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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'.irln Quarta Haliti Mrriilionnte
   aveva aurora l'arenilo nella sua riera collezione due musaici i inventili in quelli reavi e pubblicati ila Itamil Hoeliette. 1/ suddette eolorriu rimaci' hi piedi hanno fi mctii ili altez&t con un amplissimo iiilercoluiiuio e capitelli sporgenti.
   Alcuni avanzi ili un allro tempio, ma allenalo — ora ì; un mero inncrliio di rovine sono visibili a circa !! chilometri a sud ilei prcceilcntc ed a hrevc disianza dalla foce del Uraliano, Il Inopi denominalo Masseria .bitumile par che segui ipu llo dell'antica i ittà slcwa, cskoiii1o\Ìh (-inveliitti ogniiilorno iiinnerose foinlaWienla di edili/i Si pini porre in duhhio se il tempio più ilheoMo fosse compreso cullo le mura; ma è impossibile ora rintracciare rc-tensioiic della città aulica.
   Torre di Mure o Torremmr, ora stazione, furroviaria ili .Metaponto, insalubre per la malaria che \i regna, deriva il umiic ila un antico caslel-forte meilicvico, rimaneggiala nel spailo SVI ed ora snianlcllaio ila lungo e trasformato in masseria ; ò situato a circa li i hiliuiiotri dal mare ed alla mede-sima distanza dal li.iseiilo, l'aulico daxtteiilus. Imiiiedialanieiite opponili ad osmi .sulla spiaggia sten-desi un piccidn haciiin, o laghetto i!i acqua salsa, detto fMgo di Santa l'elni/ina, il quale, (]iiantnnqne ne profondo né spazioso, formava probabilmente I Mitico porlo di .Melapoulo.
   Le monete di Metaponto sono ttauierosissiffle e molte fra le ultime di coniazione bellissima. Quelle ili data pili antica sono di stile cosi dello iiimm (rilevate da un lato ed incavate dall'altro, come già alibiam detto), come le monete ili Si bai e di Crotone. Ina ili esse ha da ini lato la Usta (lell'orne Lcurippo, fondatore della città, e dall'altro la famosa spica, simbolo della fertiliia del territorio nietapmilnio (I).
   IV. - ERACLEA
   Altra celebre città della Magna f.recia nel golfo ili Tarante, a breve disianza dal mare, ira i fiumi Agri e Sinni (aulicamente Aciris e Siris), Quasi imiiiediatameiilc dopo il pruno di rodenti limili, la ferrovia si arresta appiè del lialto, ove sorge l'antico convento di l'olicoio. E la terza stazione ferroviaria dopo la sudiloscrilta di Torrcmare o Metaponto.
   I ti anch'essa una colonia greca, ma fondata in un periodo assai posteriore a quello della più parte delle città greche in quell'estrema regione dell Italia continentale. Il territorio in cui fu fondala apparteneva iu pi ima alla colonia Joilia di Siri e, dopo la caduta di questa città, parche divenisse oggetto di contestazione fra gli Stati adiacenti.
   Secondo Erodoto gli Ateniesi avevano pretese sulla Siritide, o territorio di Siri, e inforza probabilmente di ciò, i loro coloni, i Ttirii, quasi immediatamente dopo il loro stabilimento in Italia, allacciarono simili pretensioni. Ad esse si opposero però i Tarantini, di che scoppiò fra ì due Siali una guerra la quale ebbe line coll'accordo di fondare nel distretto contrastalo una nuova colonia la quale, sebben connine in efletto, sarebbe designata quale una colonia di Taranto 1 pochi abitanti superstiti tli Siri furono aggi ogali ai nuovi coloni ; Siri stossa non cessò però di esistere e cadde, secondo Strabene, nella condizione subordinata ili porto od emporio di Eraclea.
   Questa fu fondata, al dir di Diodoro, riel 43:2 av. C., 11 anni dopo Turio; crebbe rapidamente in forza e prosperità protetta dai Tarantini, i quali ruppero guerra al Messapii in sua difesa ; e fu probabilmente mercè l'influenza predominante ili Taranto che Eraclea fu scelt.i qual luogo di adunanza dell'assemblea generale dei Greci Italioti. Ma, tranne il fallo ch'essa godè d'una grande opulenza e prosperità — a cagione, non v'è dubbio, della nota fertilità del territorio — poco sappiamo della sua storia sino al periodo, in cui cominciò a decadere.
   Non può esservi dubbio ch'essa prese parte coi Tarantini nelle guerre contro i Messapii ed i Lucani, e par cadesse a grado a grado nella condizione di semidipenderiza da quella ciltà, senza Cessar mai di essere, nominalmente almeno, uno Stalo indipendente Quindi, quando \lessandro re d'Epiro, ch'era sialo invitalo ni Italia dai Tarantini, divenne in seguito ostile ad essi (come vedremo nell'istoria antica di Taranto), egli si vendicò impadronendosi di Eraclea e trasferì a Turio la suddetta assemblea generale dui Greci Italioti
   (1) Per chi vuol visitare le rovine c il tempio di Metaponto occorre spedire il eiornn innanzi un telegramma alla stazione di ToiTeinare. Una cavalcatura costa 3 lire. Il viaggiatore deve recare con sù le cibarie.