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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'ari Oliarla — Unita M.rirljrtniOe
   prandi insalature, però iijifrti», seguono v< rso nord-ovest, sino alla Torre I,apillo, cui Segue la bassa spiaggia ni din /ione di Tannilo»
   h i Cnthtirali'. — La Cattedrale, molto antica, rifatta sotto il vescovo Sarifelire e restaurata nel IRSI,sotto il vescovo Iticcbiardi, dall'architetto Antonio 'i nfuri di Nardo, è di forma basilicale, composta di tre navate longitudinali, senza navata trasversale. La navata centrale t formata di due ordini di pilastri, ciascuno dei quali con base rettangolare. Nelle facce più corte sono incastrate ibdle seniicolonne che fanno corpo coi pilastri. I pilastri sono sei per ciascun lato. 1 capitelli e le cornici che soprastainio alle colonne e ai pilastri sono di pietra leccese, eccellente materiale decorativo per la grana fina, per la bella tinta e per la facili' lavorazione. Con le sue tre navate, compiute da tre absidi senza nave transversale, puossì perciò assomigliare nella tua iconografia generale a quella di Santa Maria di Ceriate m territorio di Lecce.
   Il presbiterio, discretamente vasto e compiuto da un'abside semicircolare, comunica con le cappelle adiacenti, che stanno in fonilo alle due navate minori.
   Il campanile, verso l'angolo nord-est, altro residuo dell'antica chiesa abbaziale, fa corpo con la Cattedrale in fondo alla navata sinistra. Lrgesi a ino' di torre quadrata, ma dal terzo piano in su, dopo il terremoto del 1-150 che lo schiantò, fu fatto ricostruire nel lófiO in forma ottagonale dal vescovo \inbrogio Salvio. Questa porzione pere fu danneggiata in seguito dall'altro terremoto del 1713 e, atterrata finalmente da un fulmine nella notte del 11 gennaio 1815, fu riedificata pochi anni addietro.
   Fra gli oggetti d'arte meritano menzione un'effigie di San liernardino da Sima, dipinta nel 1731- sul marmo nel dossale del pergamo dal cav, I rancesco Solimene (detto VAbate Ciccio) di Nocera dei Pagani, del quale vi sono anche i due altri quadri seguenti: la Vergine col l'ulto e gli Apostoli Pietro e Paolo ai due lati all'altare del Sacramento e San Michele Arcangelo all'altare omonimo. Del Locatelli, pittore romano, sono lo tele di San Gregorio e di San Francesco di Sales. Cospicuo sopratutto iì grande Crocefisso Nero (in dialetto Crucefissu gnoru), chiuso da una vetrina sull'altare omonimo e che risale ai tempi remoti dei monaci di San Basilio.
   Anche la piccola cappella circolare, presso la porta della città, è un edilìzio interessante e curioso.
   Altri edifizi e biblioteche. — Oltre i suddetti, Nardo annovera parecchi altri edifizi, fra i quali il magnifico Vescovato, costruito non è gran tempo; il Seminario, l'Ospedale civile, l'Orfanotrofio per ragazze, il Conservatorio perdonile, ecc. Possiede pure due piccole biblioteche, fondate sul principio del secolo X Vili : una nel Vescovato, dal vescovo Sanfelice ; l'altra nell'ex-convento di Sant'Antonio di Padova, da un frate Cherubino da Nardo della famiglia De' Pandi.
   La biblioteca nel palazzo Episcopale contiene alcuni antichi manoscritti che illustrano l'istoria medievale della provincia, e dall'Archivio vescovile di Nardo fu tratta tutta una serie di documenti greci, pubblicati da Francesco Trincherà nel Syllabus Graecorum Membranarum. Giova qui osservare che N'ardo andava rinomato in addietro per le sue scuole in cui insegnavasi pubblicamente il greco e in cui studiò quel celebre Galateo, di cui abbiamo detto sotto Calatone.
   L'altra biblioteca nell'ex-convento di Sant'Antonio ili Padova, fu ceduta intieramente dal Governo al Comune, il quale l'ha arricchita di altri 1S00 volumi circa appartenenti alla libreria dei Domenicani. Nardo aveva anticamente anche un'Accademia detta del Lauro, celebrata in un epigramma dal Saunazzaro.
   Fata Morgana 0 Miraggio,— Il suddetto Galateo, medico di Alfonso d'Aragona, nella sua opera classica I)é Situ Japijgiae, descrive la comparsa di fantasmi aerei nei territori di Nardo, Conversano e Mamluria, fantasmi che non son altro clic fenomeni di riflessione totale negli strati atmosferici, la quale fa apparire nell'aria le immagini di colline, edifizi, colonnati e altri oggetti. Questi fenomeni, noti ìu meteorologia col