Mandamenti e Comuni del Circondario di fiallipoli
2G0
esistente. Poco lungi da essa sorgeva un forte, ora demolito, per respingere gli assalti dei Saraceni dalla parte del mare. La via principale divideva l'abitato in due emicicli e stendevasi dall'una all'altra porta.
Sotto gli Aragonesi 1 ricase oppose resistenza agli assalti dei Turchi, che distrussero Otranto e devastarono, per la via di Minervino, le campagne. Con la morte di Balio Acquaviva, conte di Conversano, il solo che opponeva valida resistenza ai Turchi, costoro distrussero Casilino in vicinanza dell'Allieto, arsero i casali Trunco e Yaluro, distanti poco più di 1111 chilometro. Ufonso, duca di Calabria, dopo di avere capitolato coi Turchi, impose agli abitanti di Tricase di dare asilo ai superstiti dei suddetti casali distrutti e che il paese pigliasse il nome, come dall'antica ortografia, di Trecase, che divenne poi lTicase. Lo stemma infatti del paese rappresenta Ire case in campo rosso. L'estensione dell'abitato triplicò per l'aggregazione dei tre casali ed ora la via principale è quella che conduce dalla parrocchia ai Cappuccini e che lo divide quasi nel mezzo.
Vlessandro Gallone ebbe la baronia di Tricase ed i suoi discendenti, dopo acquistati altri fendi, l'innalzarono al grado di principato.
Uomini illustri. — Nel 1811 nacque in Tricase Giuseppe Pisanelli, giureconsulto e patriota, professore di diritto costituzionale all'Università di Napoli, ministro di grazia e giustizia nel 1802, morto il 5 aprile del 1879.
Coli, elett. Tricase — Dioc. Ugento — P3, T. e Scalo mariti, locali, Str. ferr. a Maglie.
Miggiano (1322 ab.). — All'altezza di 108 metri sul livello del mare ed a fi chilometri ila Tricase, in bella situazione, con territorio fertile, producente principalmente granaglie, foglia di gelso, ulivi, frutta e viti che dànno eccellente vino assai ricercato. Mercato settimanale e fiera importantissima nella seconda domenica di ottobre.
Coli, elett. Tricase — Dioc. Ugento — P- a Specchia, T. locale, Str. ferr. a Maglie.
Montesano Salentino (873 ab.). — All'altezza di 1 Oó metri sul mare ed a 0 chilometri da Tricase, in pianura, con territorio fertile in granaglie, ulivi e foglia di gelsi.
Cenni storici. - Prima dei tempi ili Federico li chiamavasi Monteformicoso.
Coli, elett. Tricase — Dioc. Ugento — P'J a Specchia, T. a Miggiano, Str. ferr. a Maglie.
Mandamento di UGENTO (comprende 3 Comuni, popol. 81-79 ab.). — Vasto e fertile territorio verso il Jonio, coltivato principalmente ad ulivi, a viti e cotone. Boschi, pascoli e bestiame, segnatamente bovino.
Ugento (3302 ab.). — A 108 metri d'altezza sul livello del mare, a 0 chilometri dal medesimo ed a 22 e mezzo da Gallipoli. Cattedrale a croce greca e di architettura assai bella, ampio Seminario ed alcuni altri editizi pregevoli Mulini, molti torchi e negozi di olio d'uliva.
Cenni storici. — Uxentum, città antica, dei Salentini, è mentovata così da Plinio come da Tolomeo fra le città dell'interno e collocata dalla Tavola Penlingeriuna sulla strada da Taranto all'estremità della penisola. Il sito dell'antica Uxentum è segnato chiaramente dall'odierna Ugento e le rovine della città antica erano sempre visibili al tempo del Galateo, alle radici del colle su cui sorge. Furonvi rinvenute molto tombe con monete, vasi, iscrizioni in dialetto messapico.
Sede vescovile già sin dal 591, Ugento fu distrutta nel secolo Vili dai Saraceni e riedificata dai suoi abitanti. Formò parte del principato di Taranto e divenne poi successivamente signoria degli Artis, elei Batti, dei D'Aquino e dei Balzo, ai quali fn tolta per fellonìa. La devastarono, nel 1537, orribilmente i Turchi, sì che non potò più risorgere all'antica floridezza.
Sotto Carlo V ne fu signore Marzio Colonna, che l'ebbe da quell'imperatore, e sul principio del secolo XVII, Vincenzo Pandette, che. la cedè, nel 1636, al suo primogenito
113 — La Patria, voi. IV