite di giro e contabi!, speciali » 219.972, 65
   Totale L. 1.727.363, 61
   Passivo
   Spese obbligatorie ordinarie L. 740.484, 11
   » » straordinarie » 409.030,05
   » facoltative ...... 1SS.503,71
   Movimento di capitali ...» 103.372,49
   Partite di giro e contabil. speciali » 219.972, 65
   Totale L. 1.727.363,61
   CENNI STORICI
   T«a;, Tarantini}. Una delle più celebri e potenti città dell'Italia meridionale, situata sulla sponda settentrionale dell'ampio golfo omonimo, compresa anticamente entro limiti della provincia di Calabria, delimitata come intendevano i Romani. Non è improbabile che la città fosse fondata in origine sopra un'isola, a somiglianzà di Ortigia o Siracusa, che fu poi congiunta al continente e ne fu in seguito di nuovo artificialmente separata. Come nel caso di Siracusa quest'isola, o penisola, divenne poi l'acropoli della città ampliata, la quale si estese nella pianura adiacente.
   Taranto era una città greca, una colonia di Sparta, fondata pochi anni dopo le due colonie aehee di Sibari e di Crotone. Le circostanze, che addussero la sua fondazione, sono narrate con qualche variazione da Antioco e da Eforo (citati ambedue da Strabene); ma ambedue gli autori concordano nel fatto principale che i coloni formavano un corpo di giovani nati durante la prima Guerra Messenica in circostanze che spandevano sulla loro nascita una macchia d'illegittimità, per cui erano trattati con disprezzo dai loro concittadini ; e, dopo un tentativo frustrato di suscitare una rivoluzione a Sparta, si risolsero di emigrare in massa sotto la guida d'un capo di nome Falanto. Distinguevansi coll'epiteto di Partenti in allusione alla loro origine. Falanto, ch'era, a quel che pare, uno della classe reietta ed era stato a capo della cospirazione a Sparta, dopo consultato l'oracolo di Delfo, divenne il duce e il fondatore della nuova colonia.
   Antioco ed Eforo affermano ambedue ch'essi stabilironsi senza difficoltà sul luogo che avevano scelto e che furono accolti amichevolmente dagli indigeni; e ciò è assai più probabile dell'affermazione di Pausania, secondo il quale furono sempre alle prese con essi e, solo dopo una lunga lotta, venne loio fatto, impadronirsi di Taranto,