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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i!7 'i Ilnlia Mi'riiljpiale Mnmlaiuenli fi ('ornimi «lei Girpriri'lsrio fii Gallipoli
   l'errante. Noi lf>?4 fu messa all'incanto per <1 «»1 > it i contralti ri ri Carlo Pandette eri iiOqnistAta por 66,000 ducuti ila Knianuulu Vaaz. (ili ultimi feudatari d'Ugento furono i D'Amore, marchesi di San Man^o.
   Uomini illustri. — Va rinomato fra i vescovi d'Ugento Antonio Sebastiani, sopra-nominato Mintunio, dal nome della sua patria, poeta ed autore d'nn libro Ih J'octicu v di altri opuscoli registrati dal Tafnri. 1 u nno dei l'adi! del Concilio di Trento.
   Coli, cieli. Gallipoli — Uior. Ideato — I c T. locali, Str. fcrr. a Gallipoli.
   Alliste (27)00 ab.). — A 51-metri d'altezza sul livello del mare, & -3- chilometri dal medesimo ed a 7 da Ugeiito, in amena situazione, alle falde di una collina, con territorio parte in pianura e parte in colle, ferace principalmente d'ulivi con pingui pascoli.
   Cenni storici. — 1, di origine antica e sullo scorcio del secolo XVI re. Tancredi lo diede in dono a Guglielmo lSuonsecolo, a cui succedette. Boemondo Pisanelli. Appar-tenn< poi allo famiglie I)e Senis, Tolomei, Guevara, Cappello, Pigliateli!, Acquaviva e Scadegna.
   Coli, eletl. Gallipoli - Dioc. Nardò — P8 localo, T. ad Ugento, Str. fcrr. a Gallipoli.
   Taurisano (2017 ali.). — All'altezza di HO metri sul livello del mare ed a § chilometri da Ugento, in territorio a colline e pianure, ferace principalmente in granaglie., olio, vino, cotone e frutta di varie specie. Il paese giace fra due colli, in aria salubre con buona acqua potabile. Due opere pie.
   Uomini illustri. — Taurisano è la patria del filosofo, libero pensatore Lucilio o Giulio Cesare Vanirli. Nacque egli nel 1585 a Taurisano e, libero pensatore della scuola del Poinponaccio, studiò a Roma ed a Padova, vestì l'abito ecclesiastico, viaggio in Aleinagna e in Olanda e dimorò per qualche tempo insegnando a Ginevra ( a Lione, donde fu costretto a fuggire in Inghilterra, ove fu arrestato.
   Rimesso in libertà tornò a Lione e vi pubblicò il suo Amphitlieatrum ueternae prò-videntiae (1G15), il quale pareva scritto per vero contro il Cardano ed altri atei, ma era in sostanza informato da un principio essenzialmente panteistico, sì cli'ei si trasse addosso il sospetto di tendere egli stesso alla diffusione dell'ateismo.
   Egli si recò poi da Lione a Parigi, ove pubblicò,nel 1616, il celebre trattato: De admirandk naturar, reghtm deaeque mortali um in sessanta dialoghi, il quale, comecché stampato con licenza della Sorbona, gli trasse di nuovo addosso l'accusa d'ateismo. Trasferitosi, nel 1617, a Tolosa, fu accusato anche là di ateismo e di magia, e condannato, nel 1619, dal Parlamento ad essere arso vivo come Giordano Bruno. La sentenza fu barbaramente eseguita lo stesso giorno 19 febbraio 1619. Questa tragica line ha reso illustre il Vani ni più dei suoi scritti.
   Arpe (ìie\Y Apologia prò I. C. V,, 1712), Bayle, Voltaire presero le difese del Vani ni, il quale fu per contro assalito accanitamente da Dav. Duranti nell'opera: La vie et les sentimenti de Lucilio Vantiti (Rotterdam 1717).
   Scrissero di lui i seguenti: Olearius, I)e vita et fatis L. Vanini (Jena 1708); Fulir-mann, Leben und Schicksale, Geist, Charakter und Mewungen des Lucilio Van ini (Lipsia 1800); Toulan, Étude sur Lucilio Van ini (Strasburgo 1S69); Vaisse, Lucile Vanitii, sa vie, sa doctnne et sa mori (Parigi 1871).
   Coli eletl. Gallipoli — Dioc Upenlo — P5 ad Ugento, T. locale, Str. ferr, ad Alezio.