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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2Pi2 Pnrte Quarta — Italia Meridional'!
   Titglie (SOIfl ah.). — All'altezza di §0 metri sul livello del mare ed a 10 chilometri da (ìallipoli, 111 situazione amena, alle falde di un'altura calcarea, con territorio ili colle e in valle, ferace di granaglie, legumi, olio, vino e frutta; aria saluberrima ed abbondanza di ottima acqua potabile. Notevole la parrocchiale del secolo XVI.
   Cenni storici. — Era assai pili popolato hi addietro, ma i saccheggi e gli incendi reiterati dei Turchi nel secolo XV lo disertarono; finche, verso il I5S0, fu riedificato da Filippo Gnarini, feudatario.
   Coli, cicli. Gallipoli — Dioc. N'ardò — P* e T. locali, Str. ferr, ad Alezio e San Nicola.
   Mandamento di ALESSANO (comprende 10 Comuni, popol. 21,039 ab.). — Territorio nella estrema punta della penisola Salentina, ricco di ulivi e di frutta, scarseggianti di cereali e di pascoli. Coltivazioni di tabacco. Acque sorgivi in copia e comoda rete ili strade nuove.
   Alessano (3310 ab.). — Giace a 140 metri d'altezza sul livello del mare ed a 41 chilometri da Gallipoli, sul declivio di un colle e in aria salubre. Ad est ed a nord svolgesi ai suoi piedi un'ampia pianura cosparsa di villaggi e lo sguardo rallegrato trascorre da esso a traverso l'Adriatico, sino ai monti della Dalmazia. liei fabbricati con comode abitazioni, belle passeggiato amene e alt intorno giardini bene coltivati. Collegiata di costruzione moderna, fra le più vaste e sontuose della provincia, a tre grandi navate, sorrette da trentadue colonne. Sino al IBIS fuvvi sede vescovile, rimossa ed aggregata a quella di Ugento. Vuoisi anche far menzione dell'ex-convento dei Cappuccini, notevole per la bellezza delle sue loggie, per la simmetria dei suoi giardini e per l'amenità della sua situazione.
   Cenni storici. — Alessano vuoisi fondato da Alessio Comneno, imperatore bisantino dal 10S1 al 1118, quando andò all'assedio ili Montesardo, e prova di ciò Sarebbero i ruderi d'un castello, detto il Torrione d'Alessio, che scorgonsi ancora ad esl d'Ales-sano. V'ha però chi vuole far risalire la sua origine sino al tempo in cui Pirro, re, dell'Epiro, venne in Italia per soccorrere i Tarantini contro i Romani; certo è ad ogni modo che non si formò in grosso borgo, se non allorquando vi ripararono, col loro vescovo, gli abitanti di Leuca., discosta IO chilometri, distrutta nel secolo XI,
   Sotto Carlo 1 d'Angiò Alessano fu un feudo di Gualtiero De Meritato e in seguito di Simone I)e Bellovedere. Passò quindi in possesso successivo di Raimondo lìeren-gario, di Baldassarre Ratta, conte ili Caserta; di Raimondo Del Balzo, di Ferdinando Gonzaga e, per ultimo, delle famiglie Olmeto, Bravila ed Aragona di Ayerbo, Coli, elett. Tricase — Dioc. Ugento — I'2 e T. locali, Slr, ferr. a Maglie.
   Acquarica del Capo (1731 ab.). — A 110 metri d'altezza sul livello del mare ed a 9 chilometri da Alessano, in territorio a piano inclinato, in aria poco salubre. Derivò il nome dalla copia delle acque nei dintorni ed è protetto da un castello turrito, detto Celso Frizzo. Due opere pie; vino ed olio.
   Cenni storici. — Fu anticamente un feudo dei Gnarini e quindi dei Falconi; appartenne, nel secolo scorso, al reggente Antonio Juan de Centellas, che tentò dargli il proprio nome, finché passò agli Aragona, principi di Cassano.
   Coli, elett. Tricase — Dioc, Ugento — P* locale, T. a I'resicce, Str. ferr. a Maglie.
   Castrignauo del Capo (3009 ab.). — A 121 metri di altezza sul livello del mare, da cui dista circa 4 chilometri, ed a 7 da Alessano, in territorio parte in pianura e parte in colle e assai fertile, prodneente tabacco eccellente, canapa, cotone ed ulive. Notevole nella frazione di Salignano una torre antica, tuttora ben conservata (fig. 108).
   Ad ovest di Castrignano ergesi un colle, sul quale stava l'antica Veretum, e ò chilometri a scirocco il promontorio di Leuca, famoso nell'antichità per un ncco e frequentatissimo tempio di Minerva.