Mandamenti e Comuni del Circondario di fiallipoli
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Scorrano (2231 ab.). —All'altezza (li 95 metri sul livello del mare ed a 3 chilometri da Maglie, in amena situazione ed in aria salubre, in collina, presso la sponda destra dell' Idro, con vie e case costruite con buon gusto. Territorio solcato da parecchi rivi e d'ima fertilità straordinaria, come quello clic produce ottimi vini, olio ricercato, alberi da frutta di varie specie, agrumi, foglia di gelso, granaglie, legumi, tabacco e cotone; pascoli con bestiame grosso e minuto e suini; boschi con selvaggina.
Cenni storici. — Ebbe varii privilegi dalla regina Giovanna II, fra gli altri quello di mercato franco. Con diploma dell'S luglio 1455 Vlfonso I d'Aragona confermò tutte le concessioni già conseguite. Nel 14G3 Ferdinando esonerò Scorrano da alcuni dazi, impostigli dal principe di Taranto, che lo aveva in feudo con titolo (lucale.
Coli, elett. Maglie — Dioc. Otranto — P3 e T, locali, Str. ferr. a Maglie.
Mandamento di NARDÒ (comprende il solo Comune omonimo). — Territorio lungo il golfo di Taranto, fertilissimo e ben coltivato, produttivo in granaglie, olio, vino, frutta, cotone e tabacco.
Nardo (1.0,5(52 ab.). — A 43 metri d'altezza sul livello del mare, da cui dista fi chilometri e 17 da Gallipoli, sulla linea ferroviaria Lecce-Gallipoli. Siede in mezzo ad un'ampia e ridente pianura, circondata da una vegetazione lussureggiante di ulivi, (li viti e di alberi da frutta.
A chi \i arrivi dalla parte dì Copertine — scrive Cosimo De. Giorgis in un dotto articolo nella Rassegna Nazionale del 1G luglio 1S9G — Nardo si presenta come in un panorama con le sue case bianche, quadre, con terrazzi in luogo di tetti, sopra le quali adergonsi i campanili di forme bizzarre e barocche. Ila l'aspetto di una città orientale, mentre internamente, con le sue vie anguste e tortuose, fiancheggiate di alti palazzi, da chiese e monasteri, porge invece aspetto di una città medievale.
Solo pochi anni addietro era tutta cinta di mura, le quali si vanno ora atterrando sì per ragioni igieniche, sì per apprestare arce a nuovi fabbricati. Il castello degli Acquavi va, potenti feudatari di Nardo nei secoli XVI e X\ II, si va anch'esso modificando ed il fosso, che lo cingeva, è in parte colmato ed in parte trasformato in un giardino inglese. L'antica porta \ iridaria fu anch'essa demolita.
La città moderna occupa lo stesso luogo dell'antico Xcritum, di cui diremo in fine, e il suo territorio sotto i Romani era attraversato dalla via Augusta Salci;timi, che rannodava questa città alle altre di Alelium (ora chiesa antica di Santa Maria della Lizza) e di Muntiurium (ora Manduria) e proseguiva poi nel Tarcntino per innestarsi alla gran via Vppia a Mesochoron, fra Taranto ed Oria (l'antico II;/ri uni}.
La sua situazione topografica fece, nei tempi antichi e medievici, di Nardo un punto strategico; ora invece è uno (lei centri agricoli ed industriali più importanti della provincia di Lecce. La ferrovia, che va da Lecce, per Zollino, a Gallipoli, ha una stazione per Nardo, distante quasi 3 chilometri dall'abitato; ma una bella rete stradale l'unisce a Lecce, a Gallipoli, a Salatone, a Copertino, a Manduria e allo Jonio, vale a dire alla deliziosa Marina della Cennata ed alla Masseria dell'Alto, ove scorgonsi ancora i ruderi di un monastero basiliano.
Nel suo amplissimo territorio, che stendesi sin quasi ad Avetrana, nel circondario di Taranto, lungo il mare Jonio, contavansi, nel secolo XV, più di venti casali, ora scomparsi e dei quali sono rimasti ì nomi ad alcune masserie, a qualche torre litoranea ed a qualche chiesuola campestre.
Rimarchevole, lungo il litorale a nord-ovest di Nardo, il porto cesareo, ampia insenatura che si addentra ili terra per circa un chilometro, protetta dai venti di sud-ovest da una lunga lingua rocciosa e da quelli di nord-ovest da una serie di isolotti pure rocciosi, fra cui l'Isola grande cesarea, lunga un chilometro ed altre minori allineate da nord-est a sud-ovest, tutte con certa elevazione sul mare. Altre due